Capitolo 9

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Chiudemmo il negozio con Dorina e mi voltai vedendo l'auto di Zayn sostata dall'altro lato della strada, il suo braccio usciva fuori dal finestrino tenendo una sigaretta con l'indice e il medio, non avevo mai amato particolarmente il fumo e qualsiasi altra cosa che facesse fumo o rovinasse i polmoni.. ma era la sua pelle e poteva farne quello che voleva.

Salutai Dorina sorridendo e corsi verso l'auto, ero ansiosa di vederlo.. essendo due giorni che non ci vedevamo, e avevo troppe domande da fargli.

Saltai in auto con troppa foga e un profumo alla menta.. mischiato con del dopobarba, abbastanza forte, mi investì in pieno facendomi girare la testa.

Mi strinsi al sedile voltando il mio sguardo verso il viso contratto di Zayn.

"Ehi.."

esclamai un po' insicura dal suo sguardo duro, buttò la sigaretta e si sporse verso di me mettendomi la cintura.

"Potresti guardare la strada prima di attraversare, la prossima volta?"

Il mio sguardo balzò attraverso il finestrino vedendo un auto che passava, che figura che avevo fatto, mi portai una mano sul viso a coprire l'imbarazzo che provavo in quel preciso istante, anche se era possessivo sembrava preoccuparsi per me e la mia incolumità .

Lo sentì ridacchiare e lo guardai stupita mentre metteva in moto l'auto, la sua risata era così cristallina e dolce che avevo voglia di fare la stupida e farlo ridere ancora.

"Perché non ridi così spesso?"

azzardai questa domanda sperando di non cambiargli l'umore, la strada scorreva dinanzi a noi mentre si dirigeva fuori paese, il suo sguardo per un attimo incrociò il mio per poi ritornare a fissare fuori, vuoto, senza una motivazione plausibile.

"Non ho motivo di ridere, SPESSO."

nell'ultima parola alzò il tono della voce e capì che la cosa lo infastidiva, come parlare di sé.

Ma io volevo sapere qualcos'altro di più succulento su di lui.

"Dove sei stato in questi due giorni che non ci siamo visti?"

sembrò sorpreso dalla mia domanda ma la cosa sembrò farlo sorridere, ancora.

Mi voltai a vedere dei bambini che attraversano la strada con una palla correndo per le strisce pedonali, lui rallentò scrutandoli bene e ritornò alla sua velocità ideale.

"Breezy Tanner stai cercando di estorcermi con l'inganno delle informazioni?"


Il mio nome completo mi fece venire i brividi, nemmeno mia madre mi chiamava così.

Arricciai il naso facendo una smorfia.

"Se vuoi che continuiamo ad uscire insieme fai bene a rispondere a tutte le mie domande, e ti ho già detto, una volta, che non si risponde ad una domanda con un'altra."

Alzai gli occhi al cielo sbuffando e si piantò in mezzo alla strada sentendo gli pneumatici stridenti, mi voltai dietro preoccupata aspettando un urto da qualche auto, che fortunatamente non c'era.

"Ma sei pazzo?!?"

Alzai il tono della voce guardandolo con gli occhi sbarrati, le sue mani erano ancora sul volante ma mi guardava serio.

"Ti ho già detto una, due e anche tre volte che non devi alzare gli occhi al cielo con me."

presi la sua frase come una sfida e misi le braccia conserte alzando un sopraciglio, come faceva di solito lui con me.

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