Capitolo 4

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-Liam dobbiamo parlare- sussurrai

-Di quello che è successo martedì?- chiese con tono basso mentre buttava i pezzi più grossi nel cestino apposito senza neanche guardarmi, volevo l’attenzione dei suoi occhi, volevo vedere ciò che avrei sempre voluto mio e che avrei potuto avere se ci avessi provato prima con lui

-Si .. ahi- mi morsi forte il labbro quando mi feci un taglio lungo il palmo della mano, gli chiesi velocemente se aveva un fazzoletto tanto per pulire un po’ il sangue, lo seguii quando mi prese per il polso senza spiaccicare parola e mi portò in uno stanzino chiudendosi poi la porta alle spalle; restai in silenzio ad osservarlo mentre trafficava con delle scatole sui ripiani più alti degli scaffali facendo intravedere il bordo dei jeans e una piccola parte dell’elastico dei boxer, quelle fossette di venere poi, è una cosa che ho sempre invidiato di lui; mi veniva voglia di togliergli la maglietta e magari disegnarlo in tutta la sua bellezza per poterlo osservare per sempre.

-Fammi vedere dai- posò una scatola in plastica bianca sulla sedia, la aprì e mi porse le mani così io distolsi l’attenzione dai miei pensieri e posai la mia tra le sue cercando di non gridare dal male quando il suo pollice mi sfiorò la riga rossa proprio al centro 

-Se ti faccio male dimmelo Zay okay?- annuii facendogli un piccolo sorriso rassicurante anche se quello che doveva essere rassicurato tra i due ero io.

Quando cominciò ad osservarla più da vicino trattenni il respiro seguendo ogni suo movimento con lo sguardo perdendomi poi nei pensieri di ciò che avrei voluto dirgli

-Guarirà presto- osservò meglio la mia mano ignorando le mie espressioni di disappunto e poi disse -Ora mi pendo cura io di te- mi baciò piano la mano cominciando poi a disinfettarla e fasciarla, dieci minuti dopo si avvicinò di nuovo a me e disse con voce roca  -Ecco fatto, ora che siamo soli però voglio salutarti come si deve- posò le labbra sulle mie portandomi le mani nei capelli e poi giù fino ai fianchi.

Cinque minuti dopo uscimmo e tornammo, io al mio tavolo e Liam a servire.

-Allora Zayn? Siete stati via per quindici minuti, te lo sei fatto per bene il ragazzo? O è lui che si è fatto te?- ridacchiarono guardandomi e io arrossii sentendo il ragazzo castano passarmi alle spalle tutto indaffarato

-Ragazzi! No!- mi nascosi nella felpa quando lo vidi arrivare con le nostre ordinazioni

-Zay?- lo sentii sussurrare

-Si?- chiesi alzando lo sguardo e incrociando quei suoi meravigliosi occhi color cioccolato

-Tutto okay?- chiese preoccupato facendo un passo verso di me e tendendo la mano come per sfiorarmi ritirandola subito dopo schiarendosi la voce

-Si tranquillo, sono solo sti due rincoglioniti che fanno battutine imbarazzanti ma grazie per averlo chiesto- risposi frettolosamente come se gli dovessi una spiegazione per un azione che mi dovevo far perdonare

-Oh scusate, ragazzi dopo vi va di venire a fare un giro in città? Stacco alle sei e .. se volete- disse girandosi verso di loro

-Certo, Zayn? Possiamo venire o vuoi stare solo con il tuo fidanzato?- mi voltai subito verso Liam che mi stava guardando confuso e gli chiesi scusa con gli occhi ma rimasi a bocca aperta quando quello si girò e disse -Io e il mio ragazzo troveremo del tempo per stare da soli ma oggi mi piacerebbe moltissimo farvi visitare questo buco di città- si allontanò e poi quando ci avvicinammo alla cassa per pagare si mise alle mie spalle posandomi il mento sulla spalla e poi le labbra sulla mia guancia sussurrando -Odio doverti ignorare Zay- andandosene qualche secondo dopo senza neanche lasciarmi il tempo di rispondere.

spazio autrice 

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto <3  continuo a qualche like .. vorrei davvero sapoere cosa ne pensate 

baci baci Val

Amore sotto la pioggia di primavera《Ziam》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora