Chapter XV (Questions) [Parte 1]

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Erano passati due giorni dalla litigata tra me ed Harry. Era così distante da quel momento, così con me. Sembrava che non fosse più lui.

Ero confusa su tutto. Harry Styles era un assassino, non c’erano dubbi, ma la sua personalità non era quella di un assassino. Ovviamente un assassino sarebbe dovuto essere meschino, crudele e senza cuore. Ma Harry era estremamente raccapricciante, curioso e carino. Era un essere umano particolare e alcune volte ero sorpresa e mi chiedevo, perché era un assassino? Volevo risposte, ma dove le avrei trovate?

Il suo tentativo di essere raccapricciante era stato efficace in un primo momento, ma era diventato assolutamente speventato il giorno dopo, pensavo che non gli importasse di farmi soffrire se ero lontana. Perché era spaventato? Semplice. Avevo notato quella piccola scintilla di senso di colpa nei suoi occhi ogni volta che mi diceva di andare a fanculo o di tacere. Questo è perché a lui importava di me. E lo speravo molto.

Più grande del mio smarrimento, era che mi mancava il vecchio Harry. Mi trattava così bene, era così carino con me. Realizzai, dopo essermi calmata il giorno dopo, che Harry mi stava trattando come qualsiasi altro uomo avrebbe fatto. Bene, certamente aveva i suoi scatti ogni tanto, come nel letto.... Ma non mi aveva trattata da errore, e amavo più quando non lo faceva. Ero ipnotizzata dal suo tocco, per i complimenti che mi aveva fatto sul mio corpo, ma la cosa che mi mancava di più era il suo sorriso quando mi guardava.

Visto che ero l’unica persona che viveva in quella villetta, non sorrideva mai. Non più. Forse non lo faceva per il suo ‘piano’, ma anche per quello che gli avevo detto. Restare intrappolata nella camera da letto per gli ultimi due giorni mi ha fatto realizzare che ero veramente stupida e malata mentale. Non avevo pensato alle varie possibilità, sulla situazione in cui mi ero trovata, non avevo ascoltato la sua visione dei fatti, solo quello che la mia testa mi diceva. Già, mia madre era morta, ero sicura che chiunque altra persona avrebbe reagito così.

Avevo smesso di piangere la scorsa notte per la morte di mia madre. Volevo essere forte per lei, e lo sarei stata. Le lacrime non si fermavano più di cadere anche per un altro motivo. Il modo in cui mi aveva trattata l’ultimo giorno. Niente doccia, niente cibo, l’unica conversazione che abbiamo avuto erano insulti venuti dalla sua bocca e la cosa più cattiva di tutte era che non sarei potuta uscire da quella fottuta camera. Non c’era niente da fare lì, aveva portato tutti i libri nel salotto e non c’erano giochi con i quali giocare. Ero così annoiata, le uniche cose che avrei potuto fare erano piangere e pensare. Che, dovevo ammettere, aiutava molto.

Chi era il suo amico? Qual’era la sua storia? La storia dietro ai suoi omicidi, qual’era? Era in una banda? Uccideva per soldi o per contratto?

Mettendo questi pensieri da parte, dovevo ammettere che avevo esagerato a dire quelle cose, ero arrivata alla conclusione che l’avevo ferito. Non sapevo perché, ma l’avevo fatto. Forse l’ho fatto perché mi sentivo al sicuro con lui. Mi poteva proteggere dagli altri senza dubbi. C’era solo una cosa di cui ero preoccupata: non ero sicura se stare con lui fosse sicuro.

Tutte quelle domande non avevano risposte. Mi faceva arrabbiare quella cosa, ma per ora dovevo fare il possibile.

Dovevo scusarmi con lui.

//helloo//

Ciao! Sono riuscita ad aggiornare oggi, visto? Fortunatamente il capitolo era corto quindi ho fatto subito. L'autrice ha deciso di dividere questo capitolo 'Questions' in due parti e questa è la prima. Quale pensate sarà la reazione di Harry quando Tiffany si scuserà con lui? VOGLIO TANTI COMMENTI, FATEMI QUESTO REGALO PER NATALE :). Buona Vigilia a tutti e ci vediamo il 26 sera! A presto tesori xx

СoмþµIsoяч ||h.s|| {italian translation}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora