La fermata dove scesi era davanti a casa mia, quindi lei mi vide entrare.
Mamma per pranzo mi cucinó il mio piatto preferito: tagliatelle allo scoglio.
Ne mangiai solo un quarto, non riuscivo a mangiare più di tanto, zero fame, avevo un enorme blocco allo stomaco.
Così mi piombai in camera.
Mi addormentai subito dopo.
Mi sveglió mia madre bussando con forza alla porta.
Aprii.
"Cosa vuoi, mamma?"
"Hai visite, è una certa Vanessa."
Ero messa malissimo, struccata e con il pigiama addosso.
Mi vergognavo a farmi vedere in quelle condizioni, così mi chiusi in bagno e iniziai a sistemarmi un po' per rendermi giusto poco più presentabile di quanto lo fossi prima.
Mentre mi mettevo il mascara, la porta del bagno si aprì, era Vanessa.
"Hey, sei bellissima." Mi sussurró.
"Non hai bisogno di truccarti."
"Sembro un cadavere senza trucco, credimi."
"Hai solo un po' di mascara praticamente, eppure ti trovo stupenda." Mi riveló.
"Nessuno mi ha mai detto certe cose, ho passato una brutta infanzia tra prese in giro e insulti, faccio fatica a credere a certe cose, scusami."
"Non preoccuparti, tempo al tempo.
Ah, quasi dimenticavo, stasera alle otto sono sotto casa tua, ti porto a mangiare fuori, a dopo."
Prima di uscire da casa mia mi diede un bacio quasi di fianco alle labbra.
In quel momento avevo lo zoo nello stomaco, altro che le farfalle.
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Punte blu
أدب المراهقينQuel dieci marzo incontrai lei, che mi cambio letteralmente la vita.