Capitolo 16.

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Luglio 2018.

Firenze.
Torino.

Sono tornata a casa da qualche giorno.

Sono tornata a casa e ,per la prima volta dopo tanto tempo , ho scelto di rimanere sola , ho scelto di riflettere , ho scelto di prendere finalmente una decisione.

O almeno di rifletterci sopra a fondo.

Paulo e Oriana sono stati i migliori amici che potessi desiderare in questa situazione , Adriana anche da Londra non mi ha mai fatto mancare nulla , mi ha chiamato tutti giorni almeno tre volte al giorno , mandandomi messaggi fra una pausa e l'altra dal suo stage.

Tornata da Mykonos sono tornata alla realtà , ho passato un paio di giorni in famiglia , con i nonni , papà e Tommaso non li vedo molto , è anche questo che sta influendo tanto sulla mia scelta.

Ho paura che Sofia stia troppo da sola , ho paura che oltre alla mancanza di una madre senta la mancanza di sua sorella , ho paura che i miei nonni stiano invecchiando troppo e debbano prendersi cura anche di mia sorella dopo aver cresciuto due figli e due nipoti.

E ho paura che Sofia possa detestare la mia scelta.

Oggi mi sono decisa a riflettere davvero su quella che sarà la mia vita , su quello che sarà il mio futuro.

Ho portato Sofia dai nonni , chiedendogli di tenerla tutto il giorno e spiegandogli perché , sono tornata a casa , ho chiuso gli occhi.

E ho pensato che se sceglierò Federico e quindi Torino,   sarà il silenzio la cosa che più di tutto popolerà la nostra casa.

  Ed è possibile amare e odiare il silenzio ?

Nello stesso tempo intendo.

Mi sono presa la giornata per rifletterci .

Ho sistemato casa che era un vero casino.

Ho cercato i programmi della magistrale a Firenze e del Politecnico , valutando l'opzione migliore per me , poi mi sono cucinata qualcosa per pranzo .

Ho osservato tanto la mia camera , il mio rifugio , il mio posto da tutta la vita.
Ci sono tutti i miei ventidue anni di vita qua dentro , dai poster dei Tokio Hotel di quando avevo dodici anni a quelli di Kurt Cobain , la fonte della mia ispirazione.
Ci sono appese tante foto , la prima foto che ho fatto con Federico , di una qualità pessima , fatta a Ponte vecchio.

'Ti guardo dormire e mi esplode il cuore. Buona giornata vita mia , ti amo.'

Federico me l'ha scritto sul muro , col pennarello indelebile , anni fa , non avevo nemmeno diciotto anni , ho ancora il messaggio che mi ha scritto per farmelo notare , era uscito presto quella mattina , doveva partire per una trasferta.
Il messaggio diceva : 'Girati a destra . Leggilo ogni mattina in cui non sarò con te , leggilo fino al momento in cui la distanza che ci separerà sarà solo quella della linea in mezzo al nostro lettone che puntualmente infrangeremo.'

Quella scritta è ancora oggi il mio buongiorno preferito dopo quello che può darmi personalmente Federico , ovviamente.

Un buongiorno che non sento da troppo e che mi manca da morire , un buongiorno a cui non sono pronta a rinunciare ma non so se sono pronta nemmeno a dire addio al buongiorno sulla parete.

Sospiro , esco sul balcone , mi accendo una sigaretta, guardo fuori dal mio balcone , osservo la mia Firenze che amo tanto , la mia Firenze che mi ha dato tutto , letteralmente tutto e forse non ha più nulla da offrirmi.

"Tesoro?"
La voce di papà mi fa sussultare .

"Ciao papà , non ti ho sentito rientrare."

"Sono tornato prima , sai, il nonno mi ha chiamato per dirmi che ti sei  presa una giornata di riflessione."

Sei la strada che porta alla vita.- Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora