SI SONO TORNATA
Lauren's pov.
Mentre la stringevo forte a me lo scricciolo continuava a muoversi senza pace sul letto. Dopo aver parlato in macchina le ho imposto di venire a dormire da me, se così si può dire...
<laur i-io non ci riesco...>
<piccola...>
<non ci provare!>
<scusa! Mila, adesso hai me, ok? Forse non mi hai come vorresti tu, ma d'ora in avanti mi prenderò cura di te e mi assicurerò di non farti mai più mettere piede in quella casa>
<ti voglio bene laur, tanto...>
Si accoccolò sul mio petto, per poi crollare in un sonno profondo.Giorno seguente
<piccola, svegliati>
Le sussurrai, lei mugolò, forse per il nomignolo che tanto odiava sentir uscire dalla mia bocca...
<n-non voglio andare a scuola>
<beh non dobbiamo...possiamo fare colazione e magari...non so, immagino che a te non piaccia fumare>
<infatti...ma potremmo leggere oggi>
<ah dio...sei sempre così noiosa?>
<zitta jauregui!>
<mh...fammici stare tu>
Si girò a guardarmi negli occhi incredula delle mie parole, infondo non scherzavo mentre lo dicevo.
Così passò una mano sulla mia guancia dolcemente, per poi lasciarci uno schiaffo sopra
<OUCH! ma che ti salta in mente?!>
<non provare mai più a giocare con me teppistella>
Camila si alzò dal letto ed io rimasi a guardarla mentre si cambiava davanti a me senza vergogna, pensai che qualche divinità debba averla aiutata con tutte quelle curve...insomma, quel sedere non è legale
<puoi smetterla di guardarmi? Sei inquietante>
<non credo di riuscirci camz>
<beh vedi di tenere a bada gli ormoni, vado a farmi una doccia>
Così si denudò completamente e raggiunse il bagno della camera, credo di aver riempito la stanza di bava...
<dio, mi stai provocando>
<assolutamente Jauregui, sto facendo quello che faccio ogni mattina>
<allora dovrei svegliarmi più spesso con te>
Sorrise prima di chiudere la porta del bagno a chiave
<davvero non vuoi che entri?>
<scordatelo Jaurgui, vai piuttosto a cucinare qualcosa>
<agli ordini madame>Scese in cucina con soltanto un asciugamano attorno al corpo, io la squadrai senza pudore
<ti ho già vista nuda, e-e fa caldo...potresti anche toglierlo>
Mi aspettavo mi tirasse in faccia un frittata, invece ci pensò prima di annuire e togliere l'asciugamano, lasciandomi la vista del suo corpo
<cazzo Cabello, vuoi farmi morire?>
<non avrai mai più questo ben di dio lolo, puoi solo guardare>
<eccome se lo faccio>
Mi diede un leggero schiaffo sulla guancia, io intanto cominciai a sentire un fastidio nel basso ventre, sempre più presente...
Mi dondolai sulla sedia per scacciarlo via, alla vista della scena Camila sorrise
<eccitata lolo?>
Io arrossì di colpo
<non prendermi per il culo!>e così passammo la giornata a scherzare e guardare una serie, contro ogni pronostico le cose tra di noi si erano sistemate prima del previsto, forse siamo entrambe troppo prese l'una dall'altra per pensare a farci al guerra.
<lolo...stavo pensando...oggi devi lavorare?>
<si, come tutti i giorni>
<non voglio restare qui da sola>
<beh potresti venire con me, la gente mi pagherebbe il doppio per una cosa a tre!>
<NON CI PROVARE! Io non farò niente come non farei nulla neanche tu>
<gelosa Cabello?>
Sbuffò, poi si sedè a cavalcioni sulle mie gambe e passò un dito in mezzo ai miei pantaloni
<penso solo che non abbia senso scopare con qualcuna che non ti faccia bagnare come lo sto facendo io ora. Si sente dai pantaloni Jauregui.>
Rimasi interdetta, Camila aveva ragione.
Non sarei stata con lei ma non avrei voluto scoparmi nessuna che non fosse Camila in quel momento
<b-beh come vuoi allora...oggi mi aiuterai al bar...>
<vedo che ci siamo capite.>
<a-andiamo a prepararci...mi farai morire prima o poi...>Arrivati al locale Camila storse il naso, forse si aspettava un appartamento antiquato e messo male.
Invece il "flirty club" era un locale offuscato da luci rosse puntate sulle stripper.
C'era un bar dove la maggior parte dei vecchi milionari ordinava uno shot mentre osservava le ragazze, ed infondo un serie di stanze controllate da un ragazzone che faceva piuttosto paura, Bob inoltre si occupava di farmi trovare sempre qualche ragazza della mia scuola per quando ne avessi voglia.
<sicura di non voler prendere una stanza per noi due?>
<preferirei scoparmi quel tipo>
Mi indicò un uomo sulla sessantina che continuava a lanciare banconote sul sedere della ballerina come se ne avesse infinite
<sei seria Cabello?>
<non saprei...gli uomini col potere mi eccitano>
Scoppiò a ridere per la mia faccia disgustata
<fottiti>Prendemmo subito il comando del bar.
