Capitolo Nove

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Bianco.

Era tutto bianco intorno a lui.

Era certo di non essere a casa sua e l'ago nel suo braccio ne era la conferma.

Era molto confuso su ciò che era successo, non ricorda nemmeno cosa fosse successo davvero e cosa no. Ricordava alcune parole di Derek e per lui non avevano senso. Soprattutto perché ricordava un "Non puoi farmi questo di nuovo. Non lasciarmi, Paige."

Un attimo, allora lo aveva portato Derek.
Sì, ed era ancora seduto lì accanto addormentato.
Voleva dire che l'aveva visto in quel modo, che poteva benissimo essere stato usato mentre non era cosciente.

No, non poteva essere possibile.
Gli occhi avevano iniziato a riempirsi di lacrime ed era in quel momento che Derek si era svegliato, sentendo il cambiamento improvviso di odore nella stanza. <<Stiles...>> Aveva detto prima di avanzare verso di lui. <<Non ti avvicinare. Faccio pena>> aveva detto mentre gli sfuggiva la prima lacrima.
<<Che stai dicendo?>> il moro non capiva. Era perplesso.
<<Mi hai... mi... in->> e Derek non gli aveva fatto finire la frase perché aveva capito cosa volesse sapere. <<No, assolutamente no. non ti ho toccato. Non l'avrei mai fatto. Ti ho portato solo qui>>
Stiles era definitivamente scoppiato in lacrime quando aveva sentito quella frase.

Tutti quegli ormoni...
Li odiava.

Derek si era avvicinato con cautela e l'aveva abbracciato. Stiles si era lasciato andare ancora di più in quell'abbraccio. In qualche modo si sentiva al sicuro e non sapeva nemmeno perché.
Si sentiva protetto tra quelle braccia.

Erano rimasti in quella posizione fino a che non aveva smesso di piangere. Poi era successo tutto in un nano secondo. Nemmeno sapeva cosa lo avesse spinto. Lo aveva baciato e Derek non si era tirato indietro. Per un attimo si era sentito completo. Si era dimenticato quanto fosse bello baciarlo. Erano passati due mesi da quando avevano scoperto tutto e Stiles non aveva più dato una possibilità a loro due né tantomeno gliel'avrebbe ridata in quel momento. Però quel bacio era stato uno delle cose migliori che gli era successa nell'ultimo periodo.

*

Era stato dimesso il giorno dopo, quando tutti i valori si erano stabilizzati. Avevano tranquillizzato JJ e Derek lo stava riportando da lui nel momento in cui era arrivata la bastonata.
<<Derek, quello che è successo ieri, il bacio, non ha significato nulla>> Stiles aveva visto l'espressione ferita di Derek, ma non poteva rimetterci un'altra volta.
Doveva proteggersi.
<<O-ok>> E Derek non voleva fare passi falsi. 
Stiles sapeva che non c'era nulla di vero in quello che aveva detto, ma l'aveva fatto. Fortuna che rivedere JJ gli aveva fatto dimenticare ogni cattivo pensiero.

Gli era mancato terribilmente. Anche se la tranquillità era durata davvero poco visto che, a casa, ad aspettarlo, c'era John. 
John a cui ancora non aveva detto di Derek e a cui non aveva nemmeno parlato dell'idea di sospendere i soppressori.
Non voleva farlo preoccupare, ma ora era peggio.
Decisamente peggio.

<<Si può sapere cosa ti è venuto in mente?!>> aveva detto il padre alzando la voce.
<<Papà...>> Stiles non aveva abbastanza forze per discutere, così l'aveva sussurrato.
<<No, Stiles... niente papà. Sei stato un incosciente. Hai per caso pensato a JJ? >>
<<Sì, l'ho fatt->> aveva provato a ribattere, con scarsi risultati.
<<No. Non ci hai pensato. Sono stato chiamato da Derek che con tutto il rispetto è un estrano, per sentirmi dire che eri in ospedale perché avevi smesso di prendere i soppressori e io non ne sapevo nulla>> John era davvero agitato ed era tutto dovuto alla preoccupazione di quei giorni.
<<Non volevo far->> aveva provato un'altra volta, ma anche in quell'occasione non era riuscito a finire di parlare.
<<E hai lasciato JJ con degli estranei piuttosto che dirlo a me>>
Stiles non ce l'aveva più fatta. Era stato interrotto tre volte e lui era appena uscito dall'ospedale ed era davvero, davvero stanco.
Voleva solo stare tranquillo e riposare.
<<Non è un estraneo, è suo padre!>> Forse aveva urlato troppo perché, alla fine di quella frase, aveva avuto un capogiro e si era lasciato andare sul divano. Era grato che Derek avesse portato JJ in camera subito e che non l'avesse lasciato assistere.
<<Che cosa?>> John era incredulo.
Stiles di era passato le mani tra i capelli per poi appoggiarsi alla spalliera del divano e ripetere <<È suo padre>>

<<Io lo ammazzo>>
Ecco il motivo per cui non avrebbe dovuto dirglielo. <<Papà, non ora, c'è JJ>> Stiles aveva risposto così senza nemmeno pensare troppo alle sue parole.
<<Questo significa che mi dai il via libera per ucciderlo?>>
<<No. Non ora che JJ ha ritrovato un padre. Si sta comportando bene e dopo un po' di attrito, JJ sta iniziando ad andarci d'accordo. Nel caso dovesse fargli del male, ti do il permesso>>

John non aveva insistito troppo, perché Stiles non era ancora in forze, ma gli aveva detto che ne avrebbero riparlato e Stiles non aveva potuto fare a meno di annuire, sapeva che ne avrebbero dovuto parlare. Gli aveva chiesto se avesse bisogno di qualcosa e se voleva che rimanesse lì.

In realtà credeva di potercela fare da solo ma sapeva che John non ne sarebbe stato convinto, così gli aveva chiesto se poteva andare a prendergli delle cose che gli avevano prescritto in ospedale e poi di restare lì la notte. John aveva accettato e gli aveva detto che sarebbe tornato in pochissimo.

Era stato nel momento in cui John era uscito di casa che Derek era tornato in sala dicendo che JJ si era addormentato.
<<Quante possibilità ho di rimanere vivo?>> Aveva chiesto poi di getto e Stiles aveva capito che il maggiore aveva sentito tutto.
<<Abbastanza, se ti comporti bene. I graffi sulla porta mi fanno ben sperare>> Stiles li aveva notati come era tornato e sapeva che erano di Derek, del giorno in qui lui era in calore e parlavano attraverso la porta.
<<Sono un alpha. Un omega in calore, specialmente se ho un legame particolare con l'omega, non mi lascia indifferente. Ma riesco ancora a controllarmi>>
Stiles ci aveva pensato un po' prima di parlargli di quello che voleva chiedergli.
<<C'è una cosa che non capisco. Quando mi hai tirato fuori dal bagno, hai nominato una certa Paige>>
Stiles non aveva fatto nemmeno in tempo a fargli la domanda che Derek aveva cambiato espressione. Come se provasse solo dolore.

<<Devo andare>> aveva risposto all'improvviso ed era uscito di casa senza dare il tempo a Stiles di parlare.
Ci doveva essere qualcosa che non andava e, lì per lì, non ci aveva dato peso. Si era alzato dal divano ed era andato a sdraiarsi vicino a JJ. Era così che li aveva ritrovati John.

*

Stiles era contento del fatto che John ci fosse passato, più o meno, sopra a quella notizia. Non gli avrebbe chiesto tanto, ma JJ sembrava riaver trovato una tranquillità e fargli uccidere il padre ritrovato, dal nonno, non era una buona idea.
Erano passati tre mesi dalla scoperta e le cose sembravano star migliorando, specialmente per JJ. Stava con Derek senza problemi la maggior parte delle volte, qualche volta andava ancora in crisi, ma Stiles sapeva sempre cosa fare.

Lui lentamente ricominciava a vivere senza soppressori e nonostante le prime difficoltà sembrava andare molto meglio. Aveva paura del prossimo calore ma finché era lontano preferiva non pensarci.

L'unica cosa che ancora non era tornata alla normalità, era JJ che non aveva mai più toccato il piano. Stiles non l'aveva forzato, né ne avevano parlato. Aveva deciso che l'avrebbe lasciato in pace su quel punto, perché sapeva che, quando se la sarebbe sentita, avrebbe ripreso.
Il fatto era che, tra tutte quelle cose, il natale era alle porte e Stiles ci aveva pensato parecchio. Erano sempre stati con suo padre a natale, ma ora Derek e Cora erano nella vita di JJ e non gli sembrava il caso di dividere JJ tra lui e loro proprio nelle festività. Così aveva deciso di chiedere a John per sapere se fosse d'accordo. Dopo l'iniziale "Non se ne parla. Scordatelo" e un "Anzi, meglio, invitali. Gli avveleno il polpettone" si era convinto a non fare nulla in presenza di JJ e ad ospitare anche Derek e Cora per natale.

(15:43) Derek, ho pensato ad una cosa. SS

(15:45) Cosa? DH

(15:48) Fate parte della vita di JJ e tra poco è natale, pensavo potreste passarlo con noi e mio padre. SS

(15:52) Ne sei sicuro? DH

(15:53) Sì, ci ho pensato e mio padre ha accettato di non ucciderti. Sono sicuro che a JJ farebbe piacere non essere diviso in queste vacanze. SS

(15:53) Ok, grazie per l'invito. DH










Note:
Visto la fine troncata dello scorso capitolo, ecco qua il successivo.
Piccola precisazione che non ho fatto nello scorso capitolo: la canzone che cantava Stiles nello scorso capitolo è Love of the common people. Ovviamente con qualche parola cambiata. È anche la canzone che da il titolo alla storia e me l'ha fatta trovare una personcina ✨

Love of the not common peopleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora