Felix trovava sempre difficile alzarsi dal letto la mattina, ma, ora che la sorella gli aveva dato quella notizia, lo trovava impossibile

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Felix trovava sempre difficile alzarsi dal letto la mattina, ma, ora che la sorella gli aveva dato quella notizia, lo trovava impossibile.
Non che non volesse vedere Changbin, solo che non trovava le forze per resistere e non fargli mille domande.
Alla fine dovette comunque alzarsi dal letto, quindi si avviò verso l'armadio e ne tirò fuori una camicia bianca a righe rosse, un po' troppo grande per lui, e dei pantaloncini color sabbia che gli arrivavano poco sopra il ginocchio.
Scese le lunghe scale e si ritrovò nel corridoio ad ascoltare quel poco che riusciva a sentire della conversazione che stava avvenendo nell'altra camera.
Si diresse svogliatamente verso le voci e si trovò davanti due donne, una con i capelli neri raccolti in una coda bassa che le cadeva delicatamente sulla spalla e degli occhi simili a quelli di Changbin, solo che quelli della donna erano circondati da alcune piccole rughe.
Per quanto riguarda l'altra era una ragazza sui diciotto anni con gli stessi occhi scuri della madre e i capelli leggermente più chiari intrecciati in una lunga treccia che le finiva a metà schiena.
Oltre alle due donne non c'era nessun'altro e di ciò Felix ne rimase un po' dispiaciuto, non sapeva perchè, ma era come quando sei sicuro di una cosa, ma quando deve accadere non accade.
Si avvicinò per presentarsi e, prima che potesse dire qualcosa, la madre iniziò a parlare per lui.

"Questo è mio figlio Felix, l'unico maschio, ha quindici anni, è un anno più piccolo di suo figlio signora Seo, peccato che oggi non sia potuto venire..."

"Già, ma purtroppo doveva andare a comprare delle cose per la scuola"

Il biondo guardò le due sorelle che sembravano molto deluse dalla mancanza del ragazzo, poi si rigirò a guardare madre e figlia.

"Felix, tu devi andare al liceo quast'anno, vero?"

Chiese la ragazza.

"Già, andrò alla scuola vicino al bosco di ciliegi, Changbin invece dove andrà?"

L'ultima parte della frase gli uscì senza preavviso e non capì perchè l'aveva detta, non voleva veramente saperlo, o almeno così credeva e sperava.

"Anche mio fratello andrà lì! Magari diventerete amici"

"Già..."

Un'improvvisa felicità crebbe in lui, cercò con tutte le sue forze di reprimerla, ma senza riuscirci, si stampò un sorriso sul suo volto.
Dopo qualche secondo ritornò serio e abbassò la testa trovando improvvisamente le sue Converse gialle molto interessanti.
La conversazione non andò avanti per molto, parlarono della paga per la governante e di come avrebbe dovuto gestire la casa, dopo un quarto d'ora la casa era di nuovo immersa in un silenzio assordante, anche se le sue sorelle e i suoi genitori parlavano a Felix sembrava di stare da solo per la maggior parte del tempo, non capiva perchè e non si era mai impegnato a farlo.
Non voleva tornare in camera sua a fissare il soffitto, così decise di uscire.
Prese le sue cuffiette e si diresse verso una stradina alberata che portava verso il centro della piccola cittadina.
Quando passò davanti al negozio di musica notò un caschetto bruno che non gli era nuovo, si avvicinò e vide Changbin armeggiare con un pianoforte.
Sembrava molto concentrato e, quando Felix entrò facendo suonare la piccola campanellina appesa sopra la porta, si sentì travolgere da note su note che sembravano trascinarlo in un mondo inesplorato pieno di nuovi suoni e colori, quando la musica si fermò, a suo malgrado, ritornò sulla Terra.

"E tu che cosa ci fai qui?"

Ci mise un po' a capire chi stava parlando, ma poi si girò e vide il moro che lo fissava incuriosito.

"E-emmh...io..."

Felix era così trascinato da quella musica che non si accorse di essersi avvicinato troppo al piano.

"Passavo di qui e ti ho visto, ecco..."

"Ti è piaciuta?"

Il più alto si trovò abbastanza sorpreso per quella domanda improvvisa.

"U-ummh...si...era molto bella"

Non sapeva perchè stava balbettando, ma non riusciva a fermarsi.

"Senti, invece di fare il cretino balbuziente che ne dici di andare da qualche parte?"

"O-ok...e non sono un cretino balbuziente..."

"Allora parla normalmente"

Sembrava quasi che ci provasse gusto nell'insultarlo, che si divertisse.
Felix lo seguì fuori dal negozio in silenzio, arrivarono davanti a una libreria e solamente lì riniziò a parlare.

"Come mai siamo qui?"

"Voglio un libro e tu mi darai una mano a sceglierlo, tanto non mi sembra che tu abbia altro da fare"

"Ah e chi te lo dice? Magari stavo andando da un mio amico"

Changbin si girò e lo guardò seriamente.

"Stavi andando da un tuo amico?"

"Ummh...no... però questo non vuol dire che tu mi possa trattare come ti pare e piace"

"Quindi non vuoi venire?"

Il biondo ci pensò un attimo prima di rispondere e si soffermò sulle altre sue opzioni, poteva andare con Changbin o vagare per la città senza una destinazione precisa.

"Ok, vengo, ma questo non vuol dire che io non abbia nulla di meglio da fare"

Il moro sorrise soddisfatto.
E così i due entrarono dalla piccola porticina di legno scuro della libreria.

Heilà, direi che le scadenze non sono proprio il mio forte, mi disp😅
Va be' in tutto ciò la storia non mi sta facendo completamente schifo, quindi fantastico😂✌🏻
Va be, addiooo

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