Capitolo 8.

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Febbraio 2018.

Torino.
Firenze.

Per la prima volta Federico si trova ad avere campionato , Coppa Italia e Champions League nella sua vita quindi sono cambiati molto anche i suoi ritmi di vita oltre ai miei .

E' uscito questa mattina prima che mi svegliassi e non è ancora tornato , mi ha lasciato un biglietto con scritto che non sapeva bene a che ora sarebbe rientrato  e si è scusato per questo periodo , ho sorriso e poi mi sono dedicata alle attività che nelle ultime settimane a Torino occupano le mie giornate , pulire la casa , studiare , portare fuori Wendy e Spike , fare la spesa .

Non c'è nemmeno Oriana che è rimasta in Argentina per lavoro , Alicia è rientrata con Paulo dalla pausa invernale , qualche volta ci vediamo , sono sempre felice quando sono con lei ma giustamente si è creata una vita a Torino che non mi appartiene e non mi apparterrà mai probabilmente.

Alzo lo sguardo sull'orologio appeso alla parete davanti a me , sono quasi le sei , sto sistemando degli appunti sul computer , mentre bevo una tazza di tè alla vaniglia.

Ricomincerò le lezioni settimana prossima , resterò il tempo giusto della festa di compleanno di Federico.

Spike abbaia quando sente il rumore del cancello automatico che scatta , segno che il mio ragazzo  sta tornando a casa ed io non posso fare altro che sorridere , sorridere sincera .

Quando poi si sente la chiave girare nella porta anche Wendy comincia a farsi sentire e anche se non posso vederlo sono sicura che Fede abbia lasciato il suo borsone accanto alla porta per potersi accovacciare ad accarezzare i suoi due bimbi pelosi.

"Blue?"
Lo sento chiamare poi.

"Sono in cucina amore."
Rispondo senza in realtà spostarmi dalla mia posizione , ovvero a gambe incrociate sulla sedia mentre uso il pc , mi sistemo gli occhiali che stavano cadendo sul naso e poi alzo lo sguardo quando sento i passi del mio ragazzo avvicinarsi e rimango senza parole quando lo vedo con un mazzo di rose rosse in mano.

"Non è il nostro anniversario."
Esclamo sapendo che è Febbraio e i nostri nove anni di amore li festeggeremo a Maggio.

"Lo so , non devi ricordarmelo tu."
Ride lui avvicinandosi a me , mi lascia un bacio fra i capelli e poi mi mette le rose in mano.

"Buon San Valentino amore."
Esclama e io sgrano gli occhi.

"Oddio , è il 14?"
Balzo in piedi e Federico scoppia a ridere.
"Ho completamente perso la cognizione del tempo."
Aggiungo.

"Non ti preoccupare , ho pensato a tutto io amore."
Mi mette un braccio intorno alla vita stringendomi a lui , appoggio le rose sul tavolo e incrocio le braccia al collo del mio ragazzo.

"E cosa avresti fatto?"

"Sorpresa."
Mi lascia un bacio.
"Tu pensa a vestirti bene e io mi occuperò di tutto il resto."

"Metto le rose in un vaso e poi vado a prepararmi allora."
Non dice nulla , mi bacia , lo stringo forte grata ancora alla vita di aver destinato proprio a me Federico.

Sono le otto quando mettiamo piede fuori di casa , mi stringo nel mio cappotto perché la temperatura è davvero fredda.

"E' lontano dove dobbiamo andare?"
Chiedo facendolo ridere.

"Non ti preoccupare , non avrai il tempo di cominciare a lamentarti."
Rido io questa volta.

"Sai che non mi lamento più tanto vero? Da quando a Luglio abbiamo cominciato questa relazione Firenze-Torino mi sembra di essermi abituata ai viaggi lunghi."

Sei la strada che porta alla vita.- Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora