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Austin mi afferrò la mano mentre portava alle labbra un calice di vino rosso.
Sembrava la scena di un film romantico, ed infondo è quello che ho sempre sognato; il ragazzo che mi piace da quando sono ragazzina che mi invita ad una cena al lume di candela...eppure...non è quello che volevo.
Avrei gradito la presa forte di lauren, sentire le sue unghie pizzicarmi la mano...
<sai Mila...>
<c-cosa?>
Mi risvegliai dai miei pensieri, lui aveva già pagato il conto e si era alzato per farmi capire che aveva fretta di andare
<ho tanta voglia di baciarti...>
Mi sussurrò all'orecchio prima di uscire, io arrossì.

Lauren's pov.
📞<devi dirmi dov'è stronza!>
<dio lauren, non hai nulla da fare che tormentare mia figlia?>
<sto vivendo per fare questo Sinu, quindi, perchè non mi semplifichi il lavoro?>
<credo che a quest'ora stia già tra le braccia di Austin...sono al ristorante del parco, ci sentiamo dopo jauregui>

Lanciai il telefono a terra, le parole pronunciate in maniera soddisfatta da Sinu erano troppo.
Arrivai al parco il più veloce possibile, come mi aveva già anticipato la madre però Camila stava baciando Austin...e non c'era nulla che potessi fare.
<fanculo.>
Sapevo avrei perso anche l'ultimo briciolo di dignita, ma non potevo lasciare andare le cose così.

<L-lauren...?>
<sta zitta Camila, sei una stronza.>
<Lauren Jauregui? Possibile che a quest'ora tu non abbia nulla di meglio da fare?>
<chiudi la bocca, la usi meglio per succhiare cazzi>
Tutti conoscevano la storia dello sgabuzzino di Mendes e Mahone...un giorno qualcuno li scoprì in "attegiamenti intimi" e andò a raccontarlo a tutta la scuola.
A quanto pare però Camila sembra essere l'unica ad aver abboccato alla solita storia del "sono etero"
<Camila, tu ora vieni con me.>
Le afferrai il polso stringendolo forte, lei mugulò per il dolore
<m-mi fai male...>
<sta zitta.>
La trascinai dentro la macchina e le allacciai la cintura di sicurezza per trattenerla dentro

<Si può sapere che cazzo ti salta in mente?!>
<n-non urlare>
Dio, quella faccia innocente mi stava facendo impazzire.
<non urlare, eh? Ti riporto a casa>
<ti prego...>
Mi prese la mano dolcemente , fermandola dal mettere in moto la macchina.
Sorrise e si mise a cavalcioni su di me: le sue mani finirono attorno al mio collo, e io tennì una presa forte sui suoi fianchi.
Si dondolò sul mio ventre, mandandomi in paradiso...il suo bacino sembrava scollegato dal resto del suo corpo, si muoveva lentamente, facendo accellerare il mio respiro.
<C-camz c-che fai? Hai bevuto vero?>
<shh>
Posò un dito sulle mie labbra, per poi fargli attraversare tutto il mio corpo, sganciando pian piano tutti i bottoni della mia camicia.
<mh...come mai senza reggiseno?>
Si morse il labbro alla vista del mio petto nudo, io arrossì
<non posso più aspettare laur...il modo prepotente con cui mi hai tirata via prima è stato troppo...prendimi qui, sono tutta tua.>
Si sganciò il vestito e si sporse indietro, lasciandomi pieno controllo della situazione
<avanti, saranno mica vere quelle voci? Non dirmi che sei davvero passiva...>
<credimi, non lo sono affatto.>
La tirai a me catturando le sue labbra con foga.
Le tolsi il vestito e finalmente mi godetti il corpo di Camila, anch'ella era senza intimo
<e se Austin ti avesse vista così?>
<non credo gli sarebbe piaciuto...e comunque...sapevo saresti venuta>
<e in tutti i sensi, lolo>
Mi sciolsi ale sue parole, da quanto era diventata così sfacciata?
Presi in bocca uno dei suoi seni, lei lanciò un grido di sorpresa...passai minuti a torturalra, decisi di spostarmi sul suo ventre sentendo i suoi capezzoli etremamente sensibili.
Quando la mia lingua cominciò a dare attenzioni al suo clitoride potei vedere Camila andare in exstasi...
<p-più forte>
Mi chiese quasi in segno di sfida, io accellerai il più possibile, lasciandola venire pochi secondi dopo
<è-è stato...wow...>
<adesso capisci perchè ho una reputazione così importante?>
<p-però...c-con me n-non hai fatto sesso...v-vero lolo?>
<Camila non ci pensare neanche, con te ho fatto quello che faccio con tutte>
La vidi sbiancare, io intanto uscii dalla macchina per allontanarmi da lei.
Vidi Camila indossare velocemente il vestito per poi raggiungermi, sperando di aver capito male

<scusa?>
<andiamo Mila, sei davvero così stupida?>
<t-tu...m-mi fai schifo>
<si okay...ti riporto a casa ora>
<eh?! Io torno da sola>
Aspettai appoggiata alla macchina, sapevo che dopo qualche secondo si sarebbe accorta che il ristorante è davvero troppo lontano per tornare a piedi, e il suo orgoglio non è tanto grande da rifiutare il mio passaggio.
<puoi riportarmi a casa, ma...n-non fare un fiato>

La sentivo singhiozzare, ed effettivamente mi dava un po' fastidio...ho aspettato molto per portarmi al letto Camila e forse tutto il tempo passato insieme ci ha fatto legare troppo per i miei gusti.
<sei brava, comunque>
Dissi freddamente, lei si girò per lanciarmi un sguardo assassino, che mi fece sorridere
<immagino che non capiterà più tra di noi>
<decisamente no>
<ciao>
Scese di corsa dalla macchina per raggiungere casa sua, mi godetti la frustazione di Sinu prima di sfrecciare via

Giorno seguente
Il giorno seguente raggiungi scuola controvoglia come al solito, speravo che Camila mi avrebbe rallegrato la giornata ma purtroppo non era presente. Così durante l'ora di ricreazione decisi di uscire per raggiungerla a casa, a quell'ora non c'era nessuno ed era il momento perfetto, non mi importava essere sospesa.
Provai a farmi notare lanciandole qualche sassolino sulla finestra, ma a quanto pare la principessa stava ancora dormendo...mi ricordai che i Cabello tenevano una chiave di riserva sotto ad un vaso ed effettivamente mi sentivo in colpa ad aver approfittato della lingua lunga di Camila, ma ora ne avevo proprio bisogno.

La casa dei Cabello sembrava il set di una puntata di The walking dead, la luce era offuscata e feci fatica ad arrivare alla stanza di Camila.
Quando la aprii rimasi sorpresa, Camila stava piangendo in un angolo, appena mi vedette sbiancò come avesse visto un fantasma
<c-che cosa ci fai qui?>
Camila portava una coda disordinata, aveva le mani sporche di sangue ed i vestiti strappati ovunque
<l-lauren d-devi nasconderti>
<Camz ma che stai dicendo?>
<L-aur ti prego>
Mi indicò di andare sotto il letto e così feci, sentì intanto dei passi decisi farsi strada per la stanza, ed intanto i singhiozzi di Camila aumentavano.
<guarda, l'ho trovata!>
Riconobbi immediatamente la vice di Sinu, seguita da uno schiocco di qualcosa contro il pavimento, che assomigliava al suono di una frusta.
<ti sei divertita a fare la puttana? Ora mi diverto io>
Camila continuava a chiedere aiuto e non riuscivo più a sentirla soffrire, così decisi di uscire da sotto il letto.
Feci in modo di non farmi vedere, riuscì a spingere via Sinu e farla cadere a terra,  cominciai così a tirarle pugni in pieno viso, finchè non svenne.
Camila osservò la scena incapace di commentare, io la presi in braccio e uscii da quell'incubo il più in fretta possibile.
Una volta in macchina tirai un sospiro di sollievo
<si può sapere che cazzo è successo?!>
<l-lei mi ha raccontato tutto l-lauren...t-tu m-mi hai usata>
<cazzo>
<Camila lascia che ti spieghi tutto, per favore>
<non aspetto altro>

<vedi Camz, ci sono tante cose c-che non sai...tua madre e mio padre si conoscono da un bel po', all'età di quindici anni ho scoperto che quei due se la facevano insieme...ho tenuto il segreto per anni perchè entrambi mi minacciavano.
Qualche mese fa' sono finalmente riuscita a dirlo a mia madre, mio padre però era presente e quel giorno era più ubriaco che mai...c-così mi picchiò e quando mamma cercò di salvarmi tirò fuori una pistola, lei sopravvisse ma è in coma da troppo e-e non credo ce la farà...mio padre è sparito e nessuno è stato in grado di rintracciarlo...per questo tua madre ora mi odia e-e io ho visto il suo amore, te, come unico modo per fargliela pagare...credo che tu le abbia confessato che siamo andate al letto insieme no?>
Annuii triste, probabilmente facendo tornare in mente i ricordi della sera precedente
<m-mi ha detto che t-tu avevi vinto...e che me l'avrebbe fatta pagare>
<dio Camz...m-mi dispiace così tanto>

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