Capitolo 4.

1K 29 1
                                    

2 mesi dopo...
Eravamo a fine Febbraio, e la neve non accennava a voler smettere; fuori ci saranno circa 2 metri di neve e le strade erano completamente bloccate. Se avessi avuto una situazione del genere fino a qualche anno fa avrei esultato per il semplice fatto che adoro la neve e avrei saltato la scuola, ma ora stavo solo che implorando il cielo di smetterla. Tra qualche giorno ho il treno per Modena, e se continua cosi rischio di perdere il colloquio alla Ferrari, non può accadere proprio a me.
Sbuffo per l'ennesima volta guardando fuori dalla finestra e mia madre cerca di incoraggiarmi " tranquilla, vedrai che da domani non ci sarà più" la guardai un attimo di traverso, ma aveva visto il cielo era bianco, completamente bianco, nemmeno uno sprazzo di blu o sole, niente di niente " mamma se non lo avessi notato il cielo è completamente coperto di bianco" sospirai sedendomi davanti al camino acceso, stavo morendo di freddo " si l'ho visto, ma non puoi sapere durante la notte cosa fa. Probabile anche che inizierà a piovere e scioglierà tutto" forse aveva ragione, il Meteo in fin dei conti metteva pioggia questa notte, ma io non gli ho mai dato retta, dico sempre che solo quando ti alzi la mattina puoi sapere veramemte che tempo è. Erano quasi le 21:00 cosi decisi di andare di sopra a farmi una doccia, pregando che mia madre avesse ragione e domani la neve fosse quasi sciolta del tutto, il giusto per far ripartire tutto. Misi il pigiama e decisi di chiamare Roberta, il cellulare squillò per un po finchè non sentii la voce allegra di mia sorella:
" ehi sorellinaa!"  al contrario suo risposi come se stessi nell'oltretomba "ciaoo"
" ehi, ehi cos'è questa voce buia" sbuffai e dissi " non so se riuscirò a presentarmi al colloquio. Ci sono 2, dico 2 metri di neve fuori, e lei non vuole smettere di scendere" sospirai afflitta nascondendo la faccia sul cuscino, mia sorella rise " come sei esagerata. E cmq anche se non dovessi venire per mercoledi,non importa il colloquio si sposta" alzai la testa con un cenno di sorriso " davvero!"
"Davvero Emily, ma pensavi che fosse una di quelle cose fiscali,o è quello o è questo" sospirai " bè si" la sentii sorridere " ma noo tranquilla, Piero sa della situazione metereologica dalle nostre parti, e ha detto che se non riuscirai a venire per mercoledi,lo farai appena le strade saranno libere" sorrisi di più " wow! Ringrazia il signor Ferrari da parte mia davvero" lei rise questa volta " daccordo peste. Ti allarmi subito, quando c'è una soluzione a tutto" quanto aveva ragione " lo so, hai ragione, ma non posso farci niente. Purtroppo sono fatta cosi, malamente" abbassai la testa pensando al mio brutto carattere, sono sempre stata debole e la gente ne ha sempre approfittato; a scuola non riuscivo mai a difendermi dalle cose orribili che mi venivano dette, rimanevo impassibile e poi correvo via a piangere in un angoletto e pensando a come si possa essere cosi codardi. Purtroppo è un difetto che mi porterò sempre dietro e la gente si diverte a farmi del male. Mia sorella mi riportò con i piedi per terra " ehi ci sei" balbettai " si.. si eccomi scusa. Che cosa stavi dicendo?" lei sospirò " ho detto di non preoccuparti, che prima o poi gli attributi li tirerai fuori. Al momento giusto tirerai fuori le unghie" e fece il verso di un felino facendomi ridere " ok capo. Se lo dice lei sarà vero" e risi ancora "oh si. Vedrai che sarà cosi. Ora vado che qui bisogna ancora lavorare per gli ultimi preparativi per la monoposto 2019. Ci sentiamo domani. Buonanotte Emi" pensai a come potesse essere la nuova Ferrari " Si certo tranquilla, vai che sennò se la prendono con me e verrò licenziata ancor prima di essere assunta" ridemmo entrambe " Buonanotte Robi" lei mi ridiede di nuovo la buonanotte prima di riattaccare. Respirai a fondo guardando fuori e riflettei su come la mia vita sarebbe cambiata da li a poco tempo e lo ammetto sono molto spaventata, ma voglio affrontarla, perchè ho mia sorella accanto a me e c' è la mia arte che non mi abbandona mai.
Mi addormentai con questo pensiero nella mente e con un sorriso ingenuo tra le labbra.
Il giorno dopo mi svegliai alquanto tardi, tanto non avevo nulla in programma, dovevo vedermi con Ginevra, ma a causa della neve è andato tutto a monte. Mi alzai e subito andai a vedere fuori alla finestra, la neve si stava sciogliendo e indovinate un po, grazie alla pioggia, il cielo era nero e tuonava anche,ma non mi importava, perchè niente neve uguale si va a Maranello! Saltai dalla gioia e scesi di corsa le scale, salutai i miei con molta enfasi e loro mi guardarono ridendo, e nel mentre esclamavo " piove, piove piove" mia madre sorridendo disse " ehi piogerellina sbrigati a fare colazione che dobbiamo andare  a comprare un po di cose per il viaggio. Annuii sorridendo sempre di più e dopo aver divorato la mia colazione, latte biscotti e cereali, andai su di corsa a cambiarmi. Scesi dopo una mezzoretta, misi cappotto, cappello, sciarpa e guanti, nonostante fosse 1 Marzo il freddo sembrava quello di Gennaio quindi prevengo. Mia madre prese le chiavi della macchina e uscimmo; andammo verso Rieti che era la città più vicina a noi e inoltre aveva un centro commerciale molto grande. Passammo quasi un intera giornata in giro, mia madre mi stava rifacendo quasi tutto il guardaroba, ma non ne capivo il bisogno visto che sarei stata via giusto qualche giorno, meglio non fare domande, ma a un certo punto riuscii a bloccarla, anche se c'erano gli sconti era meglio non allargarsi molto, in fin dei conti siamo una semplice famiglia e non navighiamo nell'oro anche se la maggior parte della roba era sotto obbligo di mia sorella, che aveva lasciato una carta di credito a mia madre, ma comunque decisi di mettere un limite. Tornammo a casa nel pomeriggio e portai tutto di sopra, preparai la valigia, anzi con tutta la roba me ne servirono due, più uno zaino per l'essenziale durante il viaggio e la borsa a tracolla che uso sempre per uscire. Il giorno dopo sarei partita per Maranello, ancora non ci credo, mandai un messaggio a mia sorella prima di cena per sapere a che ora sarebbe venuta a prendermi alla stazione, e lasciai il cellulare in carica per poi scendere a cenare. Subito dopo cena salii per farmi una doccia e mettermi a letto, meglio dormire subito, visto che la sveglia è alle 5 del mattino. Lessi la risposta di mia sorella, verrà verso le 8 domani. Le diedi la buonanotte e mi addormentai quasi subito.
Modena- Maranello
La mattina fu un vero trauma, ma risucii a svegliarmi abbastanza presto e prepararmi con calma. I miei mi accompagnarono alla stazione e arrivò il momento dei saluti " tra 10 minuti chiamano il mio treno. Sarà meglio che vada" la mamma mi abbracciò quasi piangendo " mamma tranquilla tra una settimana ritorno di nuovo a rompervi le scatole" lei rise e disse " primettimi che qualsiasi decisione prenderai, la prenderai con coraggio e impegno e sappi che noi ti penseremo sempre" papà annui, e io rimasi confusa per questa risposta, c'è sicuramente qualcosa che non mi hanno detto " ma, pa tutto bene?" loro sorrisero e papà disse " certo tesoro. A tempo debito saprai. Ora vai che sennò rischi di perdere il treno" li salutai di nuovo e raggiunsi il mio binario con questo pensiero per la testa. Salii a bordo e raggiunsi il mio posto, per fortuna ero sola, sistemai le valigie e mi accomodai. Tirai fuori le cuffie e dopo i vari controlli da parte del controllore di bordo il treno partì, salutai di nuovo i miei dal finestrino e l'agitazione inziò a farsi sentire, Ferrari sto arrivando. Premetti paly e partì la musica, mi rilassai all'istante e chiusi gli occhi; non mi resi nemmeno conto di essermi addormentata, quando sentii qualcuno scuotermi leggermente da una spalla, sbiascicai qualcosa prima di dire " mamma solo 5 minuti" una voce di donna rise leggermente " non sono la sua mamma signorina. Volevo informarla che siamo quasi a destinazione" mi drizzai di colpo quasi andando a sbatterle contro, è una delle hostess di bordo, mi scusai per la mezza botta e la ringraziai per avermi svegliata. Lei di tutta risposta mo rivolse un sorriso caloroso, guardai fuori dal finestrino e rimasi incantata dal paesaggio, l'Italia è bella in ogni sua sfumatura. Arrivati alla stazione calai le valigie e piano piano raggiunsi l'uscita del treno, un ragazzo che lavora li mi aiutò con le valigie e dopo averlo ringraziato cercai mia sorella, si sono fatte le 8 e di lei nessuna traccia. Mi sedetti su una panchina della stazione e giarovagai lo sguardo cercandola, finchè non la vidi correre verso la mia destinazione,arrivata aveva il fiatone e risi per la sua espressione " n-non.. c'è .. niente da ridere.. ok" risi ancora " ok capo" appena si riprese mi abbracciò e mi aiutò a portare le valigie in macchina. Dalla stazione di Modena il viaggio durò poco e fu solo quando vidi la grossa entrata ad arco, con un grosso cavallino disegnato sopra, mi resi davvero conto di essere a casa Ferrari, mi tremavano le gambe dall'emozione. Appena scendemmo dalla macchina assaporai ogni suono, ruomore e odore, impregnandoli nella mia mente. Dopodichè ci incamminiamo verso l'entrata, era pieno di turisti e noi riuscimmo a passare solo grazie al cartellino di Roberta. Quel posto era enorme e io mi stavo innamorando sempre di più, dopo 10 minuti arrivammo davanti a una porta, e capii che il momento è arrivato. Sospirai e mia sorella bussò...

Finalmente la nostra Emily è arrivata a Maranello. Cosa c'è in realtà dietro a questo colloquio e chi incontrerà. Ci vediamo alla prossima

~ Oltre ogni apparenza || Charles LeClerc ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora