Avevo tre anni..stavo immobile a guardare come una piccola formica,faceva provviste per aiutare le sue compagne a sopravvivere in un mondo tanto grande e pericoloso;
Saltavo, imitando una ranocchia che passava da una foglia di ninfea all'altra, cracidando rumorosamente.
Poi mi sdraiai e fissai le nuvole:erano bianche e adornavano un cielo ancor più azzurro del solito; sorrisi e pensai che se solo ci si accorgesse di quanti colori fanno da sfondo alle nostre giornate saremmo tutti più felici.
Il mondo era tanto vasto e colorato..il sole luminoso dalle sfumature calde..i profumi intensi ma delicati..era Daegu..casa mia!
Io sono Kim Taehyung,sono nato a Bisan-Dong,nel distretto di Seo,a Daegu,il 30 Dicembre 1995 e...sono un apprendista contadino!!Della mia infanzia ricordo tutto:ogni momento, secondo, istante che ho vissuto nelle campagne di Daegu,nella fattoria dei miei nonni.
Passavo lì,tutti i fine settimana e le feste,insieme a mamma e papà:era il mio rifugio segreto,il posto migliore da dove poter osservare il mondo,ma quel giorno fu diverso.
Quella mattina mi svegliai presto e ricordo agitazione,frenesia,valigie piene di vestiti.
Chiusero bene porte e finestre,caricarono le valigie,mi fecero salire e partimmo: non una parola durante il viaggio,solo silenzio.
Arrivammo dai nonni,che ci stavano già aspettando sotto il portico;scesi subito dalla macchina e corsi a salutarli
-il mio piccolo....- esclamò mio nonno prendendomi in braccio e riempiendomi di baci,sorrisi e lo abbracciai,mentre la nonna ci guardava sorridendo.
Mamma e papà ci raggiunsero e i volti dei miei nonni cambiarono ed espressioni miste tra tristezza e amarezza vi si dipinsero,non capì perché,ma sentivo che non ero nulla di positivo.
Il nonno si voltò verso di me e mi sorrise
-Little Bear.. perché non vai a dar da mangiare alle pecorelle?! C'è un nuovo agnellino che muore dalla voglia di conoscerti!- feci un sorriso gigantesco
-Si! Nonno giù...- il nonno mi mise giù e corsi alla stalla.
Mi voltai..solo per un secondo mentre il tempo sembrò scorrere lento..il cuore batté più in fretta,il respiro affannoso: l'ultima cosa che vidi fu il viso triste e colpevole di mio padre e gli occhi colpi di lacrime di mia madre.Passarono quattro anni da quel giorno e la mia vita trascorse tranquilla e quieta come il fiume.
Vivere con i nonni fu, indubbiamente,bellissimo e con il tempo presi l'abitudine di chiamarli "mamma e papà".
Non mi dissero perché i miei genitori mi lasciarono lì, l'unica cosa che la nonna mi disse fu
-... è solo per il tuo bene tesoro-.
Ogni notte,quando i nonni andavano a letto,uscivo di nascosto per andare al laghetto e pensavo:cercavo un motivo,una scusa,una bugia che potesse spiegare il perché mi avessero abbandonato.
Mi incolpati spesso:tra le lacrime che,amare e disperate,scendevano dai miei occhi per trovare un po' di sollievo; urlavo il mio dolore e pensavo che non mi volevano più,non mi volevano più bene, perciò mi avevano abbandonato.
I primi tempi fu terribile. Ero sempre stato un bambino particolare e per quanto potessi essere espansivo per certe cose,ero molto schivo e riservato soprattutto sui miei stati d'animo e su ciò che provavo.
Non chiesi più nulla ai miei nonni dei miei genitori,preferii non farne più parola,limitandomi a salutarli al telefono quando chiamavano; ormai la mia vita era senza di loro,ma nonostante tutto sarebbero stati sempre la mia mamma e il mio papà.Vi è mai capitato di vivere in campagna? Vivere tranquilli all'aria aperta? Sentire i profumi della terra e dei raccolti?
Immaginate di vivere in campagna:svegliarsi alle prime luci dell'alba e poter avere il dono di vedere con i propri occhi il sole sorgere e portare al mondo la sua luce; i fiumiciattoli e gli specchi d'acqua che scintillano come tanti piccoli diamanti; i verdi campi coltivati che ondeggiano trasportati dal vento d'oriente..questa per me era la vita più bella del mondo!
Certo non navigavamo nell'oro e molti mi consideravano "povero",ma chi è il povero? Chi può essere considerato tale?
Ho sempre pensato che quelli che considerano poveri gli altri lo facciano solo per gelosia!
Si.. esattamente..GE-LO-SI-A!! Perché?! Be'...perché sono loro a sentirsi inferiori,hanno tutto ciò che il vile denaro può comprare ma cos'altro?! Ecco per questo non mi sono mai sentito "povero" perché avevo l'immenso amore dei miei nonni,dei miei animali ed ero io il più ricco del mondo!
Ma purtroppo la vita ti mette sempre davanti a delle "sfide",se così possiamo chiamarle.
Mio nonno mi diceva sempre "LA VITA DI CAMPAGNA È LA PIÙ BELLA,MA LA PIÙ DIFFICILE DA VIVERE" e aveva ragione.
Quell'anno ci fu una forte tempesta che distrusse tutti i raccolti e le piantagioni..non si salvò nulla.
Ricordo che,quando uscimmo dal rifugio,rimanemmo immobili,non c'era più nulla: le risaie,gli alberi da frutto,il granturco,le piantagioni di thè,tutto spazzato via, cancellato come un alone di respiro su un vetro appannato,eravamo devastati,ma mio nonno più di tutti.
Era il più anziano della zona, considerato il migliore,ma con l'avvento delle nuove tecnologie di quegli anni,tutto cambiò e le risorse diminuirono sempre di più.
Cercammo di sistemare e molti vicini ci diedero una mano,ma non servì a molto e in pochi mesi il nonno dovette vendere molte terre per poter far fronte alle altissime cifre che avrebbe dovuto pagare,per curare le ultime terre che gli rimasero.
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The Wings of Success:Le ali del successo [COMPLETA]
FanfictionUna lettera, un'agenzia e sette ragazzi con un sogno in comune:VIVERE DI MUSICA. ⚠️ Info reali e tanta fantasia ⚠️Linguaggio scurrile(non spesso) ⚠️ Scene forti [NON AMMETTERÒ IL FURTO DELLA STORIA IN SÉ NÉ DI FRASI PER ESSERE INSERITE IN ALTRE STOR...