Dieci e trenta del mattino.
Mi svegliai.
Lei dormiva ancora.
Russava leggermente, quasi non si sentiva.
Quanta perfezione in un'unica persona.
Le toccai la fronte, non era più bollente come il giorno prima, per fortuna.
Aveva tutto il mascara sbavato, come se la notte avesse pianto, così l'accarezzai e andai a preparare la colazione per entrambe.
Le diedi un altro bacio sulla fronte, giusto per farle capire che io c'ero, che io sono rimasta li per lei.
"Vanessa.. Da come avrai già intuito da subito, sono molto chiusa. Non riesco mai a dire le cose come stanno. Ora stai dormendo, non puoi sentirmi, lo so, peró me lo tengo dentro da tempo. Tu...tu sei diversa, cazzo. Tu sei... Non trovo nemmeno un aggettivo corretto per descriverti, credo non basterebbe. Da quando ti ho incontrata quella volta, ho perso la testa per te, credo di essermi innamorata."
Pronunciando quelle parole tremai assai.
La guardai ancora qualche istante.
Andai in cucina per prendere i caffè e le brioches per la nostra colazione, ma mi sentii prendere per i fianchi.
Mi bació il collo da dietro e avvicinandosi al mio orecchio, con voce eccitante, mi sussurró: "Credi davvero che io non abbia sentito nulla di quello che mi hai detto qualche minuto fa?"
Dopodiché mi giró, mi accarezzó il ventre, subito dopo il viso.
"Elisa, io sono pazza di te. Ti ho cercata per mesi, ti ho trovata, non posso perderti." mi disse a un centimetro dalle mie labbra per poi sfiorarle col suo indice.
"Vanessa.."
"Dimmi."
"Baciami."
E così fece.
Le sue labbra rosate e carnose finalmente baciavano le mie, da quanto aspettavo quel momento!
Le sensazioni che ho provato in quei secondi, inutile scriverlo.
Ero realmente felice, che poi cos'è la felicità? Non si puó descrivere a parole, si sminuirebbe solo il significato.
Era stato uno dei giorni più belli della mia vita, e credetemi, non sto esagerando.
Dopo il bacio rimase a bocca aperta con gli occhi sbarrati.
Io scoppiai a ridere, quell'espressione era troppo buffa. Intanto cercai le sue mani per poi stringerle alle mie, per assicurarla.
I nostri ventri si avvicinarono e mi stampó un altro bacio.
Aveva la pelle d'oca, io anche.
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Punte blu
Teen FictionQuel dieci marzo incontrai lei, che mi cambio letteralmente la vita.