Capitolo 12

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POV Logan



Il caldo sole del mattino arriva ad illuminarmi appena, percepisco vagamente i suoi raggi penetrare dalle imposte chiuse e colpirmi la schiena scoperta.

Già... le coperte non so nemmeno dove siano finite...

Stanotte... questa notte è stata... memorabile... fantastica, bellissima, eccitante, travolgente... e mille altre cose ancora, ma ora sono troppo addormentato per rendermene pienamente conto.

Sembra fatto apposta eppure oggi lo studio rimarrà chiuso per essere ritinteggiato, una vera fortuna insomma... almeno potrò godermi appieno il calore che queste braccia mi stanno donando e mi hanno regalato in ogni istante da quando sono rientrato a casa ieri sera.

E' stato un calore diverso quello con cui Henrick mi ha stretto a sé... del resto... tutto tra noi è stato diverso stanotte...

Non credevo che lui potesse davvero voler... eppure... sono stato incerto fino all'ultimo se mandare o meno quella e-mail, ma la mia istintività per una volta, è stata premiata.

Quando sono tornato, ieri sera, e ho visto le luci spente, ho pensato immediatamente che Henrick avesse scaricato la posta e avesse deciso di non venire più. Ero già ultra depresso appena entrato, ma quando sono passato davanti al salotto... mi è sembrato un altro sogno ad occhi aperti.

Avevo capito perfettamente quello che stava succedendo... o meglio, una cenetta a lume di candela, e lui vestito super sexy... che altro potevano essere se non un sogno? Invece era tutto reale.

Non so davvero cosa mia sia successo in questo ultimo periodo, forse l'aver capito di essere attratto da Henrick mi ha fatto rimanere destabilizzato, oppure ancora... non lo so... ho provato ad analizzare tante cose, ma senza alcun successo, forse perché mi sono reso conto, negli istanti stessi in cui scrivevo la mail, che non era pura e semplice attrazione la mia.

Henrick... è il primo che riesca a suscitare in me sentimenti così forti e travolgenti, e stanotte ne ho dato un'ampia dimostrazione...

Sentire i nostri corpi intrecciati, vedere i suoi occhi riflessi nei miei, liquidi e ardenti di passione come avevo sognato... mi ha reso completamente folle... pazzo di lui... schiavo del suo profumo e prigioniero delle sue braccia, così come sono ora, con la testa sul suo petto e lui che mi abbraccia mentre io stringo lui a me.

Mi rannicchio maggiormente contro il suo petto e lo stringo un po' di più, mentre un sorriso, che credo essere molto più che ebete, mi si dipinge sulle labbra, gli occhi ancora chiusi, persi in ricordi della passata notte e in visioni fantastiche di altri momenti come quelli da poco vissuti, oppure abbandonati in scene di me e lui abbracciati sul divano a guardare la televisione.

La cosa mi sconvolge e, allo stesso tempo, non mi turba affatto, ma anzi mi sembra più che naturale. Voglio passare le mie giornate con una persona che non sia Rhett, rientrare a casa e trovare Henrick mi aspetta, oppure attendere io il suo ritorno, in trepida attesa di un suo bacio e di un abbraccio, dopo che per tutto il giorno non ho potuto stringerlo a me e perdermi nei suoi abbracci rassicuranti, mentre il suo profumo dolce mi entra nelle narici e mi rasserena ulteriormente. E in tutte queste mie visioni, per la prima volta, non c'è Rhett, mio unico grande amore di sempre, ma Henrick, il mio migliore amico, un ragazzo che conosco da pochi mesi, ma che mi sembra avere al fianco da anni e anni.

Se da una parte tutto questo mi sembra assurdo, perché la parte razionale di me continua a dirmi che non posso voler condividere parte della mia vita con qualcuno che non sia Rhett, dall'altra mi sembra logico e assolutamente normale voler trascorrere il mio tempo con una persona meravigliosa come Henrick, e di volerlo fare non come semplici amici, ma come qualcosa di più.

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