Charlie Jordan, una delle ragazze più popolari della East High School. La sua vita è così perfetta agli occhi delle altre ragazze: possiede un sacco di auto, moto, vestiti alla moda, una villa gigantesca, un'autista personale... Dal fuori appare la...
Venerdì indossai la nostra divisa: gonnella blu e bianca con sopra un top dello stesso colore con la lettera H gialla e nel mezzo un cono blu. Lasciai i capelli sciolti e prima di raggiungere il campo passammo dal corridoio dove tutti ci fissavano.
Facemmo la coreografia ed era così bello avere Taylor in fondo. Appena la partita cominciò ci mettemmo da parte a fare il tifo per loro. Purtroppo però vinse l'altra squadra.
"Fa lo stesso."dissi avvicinandomi a Jack.
"Non è vero. Era molto importante questa partita e ho perso."
Gli feci un massaggio alle spalle. "La prossima andrà meglio."
Mi afferrò la maglia e mi trascinò via.
"Dove mi stai portando?"gli chiesi.
Si fermò in un corridoio vuoto e mi spinse al muro baciandomi.
"Ho bisogno di distrarmi, ho bisogno di te."
"Jack non possiamo adesso."dissi cercando di spingerlo, ma non c'era versi. "Jack, per favore."non volevo farlo qui...sarebbe potuto arrivare chiunque in qualsiasi momento. Infilò la mano sotto la gonnella e mi strizzò il sedere. "Jack..."
"Piccola farò veloce."
"Dopo."dissi allontanandolo leggermente. La sua mano restava sempre sopra il mio sedere.
"Io ti voglio adesso."mi sbottonò la gonna.
"Siamo a suola, potrebbe arrivare chiunque in qualsiasi momento."dissi allontanandomi.
"Si uniranno a noi."
Lo guardai malissimo. Era serio?
"Ho detto di no adesso."
"Mamma mia che palle...a quest'ora ti avevo già scopata."si morse il labbro. "Sei troppo sexy."
Quando fece per mettere una mano dentro le mutande gli tirai uno schiaffo. Si portò la mano davanti alla faccia.
"Vai a farti fottere."dissi andandomene. Mi sistemai e poi uscì fuori.
"Eccola."mi chiamò Nadia.
"Vado a casa a cambiarmi...ci vediamo dopo."dissi tornandomene a casa.
Ero furiosa con Jack come mai lo ero stata prima. Aveva esagerato questa sera. Non era mai stato così prepotente con me e odiavo questo genere di persone.
"Charly."disse Dorota salutandomi.
"Ciao."dissi e me ne andai velocemente di sopra. Feci la doccia e poi mi preparai per la serata.
Feci i capelli leggermente mossi e lì lasciai cadere sulla spalla sinistra fermando una ciocca con una pinza brillantinata. Agli occhi misi l'ombretto sulla bianco brillantinoso, il mascara. l'eyeliner e alle labbra il rossetto rosso. Il vestito era lungo celeste con la schiena leggermente scoperta.
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