|| Ignorami || Taekook

|| Capitolo 2 ||

Jungkook ed io...

Il nostro rapporto si basa ormai nel non parlarci, sia chiaro, non ci odiamo ma non ci cerchiamo neanche.

Semplicemente ci tolleriamo l'uno con l'altro, manteniamo almeno una conversazione di due parole che si basa su un 'ciao'.

Il motivo? Neanche io lo so.

Ricordo ancora i giorni in cui ridevo insieme a lui per qualunque cosa, però succedeva questo solo quando eravamo bambini di quasi 3 anni.

Ma comunque, questo è il passato, ora non ha più importanza... o almeno per lui.

Potrei non sapere il morivo esatto per cui mi ignora, ma presumo che non mi tratti più come prima da quando mi sono dovuto trasferire con la mia famiglia a Daegu.

Quando avevo 7 anni lasciai Seoul con i miei genitori per motivi di lavoro di mio padre, che da quel momento odiavo perché mi aveva separato da Jungkook.

Immagino che il destino volesse che ci separassimo anche se era lo stesso destino che ci ha fatto nascere nello stesso periodo... e che ha fatto più cose...

Bene, continuiamo.

Quando ci siamo trasferiti a Daegu, mia madre ha perso i contatti con la sua migliore amica, Jiyoon, e di conseguenza anche io con Jungkook.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessimo smesso di parlarci durante tutti questi anni, chissà se oggi non mi avrebbe ignorato o avrebbe continuato a farlo, chi lo sa, non lo sapremo mai.

Ad ogni modo, mi discosto sempre dall'argomento, sono un po' distratto.

Dov'ero?

Oh si...

Quando ho compiuto 10 anni, io e i miei genitori siamo tornati a Seoul, mia madre aveva riacquistato i contatti con Jiyoon, e si erano messe d'accordo per far rincontrare le nostre famiglie.

Quel giorno fu un vero disastro, il giorno in cui mi vergognai di più in tutta la mia vita, non entrerò nei dettagli.
Dirò solo che vomitai di fronte al mio amico d'infanzia, meglio dire il mio primo amico di sempre, e diciamo che non fu il miglior rincontro.
Chissà se è questo uno dei motivi per il quale non mi parla.

Dopo questo giorno così imbarazzante, di cui preferisco dimenticarmene, io ed i miei genitori continuavamo a fare visita alla famiglia Jeon.
Non sapevo cosa fare quando ero nella camera di Jungkook, la maggior parte delle volte non mi rivolgeva lo sguardo, risultava un po' inquietante.

(Età: 10 anni)

Mi ritrovai nuovamente nella camera di Jungkook seduto ad un angolo del letto mentre lui giocava con i videogiochi alla play station.

Io mi dedicavo solo nel guardare lo schermo nel quale si poteva guardare la battaglia a cui stava giocando Jungkook e che sembrava stesse vincendo.

-Vuoi giocare?-

Sussultai quando sentii la sua voce, l'unica volta in cui mi rivolse la parola fu per rivolgermi un semplice 'ciao'.

Guardai Jungkook che stava avvicinando uno dei telecomandi verso di me senza guardarmi.
Lo presi dubbioso però con un sorriso sulle labbra.
Mi sedetti affianco a lui e incominciammo a giocare una nuova partita.
Con la coda dell'occhio non potevo non notare Jungkook e il piccolo e adorabile sorriso che aveva sulle labbra.

Giocammo in silenzio, ma non era un silenzio imbarazzante, più che altro era tranquillizzante.

(...)

Quel pomeriggio fu l'ultima volta in quell'anno che vidi Jungkook.
Il giorno dopo scoprii che si trasferì a Busan con sua zia per studiare.

Mi chiedo se fosse stato per quella ragione se mi trattò gentilmente e non mi ignorò come lo fece per quasi un mese dal mio ritorno.