Erano le 3 del pomeriggio, i genitori di Elena erano fuori per motivi a lei sconosciuti. Il campanello squillò, era Alessia. Elena l'aveva invitata 30 minuti prima per combattere la noia. Elena era in mutande con una lunga maglia XL di suo padre addosso, Alessia indossava dei jeans e un maglione grigio. Elena la fece entrare e subito dopo si buttò sul divano, Alessia si tolse le scarpe e si sedette sulla poltrona vicino al divano, andava spesso a casa sua. Iniziarono a palare. Mentre parlavano, Elena si sdraiò a pancia in giù sul divano di casa sua e, come le piace fare, iniziò a guardare programmi alla televisione, l'unico svago in quelle giornate vuote.Nel variare degli argomenti , Elena in cerca di una posizione confortevole si ritrovò nelle più stravaganti. Alessia, curiosa, spostò di scatto lo sguardo su di lei, notando le mutandine di cotone bianco, le quali sorprendentemente la eccitarono, in particolare notò la sagoma perfetta che si era formata in mezzo alle gambe di Elena. Alessia si rese conto di essere bagnata. Arrossì, si sentiva a disagio a fare certi pensieri e stranamente era la prima volta che si sentiva in quel modo. Distolse lo sguardo controvoglia in cerca di sentirsi meno strana, lei non riusciva a definire bene come si stesse sentendo.Dopo quel piccolo silenzio riempito dai pensieri di Alessia Elena iniziò a parlare di ragazzi. Elena parlò subito di un ragazzo che frequentava la 3-A, ma Alessia non aveva tanta voglia di ascoltarla, anzi proprio non le interessava l'argomento, anche perché a lei non piaceva nessuno. Fu in quel momento che realizzò che sentiva quasi gelosia nel sapere che la sua migliore amica potesse avere occhi anche per qualcun altro che non sia lei.Si erano già fatte le 16:00, entrambe stavano morendo di noia guardando un programma stupido intitolato "Cosa c'è nella scatola misteriosa?"Elena allora propose ad Alessia se le andasse di sentirla suonare il pianoforte, voleva farle vedere quanto fosse brava. Si spostarono nella stanza accanto al salone, Alessia,anche se lo aveva visto già molte volte, vedendo il pianoforte quel giorno si sentì estasiata. Elena lo preparò, decise di suonare il suo pezzo preferito o meglio, quello che sapeva suonare meglio di F.Bürgmuller "piccola riunione" , voleva fare bella figura. Iniziò a suonare e l'aria si colorò subito di un azzurro denso con quel motivetto accattivante. Alessia ascoltò imperterrita quella canzone suonata con le soffici dita di Elena. Era come se la musica non ci fosse ma che a muoversi in armonia fossero loro due. Alessia non tolse lo sguardo da Elena nemmeno per un secondo.Appena Elena finì il suo concertino, Alessia con gli occhi lucidi, come d'istinto si lancio su di lei abbracciandola e facendola cadere sul pavimento.