Capitolo 2 First Note..First Love.

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Flashback
Sono a terra sfinito.
Ho il labbro spaccato e la parte destra del viso livida e gonfia.
È l'ennesima volta che faccio a pugni..e la rabbia è troppa dentro di me "io sono forte" mi ripeto.
Mi guardo intorno..
-devo trovare una soluzione o questo mi farà fuori- sussurro.
Vedo una bottiglia di vetro poco distante da me, l'afferro e con forza la rompo contro il muro di quel vicolo schifoso;quel bastardo mi guarda sogghignando "non sa con chi si è messo..Min Yoongi non si arrende mai..Min Yoongi non ha paura di niente e di nessuno".
Corro..corro contro quel cazzone tutto muscoli..lo colpisco una..due volte..e K.O.!
Fine flashback

Era questa la mia vita:vicoli,risse,gare clandestine.
Tornavo a casa pieno di lividi e ferite di ogni tipo e mia madre... già...mia madre era l'unica che riusciva a comprendermi,con tutta la pazienza e la forza d'animo che potesse avere;era lei che curava le mie ferite,sia esterne che interne.. soprattutto quelle.
Purtroppo,per quanto cercasse di convincermi che fossi un bravo figlio e un bravo ragazzo,finivo con urlarle contro tutta la mia rabbia e la mia frustrazione...ero marcio dentro e il marcio non avrebbe mai visto la luce..almeno così pensavo.
La mia storia complicata,fatta di umiliazioni, sofferenza,dolore,rifiuto, frustrazione e rabbia,comincia molto tempo prima di questo...a Taejeon-Dong,nel Distretto di Buon a DAEGU,il 9 Marzo 1993...il giorno che sono nato...il giorno in cui è nato MIN YOONGI.

La mía nascita era quello che mia madre aveva definito "FORTUNA"!
Un figlio maschio è sempre una fortuna per una famiglia:protegge la casa nell'assenza del padre e manda avanti il buon nome e onore della famiglia...peccato che solo mia madre la definì così.
Mio padre, l'uomo che mi ha donato la vita.. è stato un incubo,tranne per i primi due o tre anni della mia infanzia.
Era presente,affettuoso,mi riempiva di cure e attenzioni...mi amava credo...e il rapporto con mia madre era sereno.
Ho ricordi sfocati dei miei due anni,ma ricordo un lungo bacio e un abbraccio affettuoso che i miei genitori si scambiarono una sera,mentre mamma preparava la cena... eravamo felici...ma eravamo solo una pallida illusione della parola Famiglia,della parola Felicità,della parola Amore.

Le cose da quell'abbraccio cambiarono rapidamente e una profonda crepa si aprì nel mio cuore...avevo quattro anni quando iniziai ad odiare "Lui".
Iniziò tutto una mattina:mia madre mi aveva svegliato per farmi vedere la neve e ricordo che quando vidi il vialetto di casa innevato,cominciai a saltare dalla gioia così uscì fuori.
Stavo giocando davanti casa;era inverno pieno,una di quelle giornate poco soleggiate,con un lievissimo vento freddo,mentre la città si stava svegliando sotto un manto candido.
Toccai piano,quasi spaventato, quell'ammasso bianco e sorrisi:era soffice ma fredda;mi sdraiai a terra,rotolandomi sorridendo,mentre mia madre da sotto il portico dell'ingresso,mi guardava felice...ma quel sorriso sparì subito,quando arrivò lui. Mi guardò..io lo guardai..ma se ne andò "perché" pensai "eppure gli ho sorriso".
Mi voltò le spalle e si diresse verso mia madre, che mi fece un grande sorriso di conforto e ripresi a giocare..ma qualcosa era cambiato!
Distrattamente guardavo verso di loro:avevano cominciato a discutere animatamente;credevo che lui fosse arrabbiato per non aver potuto giocare con me...ma poi vidi una cosa che mi fece bloccare il respiro...le aveva dato uno schiaffo!
L'aveva picchiata lì,davanti casa,senza vergogna..e poi quelle parole
-... è colpa tua!! Mi hai dato un figlio disabile..-
-Yoongi non è disabile!!!! Ha solo bisogno dei suoi tempi!!-
-Tempi?! Ha quattro anni e non dice una parola!! Questa è la mia punizione per averti sposata...sei una pessima moglie...-.
Mi odiava!...mi considerava un disabile perché non avevo ancora parlato...lui...lui non mi amava...aveva fatto male alla mamma... perché ci odiava? perché? Cosa gli avevamo fatto?
Mia madre corse in casa piangendo e lui la seguì;corsi anch'io per andare dalla mamma,per proteggerla,ma lui fu più veloce di me: la strattonò per un braccio,tirandola in malo modo;sul suo viso una smorfia di dolore,poi la mano di lui si schiantò sul viso piccolo e delicato di mia madre...una..due..cinque volte...ed io ero lì a guardare la scena da dietro la porta socchiusa della loro camera.
Ero paralizzato,il sangue mi si congelò nelle vene.
Ricordo ancora oggi quegli occhi.. così cattivi..pieni di rabbia e disprezzo..ero spaventato,terrorizzato..ma una grande rabbia nasceva dentro di me
-ti odio-.
Aprì la porta della camera e guardandomi disgustato,se ne andò via sbattendo la porta.
Mia madre giaceva sul letto,scossa dagli spasmi del pianto disperato e silenzioso che l'aveva travolta..ero distrutto!
Salì lentamente sul letto e mi avvicinai piano piano per non spaventarla:mi sdraiai dietro di lei,affondando il viso tra la sua schiena e i suoi capelli,respirai il suo profumo e l'abbracciai.
Cercai di stringere la presa il più possibile,per farle capire che io ero lì,poi sentì la sua mano afferrare la mia e stringerla delicatamente..sapevo che ero lì..e ci sarei sempre stato.

The Wings of Success:Le ali del successo [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora