Chapter I (Eighteen)

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Mentre scendevo le scale per fare colazione questa mattina, ero felice. Finalmente avevo diciotto anni. Ho aspettato così tanto che questo giorno arrivasse! Potevo finalmente uscire legalmente con i miei amici, ero pronta per iniziare l’università e non vedevo l’ora di vedere chi fosse il mio “fidanzato”.

Entrai in cucina e mia madre stava cucinando le uova canticchiando una canzone, e mio padre era seduto al tavolo leggendo un giornale come faceva sempre. Sorrisi e andai a baciare mia madre sulla guancia.

“Buongiorno Tiffany.” Disse con la sua melodiosa voce. Ridacchiai e mi abbracciò. “Auguri, tesoro!” affermò.

“Grazie!” risposi. Andai a sedermi accanto a mio padre, abbracciandolo.

“Non ci posso credere che la mia bambina è diventata maggiorenne.” Rise. Sì, ero la piccola di papà. Amavo i miei genitori così tanto, e non potevo più aspettare che arrivasse questo pomeriggio quando mi avrebbero dato il mio regalo. Sorrisi al pensiero.

Mamma finì di cucinare e mise le uova e il bacon sui piatti, con i toast. Mi porse un bicchiere di succo d’arancia ed io lo portai alle mie labbra. La ringraziai e presi un altro sorso. Mmh, delizioso.

Cominciammo a mangiare in silenzio, un rilassante silenzio. Poi mamma decise di parlare di una cosa veramente importante. E imbarazzante.

“Così … su stasera … quando andremo alla cerimonia … voglio dirti qualcosa sui ragazzi.” Disse nervosamente. Vidi il viso di mio padre comparire dal giornale.

“Mamma!” esclamai. Non volevo parlare di quello. Lei alzò le mani in segno di resa.

“Okay, va bene! Parleremo di questo dopo!” rise. “Solo sii responsabile, tesoro. Sei un'adulta ora, e devi prendere le giuste decisioni. Non vogliamo che tu prenda una cattiva strada.” Ammise.

“Non lo farò mamma.” La rassicurai. Non ero quel tipo di ragazza.

“Comunque, Claire, lo sai che Tiffany non farebbe mai cose sbagliate. Ha un bel futuro davanti, e non vuole rovinarlo. Giusto, Tiff?” papà mi chiese. Sorrisi e annuii. Stavo aspettando di iniziare l’Università di Harvard. Stavo decidendo tra legge e letteratura, ma con l’aiuto di mio padre, avrei saputo cosa fare.

“Sono così emozionata di andare ad Harvard,” sorrisi.

“Tom, non dimenticare di mettere le sue cose in macchina. Ci fermeremo al campus per lasciare le sue cose nella via per la cerimonia.” Aggiunse mia madre. Lui annuì come risposta. Potevo vedere del dispiacere nei suoi occhi. Sapevo che non era facile lasciar andare la propria figlia. Ma io avrei avuto un fidanzato, il mio futuro marito, padre dei miei figli. Lo doveva essere.

Finimmo di fare colazione e pulii la cucina con mia madre. Quando finimmo, andai nella mia stanza a prepararmi. Camminai verso il mio bagno e mi lavai i denti, prima di spogliarmi.  Mi feci una doccia velocemente, uscendo e avvolgendo il mio corpo con un asciugamano viola. Volevo essere perfetta per stasera. Non solo perché era il mio compleanno, ma anche per lui.

Asciugai i miei capelli castani e ondulati. Misi un po’ di matita sugli occhi e un po’ di fard sulle guance. Odiavo la mia pelle così chiara, mi faceva somigliare ad un cadavere. Misi il mascara e del rossetto sulle labbra.

Uscii dal bagno e camminai verso il mio armadio. Aprii le ante e stetti ferma per dei minuti, non sapendo cosa indossare. Finalmente decido di mettermi una maglietta nera aderente e dei jeans. Erano veramente carini. Indossai i miei orecchini e la collana. Infilai le Vans nere, ed ero finalmente pronta.

Il mio stile non piaceva a molte persone, dicevano che sembravo una nerd. Ma a me piacevano i miei vestiti, ero troppo giovane per indossare cose eleganti. Bene, una mia opinione.

СoмþµIsoяч ||h.s|| {italian translation}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora