Capitolo 14.

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Luglio 2018.
Firenze.

"Con te vicino la vita ogni giorno inizia un'altra volta

Eri speciale perché eri uguale a me

Mi abbracciavi come se ti salvassi dalla solitudine

E stavi immobile come se fossi colpita da un fulmine

Mano nella mano per strada in un mondo che è pieno di ruggine

Ti ho dato me stesso perché il mio istinto non sbaglia mai."

Ho trovato questa canzone per caso , ieri notte , quando non riuscivo a dormire.
E per l'ennesima notte sono sul balcone , una sigaretta in mano , le cuffie nelle orecchie.

"Lasciarsi e guardarsi negli occhi mentre si cammina all'indietro

Quegli occhi che dicono cose di te che tu non sai nemmeno

Io che mi son quasi rotto la mano per un pugno nel muro

Non ti amo più e non so come dirtelo

Dopo la rabbia noi ci stringevamo più forte di prima

Io che morivo al solo pensiero di averti ferita

Abbiamo dimenticato che l'amore è solo complicità

Non è vero che se soffri ami di più

Mi hanno detto di amare e dare il meglio di sé

Lasciarti volare per poggiarti su di me."

E' incredibile come una canzone possa scavarti dentro , possa parlare di te in un preciso momento della tua vita.

Mi asciugo le lacrime che scendono ancora a fiumi , non sto facendo molto altro negli ultimi giorni , non so nemmeno quanti giorni siano passati dalla mia laurea , non voglio sapere da quanto Federico sia lontano da me e non voglio sapere per quanto ancora starà lontano da me.
E' logorante .
Fa male.

E so che per lui è la stessa cosa .
So quanto mi ami.
So quanto sia legato a me.
So quanta verità c'è ogni volta che mi chiama 'vita mia'.

Lo so.

Siamo l'uno la vita dell'altra .
E se tante volte non abbiamo mollato è solo perché ci siamo appoggiati l'uno all'altra.
E detto così dovrebbe essere facile scegliere lui , scegliere Torino e scegliere il politecnico.

Ed ogni volta che penso questa cosa però mi chiedo : non sarebbe stato facile per lui scegliere me? Scegliere la Fiorentina? Scegliere di restare qua , almeno un altro anno , tempo di finire almeno la triennale.

E' vero , la Juventus quando ti ricapita?

Poteva parlarmene , poteva tenere conto del mio punto di vista.

Non ho avuto scelta , non ho avuto voce in capitolo.

Federico se ne è andato prima di parlarne con me e le uniche opzioni che mi sono state date erano di lasciarlo o accettare la cosa.

Ho fatto di tutto per un anno , ho fatto tutto quello che è stato in mio potere.

A volte non è bastato , altre volte si .

Federico dice sempre che ha fatto sacrifici per me , per noi ma io non riesco proprio a vederli questi sacrifici , ci penso ed egoisticamente vedo solo i sacrifici che ho fatto io , i mille viaggi , le mille corse , dividermi tra Torino e Firenze con Sofia che aveva bisogno di me tanto quanto lui.

Sei la strada che porta alla vita.- Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora