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balli e vecchie conoscenze.

Jaemin aveva bevuto un paio di drink che i suoi amici gli avevano ordinato e finalmente riuscì a fare la sua entrata in pista da ballo senza alcuna preoccupazione. Erano tutti un po' brilli e si stavano sinceramente divertendo.

<Questa è la mia preferita!>, urlò Chenle gasandosi. Renjun sbuffò. A lui non piaceva affatto quella canzone , ma continuò comunque a muoversi a ritmo guardando gli altri due darsi alla pazza gioia. In ogni caso era più divertente guardare quei due che fare qualsiasi altra cosa.

Jaemin si stava dimenando con Chenle e stavano facendo un'accoppiata che stava decisamente dando nell'occhio. Anche gli altri loro amici gli avevano avvistati e con stupore si erano uniti a loro.

<Non sapevo che sapessero ballare così!>, urlò Jisung a Haechan. <Nemmeno io!>.

<State zitti e ballate!>. Era stato uno dei senior a parlare, Doyoung che si era unito alla mischia con tutti gli altri.

Jaemin si muoveva come un dio per essere totalmente onesti e ad un certo punto quando partì la sua canzone preferita, non ci fù una sola persona che non si girò a guardarlo. Era visibilmente sgombro da ogni preoccupazione e si stava semplicemente godendo la musica. Poteva non essere un ballerino professionista, ma la sua energia urlava.

<Ma quello non è Jaemin?>, chiese spiazzato Mark quando si era avvicinato alla pista da ballo con Jeno e Johnny. Jeno a quel nome saltò sugli attenti.

<Credo proprio di sì>, si rispose da solo il canadese avvicinandosi.

<Ma che->

<I tipi tranquilli sono sempre quelli che fanno più baldoria>, mormorò il ragazzo di nome Johnny, non preoccupandosi del fatto se qualcuno l'avrebbe sentito o meno.

Jeno guardò stupito il vecchio amico con una sgargiante chioma aranciata, ballare con foga. Non pensava che Jaemin fosse quel genere di persona. Non pensava di trovarlo alla festa in primo luogo.

Erano passati tre anni e avevano quasi totalmente perso i rapporti. Ora che Jaemin era alle superiori si sarebbero visti più spesso e questo diede molto di cui pensare a Jeno. Come si sarebbe dovuto comportare? Jaemin voleva ancora avere a che fare con lui?

Furono questi i pensieri che passarono per la testa di Jeno in quel momento, mentre Jaemin sembrava divertirsi come un matto e non furono di certo gli unici. Cose come "è cresciuto tanto" e "tanto da fare fatica a riconoscerlo" furono il chiodo fisso del moro, l'unico fermo in mezzo alla folla dinamica.

Quando Jaemin si fermò a prendere fiato, i suoi occhi si incontrarono con quelli del moro che lo stavano osservando già da un po'.

Jaemin andò nel panico e con la poca lucidità che gli rimaneva l'unica cosa che riuscì a fare, fu correre via. Le persone che si stavano divertendo ad osservarlo rimasero delusi dall'improvvisa mancanza.

Jeno sussultò non aspettandosi quella reazione da parte del minore e rimase fermo, indeciso sul da farsi. In quel momento nella visuale di Jeno sbucò Renjun che gli poggiò una mano sulla spalla e gli intimò con lo sguardo e una presa poco gentile di seguire Jaemin.

Jeno deglutì leggermente per poi fargli un cenno quasi dispiaciuto e lasciare la pista.

-

<Jaemin aspetta!>

Jeno inseguì jaemin fin sulla strada.

<Smettila di seguirmi!>, si lamentò il ragazzo, rosso dalla corsa e dalla vergogna, mentre si fermò sul marciapiede opposto per riprendere fiato.

Promise- Nomin ff REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora