Capitolo 13.

866 27 3
                                    

Il Paddock sembrava in quel momento l'A24, avete presente l'ora di punta in cui l'autostrada è strapiena di macchine e non si passa nemmeno se sventoli fazzoletti bianchi? Bè mi sembrava di essere li in quel momento, c'è un via vai di gente che va e viene per preparare il tutto prima delle prove libere, i giornalisti stavano appostati in cerca di tutti i piloti, direttori, capi dei team e chi più ne ha più ne metta, da intervistare. Rimasi tutto il tempo appiccicata a Charles, per non rischiare di perdermi tra quella folla e ogni tanto veniamo fermati da qualche fan per una foto o autografo e ogni volta venivo squadrata per capire chi fossi e potete immaginare l'imbarazzo. Finalmente dopo un tempo che a me sembrava infinito arrivammo al box di Charles e li trovammo Roberta che stava già lavorando e Mattia che appena ci vide venne verso di noi " finalmente, sapete che ore sono... Oh Emily come ti senti?? Ci hai fatto prendere un bello spavento, comunque ben tornata in squadra, spero che questo tuo primo giorno di lavoro vada benone " risposi sorridendo e mezza imbarazzata per il ritardo " ti ringrazio. Si ora sto molto bene, mi dispiace di avervi fatto preoccupare, non mi sono resa conto di ciò che stavo facendo in questo periodo, ma ora è tutto apposto, è un'esperienza da ricordare ringraziando il Cielo. Per quando riguarda il ritardo prenditela con lui, ho provato a chiamarlo molte volte e alla fine si è fatto tardi " Mattia rise per il sorrisetto imbarazzato di Charles " si è colpa mia lo ammetto " disse grattandosi la nuca, Mattia scosse la testa sorridendo " ok per oggi vi scuso, ora Charles vai a prepararti che tra poco iniziano le qualifiche. Per quanto riguarda te, Emily ti illustro cosa dovrai fare " seguii Mattia verso una specie di angolo dove c'era un tavolo da lavoro, che a quanto sembra avrei potuto usufruire per il mio lavoro. Poggiai tutta la mia attrezzatura, accesi il computer e preparai la macchinetta fotografica, quella sarebbe stata il primo passo e dopodichè sarebbe arrivato quello del design. Dopo 3 ore stavo finendo di caricare le ultime foto di quella giornata, le qualifiche sono andate bene, non benissimo, ma nemmeno malaccio per i nostri piloti. È quasi sera e il mio stomaco brontolava, ma la stanchezza la sentivo molto di più, avrei fatto volentieri una doccia tornati in hotel, beato Charles che può farla qui, infatti lo stavo aspettando, col lavoro per oggi ho concluso e devo prepararmi mentalmente per domani, mi aspettava la parte più complicata, i primi bozzetti e ciò significa che non sarei uscita dal box nemmeno per una boccata d'aria tra un po e avrei visto le qualifiche all'interno. Dopo 10 minuti Charles arrivò, mi prese per mano e raggiungemmo la sua macchina per andare in hotel. Per l'intero tragitto parlammo delle prove libere e delle sue prestazioni e di quelle di Seb, vedevo che era soddisfatto, ma la sua voglia di vincere lo sprona a fare molto di più e Charles non è uno che si arrende, col tempo sto imparando a conoscerlo e per quanto riguarda Seb, bè che dire è il quattro volte campione del mondo, un mito per me e penso che per Charles sia anche un buon esempio da seguire. Arrivati nella nostra stanza mi buttai di peso sul letto e sospirando chiusi gli occhi per la stanchezza, sentii subito un peso accanto a me e voltando la testa vidi Charles sdraiato accanto a me che mi fissava " che c'è? " chiesi sorridendo " niente " non mi convinceva aveva uno strano sorrisetto, mi alzai sedendomi e guardandolo con un sopracciglio alzato dissi " non mi incanti LeClerc, sputa il rospo " lui rise e guardando il soffitto disse " no pensavo che forse potremmo cenare qui stasera. Vedo che sei stanca e io non sono da meno, perciò perchè non approfittare del servizio in camera " disse il tutto guardandomi con il suo solito sorrisetto strafottente e ridendo annuii alla sua proposta. Contento si alzò e chiamò il servizio in camera mentre io decisi di sistemare il mio lavoro di oggi. Dopo 15 minuti arrivò la cena e la guardai con occhi sognanti vista la fame che ho, raggiunsi Charles e mangiammo parlando del più e del meno. Dopo cena mentre Charles chiamava il cameriere, io andai a farmi una doccia, non vedevo l'ora; presi il pigiama poggiandolo sul letto e poi presi l'intimo pulito e l'asciugamano, e mi rintanai in bagno, rimasi un bel po sotto la doccia rilassandomi e ripensando a tutto ciò che mi è capitato fino ad oggi e sorrisi. Appena uscii dalla doccia sentii Charles che mi chiamava, cosi urlai " dimmi " lo sentii avvicinarsi alla porta, evidentemente per non urlare " vado un attimo da Seb vuole parlarmi di alcune cose per domani " risposi un semplice ok prima di sentirlo chiudere la porta. Mi asciugai con molta calma, la stanchezza si faceva sentire sempre di più, soprattutto dopo la doccia appena fatta, legai i capelli e mi vestii, ma troppo tardi mi resi conto di aver dimenticato il pigiama sul letto. Uscii quatta quatta dal bagno notando che Charles non era ancora rientrato cosi decisi di cambiarmi direttamente in camera, stavo togliendo l'accappatoio quando la porta si aprì, mi girai di scatto vedendo Charles che spalancò gli occhi e si girò subito " scusami non pensavo di trovarti in camera " cercai di vestirmi il prima possibile e dissi col fiatone "no scusami tu, avevo dimenticato il pigiama in camera e vedendo che non eri ancora tornato ho deciso di cambiarmi qui. Mamma mia che imbarazzo. Scusa, scusa " ero rossa come un peperone e per la fretta non riuscivo nemmeno a vestirmi, Charles si girò ridendo per la mia reazione e notai che mi fissava strano mentre abbassai del tutto il top del pigiama " ecco fatto " sorrise divertito e si avvicinò fissandomi intensamente "che.. che c'è? " balbettai per quella sua reazione, quando si avvicinò mi alzò la spallina del top, non mi ero resa conto che si fosse abbassata, arrossii ancora di più e mi sistemai meglio " forse è meglio prima che mi vengano strane idee " risi imbarazzata e lui mi sorrise mettendo la mano sopra la mia guancia e istintivamente tirai la testa di lato, come per poggiarmi sopra di essa e chiusi gli occhi sorridendo, lo sentii avvicinarsi di più e quando riaprii gli occhi non feci in tempo a dire nulla che mi baciò, un bacio dolce che durò un bel po e che pian piano si faceva più appassionato. Dopo un po ci staccammo per riprendere aria e vidi che aveva uno sguardo strano, avevo capito dove vuole andare a parare, ma non so se sono pronta, arrossii per quel pensiero e lui lo notò " che hai?" abbassai la testa scuotendola leggermente " nulla tranquillo. Pensavo solo a quanto sono fortunata ad averti nella mia vita " alzai la testa sorridendo e allacciai le braccia dietro al suo collo, notai che il suo sorriso si era allargato molto di più " io sono fortunato ad avere te. Non ti merito dopo tutto quello che è successo, ma ti prometto che non accadrà più, nessuno ti farà più del male finchè io respiro " risi per l'ultima frase e lo ringraziai dandogli un piccolo bacio a stampo, ma non feci in tempo a staccarmi che lui mi strinse a se per ribaciarmi con più foga, mi alzai in punta di piedi per arrivare alla sua altezza quando ad un tratto mi prese in braccio facendo allacciare le mie gambe alla sua vita e pian piano indietreggiò andandosi a sedere sul letto con me in braccio, si staccò per guardarmi un secondo e poi mi ribaciò. Dopo un po prese a lasciare dei baci sul mio collo e li arrossii per la situazione che si era creata ma sospirai per le sue attenzioni e sobbalzai di poco quando una sua mano si infilò sotto il top andando a salire sempre di più; stava per togliermelo quando bussarono alla porta, mi staccai immediatamente da Charles e mi sistemai, mentre lui andò ad aprire la porta facendo comparire Seb che appena notò le nostre facce fece un sorrisetto strambo " ho interrotto qualcosa? " guardò Charles e poi me che avevo il viso più rosso della loro Ferrari e cercai di fare la vaga, mentre Charles passandosi una mano sopra i capelli fece lo stesso sorrisetto di Seb e rispose " in effetti " si girarono entrambi verso di me e sentendomi alquanto imbarazzata dissi " ehm.. ehm perchè sei venuto Seb? Ti serve qualcosa? " cercai di svagarmela il più possibile o quei due avrebbero dovuto portarmi in ospedale per iperventilazione. Seb rise piano e riprese " si.. Charles il capo vuole parlarci nella sua camera per le prove di domani " Charles sbuffò piano, sperava di non dover parlare di lavoro fino a domani mattina, ma a quanto pare Mattia non era della stessa opinione " ok mi metto le scarpe e arrivo " Seb salutandomi disse che lo avrebbe aspettato la fuori e chiuse la porta, Charles si mise le scarpe e prima di uscire si avvicinò e abbassando il viso vicino al mio sussurrò " abbiamo qualcosa in sospeso " strabuzzai di poco gli occhi e arrossii e lui sorrise divertito per la mia reazione, sorrisi anche io e dandogli una leggera pacca sulla spalla dissi " ook.. ma ora vai o Mattia verrà a prendervi con la forza " mise su il broncio e lo baciai ridendo,mi diede un ultimo bacio prima di uscire fuori dalla stanza. Decisi di sdraiarmi, ero troppo stanca e ripensai a cosa stava per accadere se Seb non ci avesse interrotti e sorrisi come un ebete.

Ciaoooo a tuttiiii...
Scusate l'assenza, ma non avevo molte idee. Spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo. Buonanotte

~ Oltre ogni apparenza || Charles LeClerc ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora