Erano rimasti sulle rive di quel laghetto per tutta la giornata, non erano tornati a casa nemmeno per pranzo, erano rimasti lì, abbracciati su quell'erba verde chiaro piena di spruzzi di fiori colorati

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Erano rimasti sulle rive di quel laghetto per tutta la giornata, non erano tornati a casa nemmeno per pranzo, erano rimasti lì, abbracciati su quell'erba verde chiaro piena di spruzzi di fiori colorati.
Il cuocente sole di mezzogiorno lasciò velocemente spazio alla luce bronzata del tramonto che si innalzava sopra le loro teste.
Non avevano la minima voglia di alzarsi e tornare a casa, di separarsi.
Quella che fino a poche ore prima era per Felix la paura di poter perdere Changbin per via dei suoi sentimenti, si trasformò in una voglia incontrollata di esprimerli.
Allontanandosi dal ruscello, il più alto tese una mano verso quella del moro che, appena la sfiorò, la strinse nella sua intrecciandovi le dita.

"Allora adesso siamo..."

"Sì"

Il ragazzo sorrise arrossendo e si guardò le scarpe per non farlo notare al moro.
Arrivati al cancello della villa furono costretti a separarsi vedendo la sorella del più piccolo.

"Oh, ciao Changbin, ciao fratello inutile. Changbin, devo parlarti, puoi venire un secondo?"

Il biondo si girò verso il più grande.

"Certo"

Sul volto della ragazza si formò un sorriso.

"Bene, andiamo"

Gli prese una mano e lo trascinò fuori dal giardino verso la strada.
Felix si incuriosì, così decise di seguirli.
Camminavano in un viale alberato illuminato dagli ultimi raggi del sole che stava scomparendo dietro alle montagne.
Dopo pochi minuti arrivarono davanti a un laghetto circondato da salici piangenti e fiori di ogni tipo.
Si fermarono davanti a uno di essi su cui si arrampicavano delle rose nere e bianche.

"Cosa volevi dirmi?"

La ragazza, incredibilmente simile al fratello, arrossendo cominciò.

"Volevo dirti che...MI PIACI"

A Felix mancò un battito.
Changbin non sembrava quasi aver sentito, non aveva avuto la minima reazione a quelle parole.

"Scusa, a me no"

Ci fu un lungo silenzio rotto dalla voce spezzata della ragazza.

"A-ah...f-fa niente...adesso devo andare"

Gli passò accanto trattenendo i singhiozzi e non notando il fratello nascosto dietro un albero.
Quando ormai se ne fu andata, la voce di Changbin risuoni nell'aria.

"So che sei lì dietro, esci"

Il più alto si avvicinò a testa bassa.

"Hai sentito, vero?"

Egli annuì lentamente.

"Guardami"

Quando alzò la testa lacrime copiose gli scesero dagli occhi luccicanti.

"V-vuoi stare con lei?"

"Perchè dovrei?"

"P-perchè sarebbe...normale...?"

"Quello che non è normale è che tu sei il più alto tra noi due, che diavolo abbassati"

Mise una mano sulla spalla del biondo facendolo arrivare alla sua altezza.

"Sei fortunato, visto che oggi è il tuo primo giorno come mio fidanzato, non mi hai ancora stancato"

Avvicinò i loro volti fino a fare toccare le loro bocche.
Dopo essersi staccati si guardarono negli occhi.

"Adesso non fare il cretino e di a tua madre che dormi da me perchè non ho intenzione di camminare da qui a casa tua un'altra volta"

Il più piccolo sorrise e si sedette vicino al tronco.

"Queste rose sono belle"

"Più di te sicuramente"

"Se continui ti puoi scordare che rimanga qui"

"Ah sì?"

Il moro gli si sedette sopra le gambe.

"E adesso come intenderesti fare ad andartene?"

Il volto del ragazzo faceva invidia a un peperone e non riuscì a controbbattere.
Un sorriso si formò sul viso del più grande.
Nel giro di pochi minuti caddero entrambi fra le braccia di Morfeo.
La forte luce del sole si faceva largo tra quella sottospecie di tenda creata dal salice piangente.
Il primo a svegliarsi fu Changbin, che si riparò dai raggia solari con il cappuccio della sua felpa; poi fu il turno di Felix,che non ebbe altra scelta se non quella di aprire gli occhi e sopportare il fastidio visto che non aveva possibilità di movimento.
Fissò le foglie verdi per qualche minuto, poi mise la mano sui capelli del moro, che nel frattempo si era riaddormentato, e gli arricciò un ciuffo prendendolo in mano.
Il ragazzo fece alcuni suoni e si svegliò.

"Giorno"

Disse sbadigliando.

"Giorno"

Il più basso si spostò dalle gambe dell'altro e si sedette sul prato.

"Tra un po' inizierà scuola"

"Già... dovrò conoscere persone nuove...non ne ho voglia"

Disse Felix sbuffando.

"Da quanto tempo è che ti sei trasferito in Corea?"

"Circa un anno. Prima vivevo a Suwon, non è stato un granchè..."

"Perchè?"

"Beh...è successa una cosa..."

Giorno, è da un casino che non aggiornavo, sorry 🙂
Va be', spero che il capitolo vi piaccia e addioooo 〜(꒪꒳꒪)〜




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