Bradley, il mio capo, era davvero entusiasta del fatto che gli avessi portato una ragazza così giovane e bella, disse che avrebbe portato molti più clienti...e purtroppo era vero, non sopportavo vedere tutti quei viscidi fissare Camila<Laur va bene così per oggi, potete andare. Oh quasi dimenticavo!>
Mi porse le chiavi della 61, la stanza che mi aveva assegnato dall'inizio, forse convinto che la dovessi usare con Camila
<O-oh no Brad...è solo un'amica>
<Errore mio! Mi dispiace laur, allora ci vediamo domani>Entrate in macchina scoppiammo entrambe a ridere
<da quando siamo amiche Jauregui?>
<mai state, siamo passate dall'odiarci allo scoparci effettivamente>
<però...potremmo provarci>
Mi si gelò il sangue, non avevo davvero mai pensato a Camila in quel modo, non che io volessi di più...ma mi piaceva poterla baciare quando volevo senza impegno e sapere che fosse mia.
<se è questo che vuoi...>
<lo è laur, so di non poter sopportare di non averti come vorrei>
<ma sai che sono tua piccola>
<sai bene cosa intendo>
<hai ragione...allora amiche?>
<amiche>
Ci scambiammo un sorriso dolce, ma con un pizzico di amarezza.
Sapevamo entrambe infondo che sarebbe stato impossibile, ma come potevo darle torto e continuare a farla soffrire? Non me lo sarei perdonato.<lolo>
Stavo per prendere sonno quando Camila col suo solito tempismo mi fece girare verso di lei
<cosa>
<secondo te cosa succederà? Mamma potrebbe denunciare e riportarmi a casa>
<Mila non lo farà>
<come fai ad esserne certa?>
<ho parlato io con lei, puoi stare tranquilla piccola.
Non so per quanto tempo ma mi avrai tra i piedi per un bel po'...tra poco finirà l'anno scolastico e potrai trovarti un lavoro per essere indipendente, ma fino a quel momento dipenderai da me>
<cosa?! Non se ne parla>
<Perchè devi rendere tutto complicato? Accettalo e basta, sei piccola per lavorare>
<e tu non lo sei?>
<io sono abituata cazzo! Fino a due giorni fa' avevi i tuoi genitori che ti facevano persino la manicure>
<stai dicendo che sono viziata?>
<è cosi Camila>
<cosa? Vaffanculo Lauren, sapevo che avrei dovuto sopportare i tuoi scleri.>
La vidi alzarsi per mettersi le scarpe e correre via, io imprecai prima di rincorrerla.
Non ci misi molto a fermarla, ci trovavamo su un marciapiede a qualche metro da casa mia.
Notavo delle piccole lacrime sul suo viso che cercava di nascondere, io le afferai le guancie tra le mani per portare il suo sguardo al mio
<non offenderti camz...ma devi accettarlo, cercherò con i miei soldi di trovarti un appartamente il prima possibile, io starò un po' con te ed un po' con i miei fratelli, okay?>
<p-perchè non posso vivere con te...ti aiuterei con le spese>
<perchè non voglio sentirti piangere ogni volta che dovrò portare qualche ragazza a casa>
<n-non devi farlo per forza>
Singhiozzò
<invece si, torniamo dentro ora? Domani Taylor e Chris tornano da Cuba, non voglio accogliergli con le occhiaie>
<e cosa penseranno di me?>
<tranquilla, spezzerò le ossa a chiunque di loro pensi qualcosa di brutto>Giorno seguente
Camila's pov.
Mi alzai accolta dal profumo di bacon proveniente dalla cucina, accompagnato da voci tra le quali rinonoscevo solo quella di Lauren.
Così dedussi che i fratelli Jauregui erano al completo, cercai di rendermi presentabile e scesi per conoscerli
<e tu saresti la famosa Camila?>
<Chris ti ammazzo>
<oh non fare così...Lauren ci parla di te da quando siamo arrivati>
Arrossì di colpo, stessa cosa che fece Lauren
<Camila la tua colazione è sul tavolo>
<l'ha sorvegliata tutto il tempo per assicurarsi che non prendessimo neanche una briciola da quel piatto...>
<Taylor ti ci metti anche tu! FINITELA>
<dovrò ripagarti in qualche modo allora...>
Le sussurrai stringendole i fianchi, la vidi rabbrividire
<b-beh...c-come vuoi Camz...>
Sorrisi, mi piace vedere quanto perda il controllo appena la seduco
<Laur, io e tay andiamo in camera, il viaggio ci ha davvero stremati><ora che siamo sole, vuoi dirmi con cosa dovrei essere ripagata?>
Mi avvicinai tenendola bloccata tra il mio corpo e il tavolo della cucina, sentivo il suo fiato corto, in attesa di una risposta
<che ne dici se più tardi ci facciamo una doccia insieme?>
<mh...una doccia insieme come fanno le amiche, vero Camz?>
<certo, tanto siamo amiche, no?>
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PROFILI FAKE. CAMREN
FanfictionLauren è la classica cattiva ragazza, il suo curriculum scolastico farebbe invidia ad un assassino, tra risse con compagni e prof finiti in ospedale. Camila invece è la figlia perfetta, viene da una famiglia benestante che non le ha mai fatto manca...