Capitolo 11

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Pov Henrick




Ogni bacio, ogni tocco, ogni sussurro, ogni respiro, ogni gemito... tutto, voglio tutto, non voglio perdere niente... non ho mai fatto l'amore così...


Le sue mani sulla mia schiena, sfiorano, toccano, stringono.


Le mie mani sul suo petto saggiano, lambiscono, accarezzano.


E poi io in lui...


Mille brividi, mille scosse, mille scariche, emozioni che non ho mai provato, sensazioni che non ho mai assaporato.


La sua pelle umida contro la mia, il suo corpo che si stringe al mio in una muta richiesta, i suoi gemiti, i miei.


Movimenti sempre più veloci, sincronizzati al millesimo, movimenti spasmodici, mani che si cercano, bocche che si trovano nell'ennesimo bacio.


Un piacere sempre più intenso, e un calore che mi infiamma il corpo, un calore intossicante, una droga di cui non potrò mai più fare a meno... un tepore che mi circonda il cuore e lo incatena con fili dorati e gemme di cielo.


Sono un prigioniero che non vuole liberarsi, sono schiavo del suo respiro... lo amo.


Un urlo strozzato il mio, in perfetta sincronia con il suo.


Mi lascio andare accanto a lui, uscendo piano, e lo prendo tra le braccia stringendolo forte, accarezzando quei fili d'oro, mentre il respiro cerca di farsi regolare.


«E' stato... bellissimo...»


La sua voce dolce ha, come sempre, il potere di ammalarmi e lasciarmi incantato ad ascoltarlo.
«Si... stupendo...»


Un suo bacio dolce sul mio petto mi fa sorridere e tutto ciò che riceve in cambio è un bacio tra i suoi capelli.


Non ho mai fatto l'amore così intensamente e passionalmente, mai, soprattutto non con Caden. Con lui era sempre tutto molto dolce, raramente era passionale, e mai così tanto come con Logan... ho scoperto un intero universo e tutto racchiuso in un normalissimo ragazzo.


Un ragazzo che... mi ha rubato il cuore e l'anima... il ragazzo che amo.


L'ho capito poco fa, quando mi sono reso conto che non avrei mai più potuto fare a meno di tutto quello che ho appena vissuto.


So bene che Log non mi ama, ma finché vorrà avermi al suo fianco, in qualsiasi veste lui voglia assegnarmi, io sarò felice.


«A che pensi?» La sua voce a pochi centimetri dal mio viso, i suoi occhi puntati nei miei, una sua mano tra i capelli, l'altra sul mio petto, mi fanno sorridere dolcemente.


«A te... a quanto è stato bello... fare l'amore...»


Un po' di timore m'invade anche se dalla mia voce non traspare.


Se per lui fosse stato solo sesso?


Beh avrei dovuto aspettarmelo.


ֿ«Tu... sei il primo oltre... e... fare l'amore con te... è stato... non avevo mai provato nulla di simile...»


Non so se il sorriso sulle mie labbra è in grado di rappresentare la gioia che mi sta riempiendo il cuore.


Sapere che anche per lui è stato qualcosa di speciale non può che inondarmi di una felicità senza pari.


Questo mi preoccupa e allo stesso tempo mi costringe a pensare a qualcosa che non sono sicuro di voler conoscere, forse il perché di tanta felicità è qualcosa su cui preferisco non indagare.


Non è solo il fatto che lo amo... non ho mai provato prima una felicità neppure paragonabile a quello che sembra donarmi lui, con un solo sguardo.


«Logan... ti voglio in me...»


Le mie parole lo stupiscono e gli fanno illuminare il volto.


Non mi importa del dolore che sentirò e poi, sono certo che sarà attentissimo e gentilissimo anche se non sa che sono vergine.


Con Caden era impensabile fare il passivo, c'erano volte in cui sembrava di doverlo implorare per riuscire a fare l'amore con lui, e mi sembrava che gli facesse quasi male toccarmi.


Forse era a causa della rigida dottrina morale che sua madre, (lei e suo marito, credo siano gli unici cattolici in Inghilterra!) gli aveva impartito, non lo so davvero. Con Logan invece è stato diverso, lui ardeva dal desiderio di toccarmi, e questo lo capivo chiaramente, non solo dalle sue mani che mi sfioravano centimetro dopo centimetro, ma soprattutto dai suoi occhi che sembravano bruciarmi.


«Ne sei sicuro?»


La mia risposta è un sorriso e un bacio che da dolce, diventa via via passionale, travolgente, estenuante e meraviglioso.


Di nuovo mi rendo conto che niente mi ha mai fatto sentire così.


I suoi baci sul mio petto sono brucianti, le sue mani mi conducono sull'orlo della follia.
Segue il mio stesso percorso, fa le stesse cose che ho fatto io, e non posso che chiedermi se io sono riuscito a dargli anche solo un decimo del piacere che mi sta dando lui.


Di nuovo quel calore intossicante, le catene si stringono attorno al mio cuore e il cielo diventa fuoco che arde, passione sconfinata che mi libera dal passato e mi rende schiavo del presente.
Un dolore lancinante, una fitta improvvisa.


Lui si ferma e mi guarda mentre i suoi occhi sono allargati per lo stupore.
«Henrick... m... ma tu...»


«Si... ma... co-continua... ti-ti prego, piccolo.»


Provo a sorridere, ma ci pensa lui a farlo per me e le sue labbra, le sue mani, nascondono per un attimo il dolore.


Poi ricomincia, ma si va sedando, surclassato e cancellato dal piacere che lui mi dona.


Lui dentro di me... mi fa sentire... completo.


Di nuovo un urlo strozzato... due... e poi il suo seme caldo che mi invade e dopo averlo assaggiato posso ben dire che non esiste niente di più dolce.


Le sue braccia mi stringono forte ed io ho la forza solo di strofinargli il naso sul collo.


«Come stai tesoro?»


«Bene...» Non avevo mai sentito la mia voce così pacata né la sua così dolce.


Le sue mani mi accarezzano teneramente e così faccio io.


Alzo il viso e lo guardo con un sorriso, lui mi sorride a sua volta e ci baciamo di nuovo... e di nuovo tutto ricomincia...


Per un istante vedo i suoi capelli. Fili d'oro che hanno incatenato il mio cuore.


E i suoi occhi... gemme di cielo che hanno rapito la mia anima e ormai ne sono i possessori.

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