Capitolo 9.

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Ma cosa... ero immobile, non capivo cosa stava accadendo,perchè stavano battendo le mani. Vorrei capirci qualcosa. Guardai tutti stranita e chiesi " mi spiegate cosa succede? " mia sorella mi guardò sorridendo, ma nel suo sguardo la vidi esitare " vieni un attimo qui Emi" la raggiunsi lentamente e sempre piu confusa " ma cos.." non mi lasciò finire e disse " siediti" mi sedetti mentre tutto il tavolo Ferrari ci guardava, gli altri erano tornati ai loro tavoli, come se già sapessero, Robi riprese " allora prima che tu possa arrabbiarti voglio dirti che lo abbiamo fatto solo per te " ma cosa! volevo chiederglielo ma riprese " tutto quello che Charles ti ha detto scatenando la vostra lite era in realtà una messa in scena " sbarrai gli occhi, una messa in scena " ti prego fammi finire. È stata una mia idea. È una settimana che mangi e dormi a stento, gli incubi sono tornati e non sei più tu e tutto a causa di quella gallina che ti ha detto quelle cose" mi alzai non volevo ascoltare oltre " non ce la facevo più a vederti cosi e ho avuto paura che potessi ricascarci, sai a cosa mi riferisco " abbassai la testa, sapevo a cosa alludeva " dovevo trovare un modo per farti riprendere, ti parlavo ma tu continuavi a dirmi che stavi bene,ma non era vero perchè non stavi bene. Ti conosco bene sono tua sorella. Perciò ho deciso di chiedere a Charles di inscenare una lite, di stuzzicarti, almeno avresti tirato fuori tutto quello che senti, tutto quello che pensi. Ti prego capisci che l'ho fatto esclusivamente per te e spero abbia funzionato" mi girai lentamente e dissi " Non capisco perchè tu abbia deciso di inscenare una cosa del genere, ma si ha funzionato, almeno un po e comunque devo ammettere che siete stati davvero credibili nella vostra parte. Infatti non vi credo " mi rigirai e a quel punto parlò Seb " Emi aspetta. Tua sorella ha ragione, tutto ciò cve Charles ha detto non è vero. Giusto? " si rivolse verso Charles che annuì " e si lo so che può sembrare irreale, ma è cosi credici. Ed era tutta una tattica affinchè tu facessi uscire tutto ciò che provavi e cosa ti hanno scatenato le liti con Charlotte e Charles " mi rigirai " bè non mi sembra che lui fingesse molto. Si è sempre visto che non mi sopporta " Charles non mi fece finire " no, forse si prima era cosi è vero, ma era solo perchè non sopportavo l'idea di non piacerti e credimi ci ho provato varie volte a non essere il solito strafottente, ma sono cosi e non lo faccio apposta, ma non significa che ce l'ho con te. Ci siamo scontrati si, ma non è cattiveria, perchè anche se non l'ho mai dimostrato io ti stimo, ti ammiro e mi hai sempre attratto con questo tuo carattere fragile, ma al contempo molto forte. Neanche tu immagini quanta forza hai dentro di te. Devi solo tirarla fuori. E per quanto riguarda le nostre vecchie liti diciamo che erano battibbecchi tra amici." sorrise e all'inizio lo feci anche io per le sue belle parole, che mi lasciarono spiazzata, ma subito dopo ripensai all'episodio delle scuse "se quello che dici è vero, allora perchè quando sono venuta a scusarmi mi hai trattata in quel modo " abbassò la testa " bè ecco.." sbuffò " ok in quel momento ero arrabbiato. Ce l'avevo con te perchè mi avevi trattato in quel modo nonostante ciò che avevo fatto " lo guardai stranita " ti ho chiesto scusa mi pare " non mi fece finire " lo so.. ma sai com'è l'orgoglio a noi uomini ci rovina. Perciò ora sono io che chiedo scusa a te per quel momento" sbuffai sussurrando un ok poco convinto, non mi fidavo ancora, ma come biasimarmi dopo tutto, anche se lo avevo sentito da sempre che lui non era come si mostrava e sono contenta di aver avuto ragione, feci un mezzo sorriso e poi voltandomi verso mia sorella dissi " comunque se proprio vuoi saperlo ancora non mi sono sfogata del tutto. Ho ancora un paio di cosette da dire" sorrisi sghemba e lei sorrise come non mai, disse " allora vai sfogati "non me lo feci ripetere due volte " si è vero sono stata male a causa di quella li, perchè mi sono sempre sentita inadeguata, un rifiuto della scuola, e mai accettata nei gruppi di amici, e l'unica che voleva parlare con me è sempre stata solo Ginevra. Avrei voluto essere come te, sempre, ma sono cosi e ora dico che non mi importa più niente del giudizio della gente, perchè io sono cosi e chi mi accetta allora ok, sennò non importa, non fa niente. Ora basta essere trattata come uno scarto del mondo, basta. Sono una persona anche io e anche io ho il diritto di vivere felice, e un'altra cosa..." questa volta mi girai di fronte a Charles e gli dissi delle cose che mai avrei pensato di dire, ma visto la nostra confessione nei riguardi di entrambi e dopo le sue scuse, presi coraggio e dissi " bè ecco.. io si ti ho odiato veramente, ma non perchè provo cattiveria nei tuoi confronti.Ti ho odiato per tutte le tue stupide battutine che mi hai sempre fatto, ti ho odiato perchè hai sempre vinto tu, ti ho odiato per il tuo continuo pavoneggiarti e ora nonostante tu mi abbia chiesto scusa e mi hai detto tutte quelle cose bellissime,ti odio perchè.. perchè nonostante tutto ti voglio bene " lo guardai per un attimo prima di rigirarmi e scappare su in camera mia, prima che qualcuno potesse fermarmi, prima che lui potesse fermarmi. Sentii che qualcuno mi stava correndo dietro, ma fui più veloce e riuscii ad arrivare in camera  in men che non si dica. Aprii velocemente la porta chiudendola immediatamente alle mie spalle, e mi ci lasciai scivolare con la schiena fino a sedermi per terra e riflettei alle parole che erano appena uscite dalla mia bocca " ti voglio bene " è davvero questo ciò che sto iniziando a provare verso i suoi confronti, sto iniziando a cercare di essere sua amica, o c'è qualcosa di più che nemmeno io riesco a capire. No no dai è impossibile, sicuramente è per l'amicizia e per tutta la situazione creatasi, non per altro. Sentii bussare alla porta, mi alzai e tentennando aprii e me lo ritrovai davanti col fiatone " ehi certo che corri eh " risi e lo feci entrare, mi allontanai un po da lui torcendomi le mani per il nervoso, già so cosa è venuto a fare vuole delle spiegazioni è chiaro, mi guardò " senti prima non mi hai lasciato parlare perchè sei corsa via, anche se in realtà mi hai spiazzato. Davvero mi hai odiato cosi tanto? E ora anche..perchè aspetta com'è che hai detto? " parlai " Charles senti" ma lui mi bloccò "no, no aspetta fammi finire. Come ti ho detto anche prima, tu hai tutte le ragioni per odiarmi, non mi sono mai comportato bene con te dall'inzio, ma ripeto non l'ho mai fatto con cattiveria, come ho detto è perchè sono cosi, ma diciamo ero anche infastidito dal fatto che fossi l'unica ragazza difficile da convincere o a essere conquistata. Ma è stata anche la parte che mi ha colpito di più di te,  con me hai sempre mostrato forza e determinazione,non ti sei mai fatta incantare da tutte le cose che ti ho detto, o da chiunque. Ma anche con Charlotte, alla fine sei riuscita sempre a fronteggiarla, lasciando stare la storia alla mensa. Te lo ripeto di nuovo, tu sei forte,ora bisogna solo che tu creda un po più in te stessa. Ah e comunque,ti voglio bene anche io e mi piacerebbe molto essere amici" sorrise e io ripensai a tutto ciò che era successo fino a questo momento e sorrisi a 32 denti. Ero felicissima, non pensavo che il giorno in cui ci saremmo chiariti sarebbe arrivato e invece eccolo qua. Cercai di dire qualcosa, ma sentii uno strano formicolio alle braccia e allo stomaco, socchiusi gli occhi e non feci nemmeno caso a Charles che mi chiese " Emi che hai? " che all'improvviso divenne tutto nero..

Ed eccoci con un nuovo capitolo. Scusate l'assenza sono stata alquanto impegnata. Mi farò perdonare.

~ Oltre ogni apparenza || Charles LeClerc ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora