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Entrati nella libreria si avviarono verso uno scaffale con sopra inciso nel legno 'romanzi'

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Entrati nella libreria si avviarono verso uno scaffale con sopra inciso nel legno 'romanzi'.
Felix guardò le varie file di libri e ne vide vari che gli sarebbero potuti interessare, ma non aveva soldi con sé, quindi poteva solo guardare Changbin impegnato nella sua ricerca e questo, con sua sorpresa, non gli dispiacque affatto.
Il profumo di legno che emanavano gli scaffali gli piaceva fin da quando era piccolo, si ricordava quando andava lì con sua nonna che lo trascinava in mezzo a tutti qui libri quasi ogni giorno e a lui era iniziato a piacere, gli piaceva così tanto che aveva cominciato a preferire i libri alle persone.
Mentre vagava in quel vortice di pensieri qualcosa lo fece ritornare alla realtà.

"Allora?"

"Eh? Cosa?"

"Allora non mi stavi proprio ascoltando! Ti ho chiesto se conosci questo libro"

Il più basso gli passò un libro con la copertina nera e un'immagine di un gatto.
Lo prese in mano, ci pensò un po' su e gli rispose.

"Sì, lo conosco, si chiama Kafka sulla spiaggia...non è un libro particolarmente allegro..."

"Allora andrà bene, è lo stesso scrittore del libro che stavi leggendo l'altra volta, vero?"

Felix rimase sorpreso che si fosse ricordato quel libro.

"Emmh, si, perchè?"

"Così"

Changbin rimase in silenzio per qualche secondo, poi si avviò verso il bancone.

"Prendo questo"

Pagò e uscirono dal negozio.
Mentre percorrevano un viale affiancato da tipiche case coreane, videro un chioschetto dei gelati e ne presero due, uno alla fragola e menta per Felix e l'altro al lampone e al cioccolato per Changbin.
Camminando ammiravano gli alberi pieni di fiori e frutti tipici dell'estate, che quell'anno era particolarmente afosa.

"Le mie sorelle ci sono rimaste male quando non sei venuto oggi"

"Eh? E perchè?"

"A quanto pare sperano che tu sia carino e intendono provarci"

"Non mi metterei mai con qualcuno"

Quelle parole fecero battere il cuore di Felix più forte del solito per qualche momento.

"E perchè?"

"Perchè è inutile"

Felix rimase in silenzio con una forte sensazione di vuoto nel petto che non comprendeva.

"Nei libri non sembra male..."

"Hai detto bene, nei libri, nella realtà è tutto più orribile"

Il biondo quasi ci rinunciò, quando delle parole gli uscirono automaticamente dalla bocca.

"E se incontrassi qualcuno che ti rende felice come nei libri?"

Changbin si bloccò per qualche secondo prima di rispondere.

"Forse in quel caso potrei pensarci"

In quel momento nei grandi occhi color mandorla del più alto si accese una scintilla o, per meglio dire, un barlume di speranza.
Restarono in silenzio finchè non si ritrovarono a percorrere il vialetto di ciottolato che portava alla casa di Felix.
Quando arrivò il momento dei saluti esitarono.

"Senti, Changbin...se non capisci qualcosa di quel libro chiedimelo visto che io l'ho già letto...mi farebbe piacere spiegartelo..."

Sul volto del più basso si formò un sorriso soddisfatto.

"Grazie Felix, te lo farò sapere"

Detto questo si allontanò dall'entrata principale e si avviò verso quella della piccola depandance.
Rientrando a casa il biondo si trovò di nuovo in quell'ambiente che per lui era tanto scuro e triste.
Salì le scale e si ritrovò a guardare fuori da una finestrina che dava sul giardino e che casualmente dava anche un'ottima visuale della porta della casetta dove, proprio in quel momento, il moro stava entrando.
Guardandolo da lontano si potevano vedere meglio le luci che si facevano spazio tra quei folti capelli color cenere.
Per il ragazzo guardarlo diventò un passatempo un po' troppo costante: la mattina si piazzava alla finestra della sua camera da letto e lo guardava mentre era seduto comodamente sul tavolino in ferro e legno di mogano collocato davanti alla modesta abitazione, verso l'una invece andava nel suo posto personale, che da un po' di tempo era diventato un po' più affollato, infatti lui e Changbin ci passavano le ore, a leggere libri in silenzio o, quando erano in vena di una chiacchierata, a parlare di gusti di gelato o di fiori, qualche volta addirittura di come erano le loro vite quando uno era in Australia e l'altro a Seul.
Le giornate passavano e arrivarono ad agosto senza ancora essersi stancati l'uno dell'altro, cosa che era molto difficile per entrambi.

Heyy, ik che è tardi, ma mi annoio quindi va be'.
I hope u like the capitolo e addiooo

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