prologo

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-angolo autrice alla fine-

Allora da che parte inizio?

Va bene, mi presento.

Sono Choi Soyon, ho 18 anni e frequento il liceo più famoso di tutta Seoul.

Ho due genitori fantastici, mio padre è un dottore, mentre mia madre, beh lei fa la cuoca in un ristorante da qualche anno.
Si sono conosciuti durante una festa al liceo, da quel giorno sono sempre stati insieme. Ogni tanto li guardo sperando e fantasticando sul mio futuro per poi rendermi conto che non sarà mai come il loro.

Ho una migliore amica, l'unica amica che ho.
Park Subin, piccola e docile ragazza, con quei suoi lunghi capelli mossi, gli occhiali e il suo piccolo naso a patata, sempre pronta a farmi sorridere in qualche modo e a sclerare con me sui cantanti.

Posso dire di essere brava a scuola, ho ottimi voti e i professori mi reputano una dei più bravi del liceo.

Che manca da dire?

Ah si.

Ho i capelli castani e lunghi, molto lunghi direi e porto la frangia.
Sono un po' bassa, a dire il vero penso di essere sulla norma, non sono come le solite ragazze della mia età che arrivano a fatica a 1,62 proprio come Subin, ma mi reputo ugualmente un tappo.

Indosso un paio d'occhiali da vista tondi e neri, non perché sono cieca, devo confessare che ogni tanto mi sembra d'esserlo, ma in realtà ci vedo più del normale e quindi rischio di sciupare la vista se non li indosso.
Non sono la classica diciottenne che indossa gonnelle anche se fuori si congela o altro, nel mio armadio si possono trovare solamente felpe, giacche e jeans di ogni tipo e colore, se faccio il cambio armadio per la stagione ci troverò solo top, maglie da uomo e come sempre jeans accompagnati da qualche leggings nero.

L'unica cosa che ho di femminile è il fatto che se non sono truccata non esco di casa.

Beh, direi di aver detto tutto o almeno credo.

Forse dimenticavo una cosa.

Una cosa che sanno solo i miei genitori e Subin.

La cosa più importante che mi differenzia...

Il fatto è che soffro di una piccola forma di anoressia a causa di alcuni problemi che mi seguono fin da piccola.
Non si nota molto, per fortuna. Non mi faccio mai vedere mentre prendo le pasticche o che durante quei giorni del mese prendo dello sciroppo per non svenire durante le ore scolastiche.

E questa è la storia della mia tortuosa vita.


-angolo autrice-

premetto che questa storia può sembrare una di quelle classiche che si trovano ambientate ai licei, ma non lo è.. Anche perché in un certo punto della scrittura il "liceo" sparirà definitivamente dai capitoli.. quindi ecco non è una storia liceale.
In questa storia troverete argomenti poco delicati sulla salute della protagonista che come avete letto soffre di anoressia quindi troverete problemi riguardo ciò.

Ecco, non è poi così leggera come storia, è delicata e assai drammatica, ma qui dentro c'è tutto il mio cuore e ci tengo particolarmente.. quindi spero che andiate avanti nella lettura <3

Your Smile - na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora