Capitolo 5

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Era l'una e un quarto del pomeriggio.
Uscii da scuola a quell'ora come ogni altro giorno della settimana.
Mi accesi una sigaretta dopo cinque ore che non fumavo, finalmente.
Da dietro una ragazza mi prese delicatamente dai fianchi e con una voce abbastanza sensuale mi chiese una sigaretta.
"Certo."
Mi girai, ed era Vanessa.
Che ci faceva davanti all'ingresso della mia scuola?
"Oh grazie mille!" Esclamó.
"Vanessa? che ci fai davanti alla mia scuola?!" Le domandai con un sorriso più grande del mio viso.
"Prendi il pullman 34 per andare a casa, giusto?" Domandó Vanessa.
"Sì."
"Perfetto, torniamo insieme allora."
Entrai in panico.
Non capivo perchè faceva così.
Mi faceva strano che la ragazza che mi piaceva da tre mesi mi era venuta a prendere a scuola senza nemmeno conoscermi più di tanto.
Mentre andavamo alla fermata del pullman, mi prese la mano, la guardó, e disse: "Che belle mani.".
Era già il secondo complimento che ricevevo da lei quel giorno.
"Sei etero?" Mi chiese.
"Mmh, no, non mi etichetto, solo che i ragazzi non mi sanno di niente, vado più per le ragazze."
Gli occhi di Vanessa cominciarono a brillare.
"Si, cazzo, sì! Lo sapevo." Sussurró a bassissima voce.
Ma io la sentii, eccome se la sentii.

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