33.Dove sei?

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La mattina di Natale per la prima volta dall'estate prima, mi sentivo un po' meglio.

Mi alzai e scesi le scale incontrano al primo piano Cam e Sasha che uscivano con il sorriso sulle labbra dalla camera di Cam e Alexis con i capelli un po' scompigliati.

Tutti raggiungemmo Seba, mia madre e Jonathan che stavano già facendo la speciale colazione di Natale.

"wow, Barbra, non avresti dovuto cucinare così tanto.." disse Sasha con la bocca spalancata.

Mia madre rise e la ringraziò, dopo aver messo l'ultimo vassoio di Pancakes a forma di alberi di Natale sul tavolo si sedette a capotavola e diede il via.

Ci fiondammo tutti sul cibo, io presi dei Pancakes e della cioccolata calda, mentre soffiavo sulla tazza guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che stava nevicando!!

"La neve!!" urlai felice.

La neve mi era sempre piaciuta anche se lì da noi non nevicava tanto, quindi quando quelle poche volte lo faceva io diventavo pazza.

Mi alzai mollando tutto sul piatto e uscii fuori, nonostante il freddo mi abbassai e presi una palla di neve, la tirai contro la staccionata e risi, alzando il viso verso il cielo e tirando fuori la lingua per prendere i fiocchi che cadevano dal cielo.

"Vorrei che fossi qua con me.." sussurai al vento.

Poi tornai in casa e mi asciugai e finii la colazione, poi ci spostammo tutti in salotto dopo aver preso i regali.

"Tieni Jo.." Mi disse Sasha.

Mi passò una scatolina rosa con sopra un bigliettino, lo lessi.

< Buon Natale, piccola Jo.

Cam e Sasha>

Mi alzai e li abbracciai ringranziandoli.

La aprii e ci trovai un braccialetto con tanti piccoli ciondoli: un cuore, dei pennelli, delle note, e delle stelline,

Lo indossai subito e poi diedi i regali che avevo fatto per Cam e Sasha, a mio fratello avevo preso una maglione blu con delle righe bianche e a Sasha la sua copia al femminile.

"Questo è tuo Jo.." disse mia madre passandomi un'altra scatola più grande mentre Jonathan riceveva la stessa scatola.

"Grazie mamma!!" la ringraziai, poi aprii la scatola e trovai un libro sull'arte..

"Oddio!!!" esultai contenta.

Lo strinsi al petto.

Passammo il resto della mattina a scambiarci i regali, poi mia mamma mi diede la borsa con tutta la carta dei regali da buttare, indossai il cappotto e uscii.

Buttai la borsa nel bidone e poi tornai verso casa, ma notai una cosa.

Sulla panchina c'era un pacchetto blu.

Lo presi e vidi che sopra di esso c'era un post-it giallo, il pacchetto mi cadde di mano.

No, non poteva essere.

Mi abbassai lentamente verso il terreno e posai due dita tremanti sul pacchetto blu per raccoglierlo.

Chiusi gli occhi forte e poi mi constrinsi a leggere il post-it.

Mi manchi,piccola.

Fissai il post-it senza avere nessuna reazione, mentre dentro di me decidevo se scartare il regalo o lasciarlo lì.

Perché continuava cosi?

Perché mi feriva sempre di più?

Scartai lentamente il pacchetto e trovai una copia del mio libro preferito: Il Grande Gatsby.

Lo aprii e vidi che era una prima edizione.

Come aveva fatto a trovare una prima edizione? Erano quasi impossibili da trovare.

Nella pagina prima dell'inizio del primo capitolo, aveva scritto qualcosa in matita.

Tutto quello che ho trovato che mi ricorda te.

Sfogliai alcune pagine accorgendomi che alcune frasi erano sottolineate.

Alzai lo sguardo verso la neve che scendeva dal cielo per poi attecchirsi al suolo.

Perché faceva cosi?

Rientrai in casa e presi Sasha per un braccio trascinandola in disparte.

"Potresti darmi il numero di telefono di tuo fratello?" le chiesi.

"Ci ho già provato non risponde, e poi non mi sembra una buona idea, non pensi che possa ferirti ancora..." là interruppi.

"Dammelo, Sasha, per piacere.."

Lei mi guardò negli occhi e lesse il bisogno che avevo di sentire ancora la sua voce, delle sue braccia che mi stringevano, delle sue labbra che mi baciavano e di lui che mi amava come nessuno mai.

Me lo diede e io corsi in camera mia, composi il numero e portai il telefono all'orecchio.

"Ti prego rispondi.." biascicai io mentre il telefono squillava.

2 squilli.

3 squilli.

4 e poi la sua voce.

"Pronto?" aveva la voce roca come l'avevo lasciata l'ultima, solo sentendo la sua voce me lo immaginai.

"Sono io.." sussurrai.

"Piccola..." sussurrò lui.

"Mi manchi Ash, non posso stare senza di te, ti amo, ho bisogno di te, torna per piacere.." ammisi io mentre le lacrime scendevano sulle mie guance.

"Mi manchi anche tu, ma non possiamo Jo, avevi ragione siamo troppo diversi, per piacere goditi il regalo e non mi cercare più..." la sua voce era rotta dal pianto proprio come la mia.

"Come? Perché?" gli chiesi singhiozzando.

"Non hai bisogno di me..."

"Io ho bisogno di te come nulla al mondo." ammisi io.

"Ti amo." disse ancora e poi attaccò.

Io guardai lo schermo del telefono, senza capire.

Sentirlo piangere mi aveva provocato una fitta al cuore, ma perchè non poteva ora?

Che cosa ci stava succendendo?

Eravamo stati ad un passo dall'amarci e ora ad uno dal distruggerci.




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A.N/ vorrei farvi sapere che quando ho scritto Drogata di te non avevo letto After, è stata un pura coincidenza, così per evitare fraintendimenti sto cambiando i dettagli simili, grazie per l'attenzione/

Chiedo perdono, ma ieri è stato un Halloween impegnativo.

È corto, ma è il massimo che sono riuscita a fare, perdonatemi.
Spero vi piaccia comunque.

Grazie per tutto.

11.5K.

IO.VI.AMO.

ALLA prossima,

xoxome

Drogata di te. [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora