Capitolo 2 Paragrafo I:触れます(furemasu,"tocco")

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Angy sospirò, scese le scale dell'appartamento più veloce che poté.  Passò attraverso il parco, prese due vie secondarie che davano sul centro di Bologna ed una volta lì, smise di correre; aveva il fiatone. Non sapeva neanche perché corse, non c'era un reale bisogno di farlo,ma se ne rese conto troppo tardi. Camminò solo per la strada che portava a casa sua. La verità è che aveva assistito a tutta la scena spiandole dal corridoio del bagno. Era allibita, non avrebbe mai pensato di vedere Alessia fare certe cose con Elena e, mentre le stava guardando, diventò tutta rossa mentre degli strani brividi le percorrevano in corpo. Si sentiva in colpa per averle spiate e avendo visto non sarebbe riuscita a comportarsi normalmente, così d'impulso decise di inventare una scusa e andarsene il prima possibile. Si stava vergognando ,non tanto per quello che aveva visto ma perchè si eccitò nel guardarle, era la prima volta che provava una sensazione del genere, si sentiva una gran pervertita. Arrivò davanti alla porta di casa sua, entrò. Salutò sua madre che stava cucinando la cena. Salì al piano superiore, entrò nella sua camera, chiuse a chiave la porta, buttò l'assorbente girato nel cestino del bagno che aveva cambiato a casa di Elena, tolse la felpa ed i pantaloncini, lasciandoli cadere per terra, e si sdraiò sul letto nella sua stanza. Iniziò a tastarsi con le dita le mutandine nere che le coprivano il triangolo. Si sentiva così "sporca" e si vergognava da morire, ma sentiva proprio il bisogno mentale di doverlo fare, era troppo più forte di lei non poteva resistere. Era la prima volta che faceva una cosa del genere. In realtà, 1 anno prima, aveva provato a "toccarsi", non sapeva bene cosa stava facendo e se lo stava facendo bene,comunque non le diede nessuna soddisfazione, non le piacque affatto e lo classificò come un qualcosa di cui non sentiva la necessità. Mentre si tastava piano piano, pensava alla faccia di Elena mentre Alessia faceva quel movimento ondeggiante con la sua testa mentre era inginocchiata sotto il tavolo. Poi pensò a quando Elena fece quell'urlo soffocato alzando lo sguardo al soffitto, si eccitò da morire e si domandò cosa fosse successo là sotto, Angela si interrogava se anche lei prima o poi avrebbe goduto così. Avrebbe voluto essere al posto di Elena con la gambe all'aria mentre entrambe le amiche erano intente nel baciarla là sotto; avrebbe potuto chiedere di unirsi a loro, nel pensarci divenne totalmente rossa però si eccitò ancora di più,iniziò a tastarsi più ferocemente, come se la sua vagina volesse a tutti i costi inghiottire quelle due dita con cui si stava massaggiando. Si tolse la T-shirt, lasciando scoperto il soffice reggiseno nero, si tolse anche le mutandine trascinandole fino alle caviglie e si sdraiò con la schiena sul letto iniziò a infilare il mignolo. Pensava a quello che stava facendo, cosciente che questa persona che aveva preso possesso del suo corpo non era più la solita Angela; se qualcuno conoscendola  l'avrebbe vista in quel momento chissà cosa avrebbe pensato. Stava morendo di vergogna e c'era pure sua madre in casa, il pensiero di poter venire scoperta la fece eccitare ancora di più, anche se era solo sua madre e aveva chiuso la porta a chiave. Infilò tutto il mignolo, poi lo tirò fuori, lo infilò due volte ancora e ancora, quando sentì tutto il corpo iniziare a formicolare; le faceva un po' male ma il dolore era minimo rispetto al piacere che stava provando. Si tolse il reggiseno e iniziò a palparsi con la mano sinistra, completamente nuda e persa sul suo letto. Si rese conto che stava ansimando leggermente. Provò a infilare l'indice ma questa volta le fece veramente troppo male e abbandonò l'idea, tornò al suo adorato mignolo. Eccitatissima, cadde volontariamente dal letto, sdraiandosi sul tappeto della sua camera. Portò il sedere in alto mentre continuava a palparsi e a toccarsi pensando alle due amiche. Tutto d'un tratto venne. Restò in quella posizione per 1 minuto, stava ansimando. Non poteva credere di aver appena fatto una cosa così assurda che fino a quel giorno aveva rifiutato, e si sentì stupida ad aver rinnegato un tale piacere. Si alzò, era completamente nuda e aveva le cosce un po' umide. Si girò verso la finestra della sua camera e vide un ragazzo dalla casa affianco con gli occhi spalancati che la stava fissando. Il ragazzo, appena incrociò il suo sguardo, riprese a fare imbarazzato ciò in cui era impegnato. Angela tirò subito le tende ed in seguito la tapparella, era sconvolta. Si rese conto che lui aveva fatto la stessa cosa che aveva fatto lei con Alessia e Elena. Si rivestì, pulendo le chiazze troppo evidenti sul letto con le sue mutandine e ne prese un altro paio dal cassetto vicino al letto, ripromendosi di pulire appena sua madre se ne sarebbe andata, visto che ogni domenica usciva con suo padre. Infine si sdraiò sul letto e iniziò a riflettere su quello che era appena successo, alle due amiche, a lei stessa e a quel ragazzo. Capì che dopo questa sua prima volta, non avrebbe più smesso, era troppo bello.

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