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Simona's pov

"Elia, ma alla fine con Giulia?" Gli chiedo durante la cena, stasera ha insistito per portarmi fuori, siamo in un ristorante in repubblica situato all'ultimo piano di un hotel a 5 stelle. Da quassù si vede tutta Milano, ed è a dir poco bellissima.

"Non ce n'è" dice lui sorseggiando il suo vino rosso

"Ah mi dispiace" dico io e gli prendo la mano

"Tu a scuola tutto bene?"  Annuisco, alla fine va come al solito.

"Ti dispiace se una sera a cena vengono due mie amiche?"

"Perché non le fai venire venerdì sera? Facciamo una grigliata e facciamo venire anche alcuni ragazzi"

"Va bene, ma non troppe persone"

"Aspetta, ma le tue amiche ecco sanno chi sei?"

"Sono le due ragazze dell'altra mattina, una potrebbe avere dell'interesse nei tuoi confronti fra l'altro" mio fratello arrossisce timidamente

"Davvero?" Annuisco

"Però non facciamo venire troppe persone" lui annuisce e poco dopo il cameriere ci porta finalmente il dolce

"Chi vuoi far venire?" Mi chiede dopo poco

"Mi leggi proprio nella mente" rido io

"Allora, noi due, le mie due amiche, Tedua e Sfera e Charlie" lui annuisce

"Fammi indovinare l'altra tua amica ti ha chiesto di Tedua"

"Proprio così, ma guarda il lato positivo, potrebbe nascere sul serio qualcosa"

"Se nascesse qualcosa tu dovresti chiamarti cupido"

"Forse hai ragione, sono proprio cupido, faccio si che gli altri trovino l'amore, ma io rimango sempre nella mia triste confusione mentale"

"Ehy piccola, anche tu troverai qualcuno molto presto"

"Seh come no"

"Sfera?"

"Non mi è mai piaciuto così tanto da poter dire di esserne innamorata, forse mi attrae solo fisicamente, insomma l'hai visto"

"Dai finisci il dolce, io vado a pagare" annuisco, mangio il dolce, poi prendo la mia borsa e raggiungo mio fratello. Prendo in mano il cellulare e scrivo alle mie amiche che venerdì verranno a mangiare una grigliata a casa mia.

"Andiamo piccola" Elia mi mette un braccio attorno al collo e mi porta fuori

"Ci facciamo una passeggiata?" Chiede  poi

"Io opterei per andare a casa e poi andare a bere da qualche parte, sembrano essere passati anni dall'ultima volta che ci siamo ubriacati

"Come desidera signorina" sorride e poi mi fa fare una giravolta, poi mi riprende la mano e camminiamo fino ad un bar

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"Elia" dico poco prima di sdraiarmi sul mio letto. Sono davvero ubriaca, non sento nulla e tutto allo stesso tempo e tutto gira.

"Ti aiuto a cambiarti?" Chiede lui, scuoto la testa e mi tolgo scarpe e calzini

"Ti voglio bene"

"Anch'io piccola" mi da un bacio sulla fronte e va verso la sua stanza

"Torna da me" si ferma e si gira verso di me, io chiudo gli occhi, li sento troppo pesanti, non ce la faccio a tenerli aperti

"Arrivo mi metto il pigiama" dice e dopo non so quanto tempo lo sento entrare sotto le coperte e abbracciarmi

"Buona notte sorellina" sussurra al mio orecchio e mi lascia un bacio fra i capelli, io non ho neanche la forza di rispondergli o stringerlo più forte a me. So solo che mi sento bene.

MY KOMPAREMA // DREFGOLDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora