Capitolo 2

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23 Dicembre
Battevo di continuo il piede per terra, un po per il freddo e un po per la frenesia di riabbracciare mia sorella. Erano due ore che con mio padre attendevamo che una testa castana e riccia sbucasse tra la folla, ma ancora niente. Mio padre sbuffò e disse " Emily ti prego calmati. Insomma sono passati solo due mesi da quando tua sorella è partita per trasferirsi a Monaco e ti comporti come se non la vedessi da anni. Calmati" lo guardai stranita, insomma per me due mesi senza mia sorella erano come 3 anni in solitudine;  non gli risposi,ma feci come voleva lui e la smisi di battere il piede per terra. Dopo cinque minuti vidi finalmente una ragazza sbracciarsi per farsi vedere, sorrisi a trentadue denti e le corsi incontro, appena la raggiunsi per poco non la buttai per terra per abbracciarla " Emily cosi mi fai cadere" rise per il mio gesto e io la seguii a ruota " scusa è che mi sei mancata cosi tanto" mi strinse le guance come faceva sempre quando eravamo piccole e ridendo le levai le mani dal mio viso " anche tu mi sei mancata sorellina" ci abbracciamo di nuovo e subito dopo salutò nostro padre. In quel momento ci affiancò un ragazzo alto e biondo, con degli occhi verdi da togliere il fiato, mia sorella lo prese sottobraccio e disse " papà,Emy lui è Nick il mio ragazzo e nonchè collega di scuderia" Nick ci strinse la mano e notai che fosse monegasco dal suo accento, ehm si Nick è di Monaco ed è anche molto amico del nuovo pilota della Ferrari e compagno di scuderia del grande Sebastian Vettel, com'è che si chiama... ah si Charles LeClerc, non l'ho seguito molto, ma farò darmi i dettagli da mia sorella, voglio sapere tutto di quello che lei fa e che emozione si prova a lavorare in Ferrari. Dopo una mezzoretta arrivammo a casa e si sentiva l'odore di cibo da fuori la porta, Robi infatti esclamò " quanto mi è mancata la mamma e la sua cucina non puoi immaginare" risi alla sua esclamazione e lei si rivolse a Nick " amore ora assaggerai la vera cucina italiana e non quelle falsificazioni che fanno in giro per il mondo " Nick rise e disse " non vedo l'ora". Entrammo e Robi si precipitò a salutare la mamma e a farle conoscere Nick, mentre io iniziai a portare le loro cose su in camera, e subito dopo scesi per il pranzo. A tavola si parlò del più e del meno, Nick e Robi parlarono del loro lavoro in Formula 1 e l'emozione si leggeva nei loro occhi, poi papà iniziò a chiedere del nuovo pilota " Ditemi ragazzi come è questo nuovo pilota della Ferrari, Charles LeClerc giusto?" appizzai le orecchie per ascoltare, Nick prese la parola " Vede signor Rossi" mio padre lo interruppe " ah ah fermo non chiamarmi signore, mi fa sentire vecchio" ridemmo e Nick aggiunse " ok.. sign...ehm Joe,scusi" sorrisi per il suo imbarazzo, doveva essere davvero un bravo ragazzo, mia sorella è fortunata " come dicevo  conosco Charles, da quando eravamo piccoli. Siamo cresciuti entrambi a Monaco e l'ho frequentato fin dai tempi della scuola, poi ognuno ha preso strade diverse,fino a rincontrarci oggi in Ferrari. Comunque ha la stoffa per poter diventare un vero campione" mia sorella aggiunse " oh e lui lo sa" Nick la guardò un po di traverso " non guardarmi cosi, è vero. È bravissimo, ma non puoi negare che lui si ricrede di essere molto bravo" tra me e me pensai "bene ci mancava solo un pilota altezzoso al fianco di Seb. Ma tanto a parer mio lui rimarrà sempre il migliore" in qualche modo esternai i miei pensieri " andiamo bene" lo dissi talmente a bassa voce che tutti mi guardarono, come se fossi matta, la mamma disse " che hai detto Emi? non ti abbiamo sentito" ingoiai il boccone di pasta e tossendo dissi " no nulla, solo che Charles può credere quello che vuole, ma finchè c'è Sebastian la vedo difficile" e nentre lo dicevo mostravo tutta la mia fierezza e ammirazione per il tedesco e Robi disse prendendomi in giro " la mia sorellina ha una cotta per Vettel" strabuzzai gli occhi " cosa non ho una cotta per Vettel, dico solo che è il migliore tutto qua" risero tutti per la mia faccia buffa e io sbuffai ridendo a ruota con loro. Dopo cena aiutammo la mamma e subito dopo io e mia sorella ci rintanammo in camera mia a parlare, mentre Nick chiacchierava col grande capo della famiglia. Robi si sedette sul mio letto e disse " allora sputa il rospo, cosa c'è che non va?" finii di mettermi il pigiama e sedendomi a peso morto, con le gambe incrociate sul letto sospirai " ma niente tranquilla" lei mi guardò dritta negli occhi " sai che finchè non me lo dici non me ne vado" la guardai, mi conosceva davvero molto bene " è solo che l'altra sera con la mamma abbiamo rifatto quel discorso e sono rimasta parecchio confusa. Insomma so che con i miei disegni non riuscirei a combinare nulla o a costruirmi un futuro, ma mentirei se dicessi di non averlo pensato o sperato, anzi lo spero ancora. È la cosa che voglio fare di più al mondo, ma non so come, anzi lo so, con niente e ora devo mettermi sotto per trovare una facoltà da farmi andare bene,oppure dovrò lavorare" abbassai la testa afflitta, e mia sorella mi guardò comprensiva. Mi cinse le spalle " sai che se hai bisogno io ci sono e sai che odio dar ragione alla mamma,ma in parte la capisco lei e papà sono preoccupati, vorrebbero che tu costruissi il tuo futuro. Ma ti dico anche un'altra, se tu ci credi veramente non abbandonare il tuo talento, perchè riesci a fare cose che non ho mai visto, e secondo me molte aziende farebbero a botte per averti,basterebbe solo trovare il ramo giusto. Non so, ci sarebbe anche progettazione,potresti diventare progettista di macchine" la guardai con le sopracciglia aggrottate, sa che odio disegnare sul computer " ah si! scusa non è il tuo modo di disegnare" mise un dito sotto il mento e pensò "ok senti io penso ad un modo, ma intanto devo darti due notizie bomba" mi raddrizzai con la schiena curiosa come una bambina di 3 anni " spara" si mise comoda e guardandomi con uno strano sorriso disse " primo sono riuscita a convincere mamma e papà a portarti con me al GP di Monza" strabuzzai gli occhi " CHE COSAAA!!" iniziai ad urlare come una matta e l'abbracciai " grazie, grazie,graziee" lei rise " si potrai stare con me dentro al Motorhome, fuori al muretto,insomma starai tra i pezzi grossi e potrai finalmente conoscere.." non la feci finire di parlare che urlai " Sebbb finalmente posso incontrare Sebb" mi buttai sul letto sorridendo come un ebete " mi sembra un sogno. Dammi un pizzico" mia sorella rise e disse " ehi bella addormentata è tutto vero altro che sogno. Solo una cosa,qualche volta dovrai aiutarmi con i ragazzi, perchè sennò impazzisco un giorno di questi" sorrisi " nessun problema,tutto quello che vuoi" la abbracciai di nuovo e poi dissi " aspetta ma alla Ferrari sono daccordo? Glielo hai detto? Non è che dopo si arrabbiano e se la prendono con te" lei mi bloccò " frena, frena lo sanno e non vedono l'ora di conoscerti" la guardai stranulata " davvero!?" lei annuì " si ho parlato molto della mia sorellina e del suo talento" aprii la bocca " tu.. tu hai detto a tutti di me e che disegno" feci finta di svenire e lei mi colpi con un cuscino ridendo " ma certo scema. Anzi.. ora che ci penso, forse ho trovato la soluzione al tuo problema" mi alzai di scatto " dici sul serio" lei sorrise " certo parleremo con Piero Ferrari e Mattia Binotto. Gli fai vedere i tuoi disegni che hai fatto sulla Formula 1, e vediamo se loro possono aiutarci in qualche modo o darti un consiglio" ok ora ero più che agitata. I miei disegni sarebbero stati giudicati dai pezzi grossi della Ferrari,  bene, tutto apposto Emily e che sarà mai. Aiutoooo!! Io morirò di infarto prima del GP di Monza!! Ciao ragazzi vi ho voluto bene.

Ed eccoci qui col secondo capitolo. La nostra Emily inizierà una nuova avventura che le stravolgerà la vita. Aggiornerò al più presto.
Buonanotte 😘

~ Oltre ogni apparenza || Charles LeClerc ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora