Chapter 10.

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Nei giorni dopo mi adoperai per organizzare i lavori per il canile di Noah e qualche giorno dopo iniziammo con la ristrutturazione.

Mi divertivo un sacco con queste cose di design, ed era una passione che portavo con me da quando ero piccola. Amavo vestire le Barbie, fare giochi con il Nintendo riguardati la moda oppure la realizzazione della casa parte e con il crescere la cosa non era cambiata, anzi si amplificava sempre di più.

"Non vedo l'ora di vedere il risultato finale."disse la mamma di Noah.

Mandai giù il boccone di pollo e me sorrisi.

"Ne rimarrai esterrefatta."disse Noah.

Sorrisi. "Manca poco e tutto sarà pronto."

"Domanda."disse Noah dopo circa dieci minuti che il film era iniziato.

"Risposta."rise.

"Insomma, c'è l'apocalisse degli zombi, no? I morti tornano in vita e e scorrazzano per le strade. Sei già quasi morta tre volte e sei stata mutata dal virus T due volte, e sembra doloroso. Nella tua frenetica routine quotidiana troveresti il tempo di pettinarti e truccarti?"

"Beh il tempo per farmi bella lo trovo sempre, però penso che in questa circostanza non sarebbe una delle mie priorità."dissi guardandolo. "E poi la società è collassata tipo sei anni fa e hanno tutti i denti bianchi quando dovrebbero averli gialli."

"O il fatto che i capelli della ragazza cambino colore da un film all'altro."

"Ovvio perché con l'apocalisse degli zombi c'è molto tempo libero per andare dal parrucchiere."

Sghignazzò. "Comunque adoro questo film."

"Alice che fa a fettine i mostri dà dipendenza. E spero che quando gli zombi arriveranno davvero sarò bella almeno la metà di lei."

Rise e si alzò e per riempiersi nuovamente io bicchiere di acqua e mi portò la coca.

"Grazie."

Per grand parte del film continuammo a fare le pulci ai dettagli non plausibili dalla trama e a ridere dei nostri commenti stupidi. Guardavo molti film, ma non mi ero mai divertita come mi stavo divertendo con Noah dato che lui li accompagnava con un'esilarante telecronaca. Col passare del tempo le palpebre si facevano sempre più pensanti e ogni volta che le battevo sembrava volerci più tempo per riaprirle.

Noah si mosse accanto a me e io affondai nel divano, più vicina a lui. Il mio fianco si appoggiò sul suo. Mi dissi che dovevo allontanarmi, ma lui era così caldo, stavo comoda ed ero troppo pigra.

Dovevo essermi addormentata durante la seconda parte, perché quando aprii gli occhi mi trovai in una posizione diversa.

Oh, santo cielo. Ero accoccolata su un fianco, coperta da un plaid, e posavo la testa in grembo a Noah.

Guardai verso la finestra e notai che fuori c'era il sole. Cazzo avevo dormito qui.

Cercai di alzarmi lentamente per non svegliare Noah e andai in cucina. Avevo bisogno di un bicchiere d'acqua.

"Ben svegliata."mi disse la madre di Noah.

"Mi dispiace essermi addormentata sul vostro divano, non era mia intenzione."

Mi sorrise.

"Non preoccuparti, tesoro. Puoi fare quello che ti pare."

Le sorrisi. Era sempre gentile con tutti e quesa cosa mi piaceva. Noah non aveva la minima idea di quanto fosse fortunato ad avere una madre così...

"Di solito cosa mangi per colazione?"mi chiese.

"Yogurt con frutta secca...banane, ma mangio di tutto."

"Latte e biscotti?"

"Per caso ha il nesquik?"

Sorrise. "Non manca mai in questa casa. Teddy e Noah ne sono ossessionati."

Sorrisi. "Lo adoro anche io."

Me lo preparò e poi mi dette la tazza con i biscotti.

"Grazie."

"Ciao Charly."disse Teddy.

Mi girai e le sorrisi. "Ciao."

"Hai dormito con Noah."mi disse sorridendo mettendosi a sedere davanti a me. "Vuoi due state insieme?"

Rischiai di strozzarmi con il latte. Tossì ripetutamente. "No, no. Io sono fidanzata."

"Hm...a Noah secondo me piaci."

"No, a lui piace un'altra ragazza."dissi.

"Chi è questa ragazza? A noi non dice niente."disse sua mamma.

"Si chiama Veronica Lodge...viene a scuola con noi."

"Hai una sua foto?"

Afferrai il telefono e gliela feci vedere.

"Sei più carina tu."mi disse Teddy.

Sorrisi. "Grazie, ma sono gusti..."

"A te mio fratello piace?"

"Teddy!"la rimproverò sua mamma.

"Che ho detto di male? Era solo una domanda."

"Buongiorno."mi girai e lo vidi entrare in cucina. Sorrisi.

"Hai fatto la lotta con un leone?"gli chiesi.

Si stropicciò gli occhi. "Le persone normali non escono perfette appena si svegliano...e poi ci sei tu con neanche un capello fuori posto."

Sorrisi. "Chiamasi culo."

Rise.

Sua mamma e Teddy uscirono fuori nel giardino.

"Mi dispiace essermi addormentata sopra di te."

"Tranquilla, non ti ho neanche sentita."mi disse preparandosi il latte anche lui.

Dopo aver fatto colazione mi portò a casa.

"Eccola finalmente signorina Charly."disse Dorota.

"Scusa, ho dormito da un'amica..."

"Pensavo le fosse successo qualcosa."

Sorrisi. "No, tranquilla. Sto bene!"mi guardai intorno.

"Sua madre è andata via stamani presto...ho evitato di dirle che non eri tornata a dormire."

"Grazie...dov'è andata?"chiesi.

"New York. Tornerà tra due settimane."

"Come tra due settimane?"chiesi. Sabato prossimo era il mio compleanno...

"Ci sta che magari torni per il tuo compleanno."mi disse.

Sempre se non lo dimenticherà. "Hm...le cose sono tutte pronte?"

"Sì, tutto pronto nei minimi dettagli."

"Perfetto."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2020 ⏰

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