Capitolo 3.

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Settembre 2017.
Firenze.
Torino.

"Okay , il treno arriverà a minuti , io vado , devo scappare al lavoro ."
Esclama mio fratello , papà è al lavoro , l'ho salutato prima .

"Va bene Tom, tranquillo."
Rispondo io abbracciandolo leggermente , poi si accovaccia all'altezza di Sofia nel passeggino.

"Mi raccomando amore non far disperare Blue , promesso?"

"Promesso."
Risponde Sofia battendo il cinque a mio fratello , stiamo andando a Torino io e lei perché domani è il mio compleanno e Federico giocherà in infrasettimanale , in oltre non ci vediamo da più di tre settimane perché ha giocato in trasferta , poi è partito per le partite della nazionale di qualificazione al mondiale ed infine al rientro aveva un'altra partita in trasferta quindi è davvero passato un sacco di tempo dall'ultima volta che sono stata con lui.
E oggi avrò solo un paio d'ore da passare con lui perché poi andrà in ritiro a Vinovo per la partita di domani.

E' arrivato il treno e con un po' di difficoltà riesco a salire , prima con il passeggino e trascinando poi la valigia che ho appresso , non è sicuramente un viaggio semplice da fare sola , con una bambina piccola , un passeggino ed una valigia ma non è impossibile.
Fortunatamente la prima classe del Frecciarossa è sempre molto spaziosa , ho scelto di viaggiare così proprio per la presenza di Sofia con il passeggino e la valigia , la sistemo sulla prima poltrona , chiudo il passeggino che appoggio per terra nella parte di treno dedicata a noi e un dipendente mi aiuta a sistemare la valigia nel ripiano giusto promettendomi di aiutarmi successivamente a toglierla quando arriveremo al capolinea , lo ringrazio più volte e l'unica cosa che tengo con me è la borsa di Sofia e la mia borsa ,tiro un sospiro di sollievo quando posso finalmente sedermi sulla mia poltrona , mia sorella però non perde tempo e si sistema in braccio a me per farsi coccolare , la stringo forte , le lascio un bacio fra i capelli .
La sto portando con me a Torino perché per la prima volta al mio compleanno non avrei potuto avere Federico e la mia famiglia , così dato che papà e Tommaso sono sommersi di lavoro ho portato Sofi con me , così non devono impegnare troppo i nonni e io , dato la settimana che passerò a Torino , non sarò completamente sola visto i tanti momenti in cui Federico dovrà allenarsi in vista Champions e campionato.

"Blueee parte il treno!"
Esclama la mia piccola battendo le mani e appiccicandosi al finestrino , così la sistemo sul tavolino difronte a noi , sempre tenendola .

"Si amore , hai visto?"

"Che bello Blue."
Sorrido guardandola , due anni e mezzo di puro amore , è stata la colla che ha tenuto davvero insieme i cocci della nostra famiglia quando quella sottospecie di madre che ho chiamato in questo modo per diciotto anni ha deciso di abbandonarci.

Sofia non ha mai avuto una madre , siamo io e la nonna la cosa più vicina ad una madre che abbia mai avuto ma non le abbiamo mai fatto mancare nulla , non abbiamo mai dato peso a questa cosa per ora , è ancora piccola , dovremo affrontare più problemi quando comincerà l'asilo , vedrà altre mamme , ci sarà la festa della mamma ma non dobbiamo pensarci ora , questo succederà fra un anno e abbiamo ancora un po' di tempo.

Quando arriviamo a Torino , tre ore dopo , Sofia si è addormentata e ho chiesto cortesemente ad un dipendente del treno se potesse aiutarmi con il passeggino dato che per facilitare le cose gli ho fatto appoggiare sopra la mia valigia.

Ho preventivamente chiamato Federico chiedendogli di venire al binario o non riuscirò a portare il passeggino e Sofia da sola.

"Grazie mille davvero , sei stato gentilissimo ."
Esclamo guardando il ragazzo che mi ha fatto da angelo custode lungo questo viaggio.

"Ma figurati , aiutare è sempre un piacere , se poi si tratta di aiutare belle ragazze come te lo è ancora di più."
Sorrido imbarazzata , non so bene cosa dire ma ci pensa un colpo di tosse che riconosco fin troppo bene a tirarmi fuori dall'imbarazzo.

Sei la strada che porta alla vita.- Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora