Capitolo 50

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Ma se io sono predestinato

ad avere l'anima perpetuamente

In tempesta, non è tutt'uno?

-Ugo Foscolo


Clarissa

Più tardi, in mensa, siamo tutti seduti al nostro solito tavolo, Ethan compreso. È seduto di fronte a me. Sorride affabile a tutti e chiacchiera come se fosse sempre stato parte del gruppo. Parla di sport con Kevin e di auto con Mark.

Mark però sembra essere piuttosto curioso. Troppo, a dire il vero. Continua a fare domande su Dallas, su quello che faceva in Texas... e, di tanto in tanto, mi lancia qualche occhiata di sottecchi, come per valutare la mia reazione alle sue risposte.

Mi avvicino all'orecchio di Kate. «Hai detto qualcosa a Mark di Ethan?».

Lei scuote subito la testa, per poi sussurrare a sua volta: «No. Però è convinto che ci sia qualcosa di strano, penso che non piaccia molto nemmeno a lui». Mi lancia uno sguardo eloquente mentre io riporto gli occhi sul vassoio del mio pranzo.

«Ciao, Ethan», una vocetta acida e inconfondibile mi fa alzare lo sguardo. Tiffany si siede accanto a lui, costringendo Ann a spostarsi più in là. Si sistema i lunghi capelli lisci su una spalla e gli sorride in modo civettuolo, sbattendo le lunghe ciglia finte.

«Perché non vieni a sederti al nostro tavolo? Non devi per forza rimanere con questi sfigati» gli propone, lanciando un'occhiata sprezzante a tutti noi, soffermandosi in particolare su di me. Istintivamente le mostro il medio. Non è proprio il momento buono per le sue battutine; la mia pazienza è già oltre il limite.

Lei mi rivolge una smorfia di disprezzo mentre sento Liam ridacchiare accanto a me. Tiffany riporta la sua attenzione su Ethan e comincia a passare l'indice sul suo avambraccio scoperto, tracciando i contorni dei suoi tatuaggi e sorridendogli in modo sfacciato. «Che ne dici? Ti va di venire via con me?» gli chiede docilmente, sottintendendo ben altro.

Vorrei prendere quella sua mano perfettamente curata e staccarla dalla pelle di Ethan. Non posso farci niente se non sopporto di vedere che lo tocca. Tiffany è una stronza... beh, forse insieme starebbero bene, in effetti.

Mi accorgo che Ethan sta sorridendo. E guarda me con aria soddisfatta. Mi affretto a voltarmi per parlare con Kate per distrarmi.

«Credo che per ora resterò a questo tavolo, piccola» risponde Ethan con voce dolce come miele caldo. Mi volto di scatto verso di lui. Come osa chiamare così quella stronza proprio davanti a me?

Ethan continua a guardarmi, come aspettasse una mia reazione. Ma non gli do questa soddisfazione e mi volto verso Liam, intrecciando la mia mano alla sua sopra il tavolo. Liam non si rende conto di tutto questo, intento a discutere con Kevin del loro prossimo incontro.

Tiffany non si perde d'animo per il rifiuto di Ethan. «Hai dei bellissimi tatuaggi» continua con voce forzatamente seducente.

«Grazie. Tu ne hai?» le chiede Ethan. Non riesco a fare a meno di assistere al loro scambio. Tiffany si lascia andare a una risatina fastidiosa. Non sopporto più nulla di questa ragazza, nemmeno il suo modo di respirare! Si solleva la maglia e abbassa il bordo della minigonna, mostrando una piccola farfalla rosa all'altezza dell'inguine.

«Molto carina» le dice Ethan, passando un dito sul quel tatuaggio. Mi si mozza il respiro in gola. Non sopporto di vederlo toccare un'altra, nemmeno dopo tutto ciò che è successo tra noi.
So che lo sta facendo di proposito per provocarmi e spingermi a sbottare, fargli capire che sono gelosa di lui e che quindi non l'ho dimenticato. Ma non ci cascherò.

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