Bellamy Blake

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Dal capitolo precedente

«Papà, che cosa ci fai qui? Perché non sei rimasto a casa?»

«Ho sentito che c'è Bellamy qui, io lo conosco.»


Jake Griffin, nonostante la riluttanza della figlia, venne portato nella cella di fortuna di Bellamy Blake e non mentiva. Quando il ragazzo vide l'uomo si riconobbero subito sotto lo stupore di tutte le persone intorno a loro.

«Tutti ti danno per morto sull'Arca, com'è possibile che tu sia qui e lei chi è?!»

«Al contrario di quello che abbiamo sempre pensato le radiazioni peggiori sono sparite prima del previsto e la Terra è abitabile da decine e decine di anni, la natura e la vita sono tornate più vive che mai, noi siamo vivi perché nello spazio le radiazioni del solo non sono filtrate dall'atmosfera che circonda il pianeta, ci siamo abituati ad un numero di raggi nocivi tali che li abbiamo assimilati e quelli terreni non ci fanno assolutamente niente. Quando sono arrivato qui l'ho capito subito, quello che non avevo capito è che le persone qui sulla terra si sono evolute per sopravvivere ad animali mai visti, veleni sconosciuti senza cura. Non sono primitivi come potremmo pensare, sono futuristici, sono esperti cacciatori, esperti combattenti, tutti addestrati fin dalla nascita ad una vita al servizio della Comandante. Lei è come la regina di queste terre. La più forte di tutti. Non ha paura di niente e di nessuno. Può ucciderti schioccando le dita e ciò che è peggio è che noi siamo nel suo territorio e lei è probabilmente già in marcia verso questo campo per distruggerci tutti. ma tutto ciò non l'ho imparato in 17 anni tutto da solo. Ma con l'aiuto di mia figlia, quella che tutti credono morta, Clarke.» Il silenzio era calato nella stanza. Tutti stavano analizzando le parole dell'uomo, era tutto così complicato, così nuovo e strano per loro... 

«Loro anno ucciso mia madre per il crimine di aver avuto un secondo figlio, hanno imprigionato mia sorella per essere nata. Alcuni sono qui per aver preso dei medicinali dalla farmacia per curare i proprio familiari. Noi tutti siamo criminali qui, quando loro capiranno che la Terra è abitabile scenderanno e noi saremo imprigionati di nuovo. Non ho intenzione di essere giustiziato in una terra libera.» Gli occhi della bionda si sbarrarono puntandosi verso suo padre. La rabbia cresceva dentro di lei. Come aveva potu..

«Come hai potuto?! Ai frag yu op! Hai forse trascurato il dettaglio delle pazze leggi che avete voi spichen Skaikru?! Maya, goch em op hou. Ai nou gaf ai natrona op.» (Ti ammazzo! [...] voi dannati Skaikru?! Maya, portalo a casa. Non voglio vedere quel traditore.) Sotto lo sguardo sbalordito per il cambio di atmosfera Maya uscì scortando Jake fuori, mentre Clarke dava di matto nella sua testa pensando a cosa sarebbe stato meglio fare e una pazzia le venne in mente. Sarebbe stata la mossa giusta?

«Fate quello che volete con i bracciali, ma non devono essere la vostra priorità. Dobbiamo               creare delle mura, raccogliere l'acqua, cacciare cibo...» La bionda continuò ad elencare le cose che sarebbero servite per la loro sopravvivenza e i modi di ottenerle fin quando nella stanza non rimasero lei, un Bellamy molto irritato e stanco, Monty e Octavia. 

«Hai finito? Credo siano abbastanza informazioni da assimilare e siamo stanchi, tutti.»

«Bell... Non mi sento tanto ben...» Prima di finire la frase la bruna, che altri non era che la sorella del ragazzo, vomitò per terra. Tutti si allarmarono, tra questi la bionda che era l'unica che sapeva davvero che cosa le stava succedendo. 

«Il veleno è entrato in circolo prima del previsto, cazzo, pensavo di averlo eliminato appena in tempo.»

«Che cosa vuol dire questo?!» Chiese il fratello prendendo per il colletto della giacca la più giovane.

«Significa che la tua sorellina è stata un'irresponsabile buttandosi in un fiume infestato da serpenti-piranha che l'anno morsa. È fortunata ad essere viva. L'ho salvata appena in  tempo, pensavo di aver eliminato tutto il veleno dal suo corpo, ma evidentemente non avevo abbastanza antidoto. Sai, carino, non capita tutti i giorni che una ragazza della sua età cada in quel torrente, qui, nelle terre intorno a Polis e a TonDC, lo sanno tutti, pure i bambini chi ci abità lì. Porto sufficiente antidoto per un bambino di massimo 10 anni, non per un'adolescente!»

«Beh, allora prepara altro antidoto, se mia sorella muore io...»

«Che farai? Non puoi niente contro noi Grounders.»



«Come ti senti adesso?» Chiese la bionda ad Octavia mentre le prendeva la tazza improvvisata ormai vuota di un intruglio miracoloso contro molti tipi di veleno. Clarke aveva sperato con tutta se stessa che quella roba sarebbe stata efficace anche con il tipo di sostanza letale che girava nel suo corpo.

«Molto meglio... Grazie Clarke... Scusami per prima... Per mio fratello, non è esattamente gentile con gli sconosciuti, soprattutto quando ci sono io di mezzo, è sempre stato molto protettivo nei miei confronti...»

«Tranquilla, lo capisco, lo sono stata anche io, in passato, con le persone che amo.»

«Che è successo?»

«Beh... Per salvare la mia migliore amica mi son fatta credere morta, lei mi crede ancora oggi morta in realtà... Ma va bene così. Siamo andate avanti entrambe. Cambiando argomento, che non voglio parlare di Lexa- la ragazza si fermò nell'udire quel nome dalle proprie labbra, erano due anni interi che non la nominava neanche. Tutto ciò le fece uno strano effetto.- Come sta la tua gamba?»  Con un po' di riluttanza nel rispondere proprio a quella domanda e frenando l'istinto di chiederle chi fosse quella certa Lexa, Octavia, mostrando un sorrisetto angelico sul volto, rispose con un semplice "tutto bene" facendo vedere alla terreste come riuscisse a muovere il muscolo con grande facilità senza accenni di dolore.

«Non lo faccio con tutti i miei pazienti...- iniziò la dottoressa improvvisata ricordandosi di quando lo era stata veramente, una curatrice, a Polis, al servizio di Aurelium e della sua amichetta dell'epoca.- Ma ti prego di venire con me, ti mostrerò quanto può essere bella la terra.» 

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L'autore. 〷◠‿◠〷

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 13, 2019 ⏰

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