Estate 2012 o semplicemente per me "periodo da dimenticare". Iniziava l'estate, il mare, il sole e cosa da non sottovalutare, il caldo. Ti starai chiedendo perché voglia dimenticare questo periodo? Ti illumino. Rosalie andava nella mia stessa spiaggia, non potevo cambiarla, mia madre l'adorava. Ti chiederai perché io voglia scappare immagino... Con Rosalie non è andata bene, a dire la verità è andata da schifo, al punto che non voleva incrociare il suo sguardo col mio. Il perché? Per impressionarla mi trasformai nel ragazzo dei suoi sogni finendo per metterla in ridicolo davanti ai suoi amici, mi lasciò dicendo di non riconoscermi più e che non ero più il ragazzo di cui lei si era innamorata, ma io l'amavo. Non fu semplice quell'estate per me, sopratutto vedere un tizio che la corteggiava continuamente. La incontravo dappertutto, al bar, in spiaggia, persino in cabina. Fidati, per una persona che ama vedere la persona che ami finire tra le braccia di un altro non è tra le serate migliori della mia vita. Non c'era competizione, lui era alto, biondo, muscoloso e un sorriso da paura, io ero quello simpatico. Esatto, avevo già perso in partenza. Sapevo soltanto che volevo riconquistarla, dimostrargli che l'uomo di cui si è innamorata esisteva ancora, così passai l'intera estate cercando di far ripartire l'amore che provava per me, Rosalie è il mio primo amore, non potevo credere che fosse finita. Dopo un mese cominciai a vedere i primi risultati, i miei sforzi davano i suoi frutti, lei ricominciò a parlarmi e addirittura a ridere con me, a volte era lei a venire da me. Non potrò mai dimenticare quella notte, il dieci agosto, la notte di S. Lorenzo. Quella notte le stelle splendevano, riuscivo a percepire la mia anima, le stelle quella notte erano davvero magiche, così decisi di cercarla per tutta la spiaggia dichiarandole i miei sentimenti, la cercai per quasi un'ora. La trovai... i miei occhi chiedevano pietà, il mio cuore si spezzò al punto che cercare di ricomporlo era impossibile, mi frantumò in piccoli pezzi. Vuoi sapere cos'è successo? Era sotto la postazione del bagnino mentre si baciava col ragazzo che la corteggiava, esatto proprio lui, io rimasi trenta secondi senza riuscire nemmeno a muovermi, sentivo i brividi di freddo e finì la saliva come se avessi corso una maratona, avevo le lacrime agli occhi ma ero troppo orgoglioso per farle scivolare sul mio viso, lei non doveva vedermi soffrire. Tornai a casa, mi chiusi in camera mia dando libero sfogo ai miei sentimenti, ascoltavo ripetutamente una vecchia canzone, non capivo le parole, ma riusciva a farmi sentire meglio. Prendi nota, la canzone è "Bring me to life" -Evanescence. Non volevo più uscire di casa. Sentivo un piccolo foro all'interno del mio corpo, come se qualcuno gli avesse conficcato un pugnale, un dolore che non faceva altro che espandersi, non volevo più pensarla ma non riuscivo a togliermi quell'immagine dalla testa, mi chiedevo come avesse potuto, perché?! Non mi meritavo quello che mi stava accadendo, sono stato ingenuo nel credere che l'amore potesse rendermi felice, quel foro era ormai una voragine incolmabile che mi trasformò, il dolore lo fa. Lei mi cambiò fino a rendermi irriconoscibile a me stesso. Nacque la teoria di cui ti parlerò, ti do un piccolo anticipo... io sono il migliore amico di me stesso.
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Welcome to my life
ChickLitSe state cercando le storie di un vincente in tutto mi dispiace deludervi, ma troverete uno sfigato che combina casini in tutto quello che fa, con un cuore enorme spezzato troppe volte. Uno sfigato che ne ha viste tante ma non ha la forza per darsi...