Quella te

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Greta

Mi fa sorridere il fatto che due mesi fa la cosa più eclatante che facevo nella mia quotidianità era uscire di casa per portare un gruppo di anziani in giro per le sale del museo di un paese che non conosceva nessuno ed ora ero giù casa di mia nonna, ormai casa mia, a Roma, ad aspettare Flavio Pardini, il più figo ai tempi del liceo, nonché conosciutissimo cantante nel mondo indipendente, con la mia chitarra sulle spalle e il telefono tra le dita a cercare di convincere i miei vecchi amici a venire al concerto circa due ore dopo.

Sorrido quando la sua auto, ormai conosciutissima dato che passava a prendermi ogni volta che dovevamo vederci, per le prove con gli altri o solo per un giro in centro, arriva. Abbassa il finestrino e suona il clacson, poi mi guarda e sorride, forse perché anche io lo stavo facendo. Mentre raggiungevo il posto del passeggero davanti, eravamo solo noi in macchina, penso al fatto che Flavio è diventato un po' il mio taxi personale, un taxi a cui voglio bene.

Pietro

Greta
online

《 Ehi Piè volevo ricordarti del concerto di oggi, Flavio ha deciso di mettere da parte dei biglietti per voi, se vi va venite, ci tengo tanto
《Oi Piè ci sei?

Greta: è circa da tre settimane che mi ricorda il suo primo concerto con quel figo megagalattico che ho incontrato in un locale, mentre ero ubriaco, e a dire della stessa rompipalle lo conoscevo già. Non conosco canzoni di sto ragazzo e, personalmente, non sarei mai andato ad un cantante italiano, però lo faccio per lei: un'altro messaggio

Greta
online

《Ovviamente se non hai nulla da fare, eh

Grè hai il dono di essere poco insistente...》
Si, ci sono, però ricordami un'ultima volta orario e luogo, che non le ricordo :o》

《 Oh si, grazie Piè, Auditorium parco della musica per le 21.00 comincia, ma sai: venite prima
《 Ti voglio bene

Ero ironico sulle informazioni :)》

sorrido bloccando il telefono e poggiandolo sul mobile accanto al divano dove ero stravaccato con Sara a guardare netflix.

- Chi era? -

- Greta, Sà stasera abbiamo un concerto- Annuncio alla riccia che socchiude gli occhi per capire di che concerto stessi parlando

- Greta, il primo concerto con Gazzelle- continuo chiarendo tutto a Sara che risponde spalancando la bocca ed emettendo un urlo, che non so da cosa sia dipeso

- Eh?- chiedo

- Il suo primo concerto! Lo avevo dimenticato, okay chiamiamo le altre? - ride munendosi già di telefono

Basta serie tv, erano le cinque del pomeriggio ed era già arrivato il momento di prepararci per il concerto, o almeno così aveva deciso la bruna che aveva i capelli arruffati a causa della sua posizione sul divano. Spengo la tv.

- Si, io chiamo Fabio e Mery tu chiama le altre - dico con un tono esasperato, ancora dovevamo partire

Le voglio bene ma Sara ha la capacità di farti entrare in ansia anche quando tutti dormono e dovresti dormire anche tu. Ricordo che una volta eravamo al cinema e mi chiese se avessi chiuso a chiave la porta di casa, anche se ero sicurissimo di averlo fatto lei mi fece salire il dubbio: uscimmo dal cinema per andare a controllare ed era chiusa.

Mezz'ora dopo avevamo la conferma di tutti, e cominciammo a prepararci dato che dovevamo vederci un po' prima, come aveva detto Greta era necessario arrivare prima così per occupare i posti prestabiliti e non passare avanti alla fila e farci notare da tutti.

Una canzone che non so | GazzelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora