|| Capitolo 3 ||

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Durante i mesi in cui mancava Jungkook, allo stesso modo continuavo ad andare a casa di Jiyoon con mia madre, non si stancavano mai di parlare.

Ed fu lì dove incontrai Jimin, il cugino di Jungkook.

Ovviamente il giorno di Natale, andammo a casa loro, avevo 13 anni, naturalmente Jungkook tornava a Seoul nei giorni speciali in questo casa Natale per stare con la sua famiglia, e come sempre... noi lo festeggiavamo con loro.

Quel giorno presi coraggio e chiesi a Jungkoook del perché mi ignorava.

Ma nuovamente il destino non era dalla mia parte.

(Età: 13 anni)

Ero arrivato a casa di Jungkook e aspettavo di vederlo.

-Ciao Taehyung- mi salutò la madre di Jungkook facendomi passare.

-Buona sera- sorrisi amorevolmente e andai a sedermi sul divano. –Mh... C'è Jungkook?- chiesi, ero molto nervoso.

-Oh Tae, mi dispiace, Jungkook è stato invitato da un suo amico ad una festa e oggi non ci sarà- disse Jiyoon.

-A-ah... non fa niente- dissi con un po' di tristezza abbassando il capo.

Jiyoon voleva dire qualcosa a Taehyung per risollevare il suo morale ma fu interrotta dal suono del campanello.

-Tae, puoi aprire la porta?, devo controllare che il pranzo sia pronto-

Tae annuì e si alzo per aprire la porta, quando la aprì quasi morì nel vedere un ragazzino dai capelli corvini e bassino che si trovava di fronte a lui, indossava una semplice camicia a maniche lunghe, dei guanti e un cappello di lana.

-C-ci-ciao- disse mentre tremava dal freddo.

Taehyung non rispose, prese subito il polso del corvino e lo trascinò nella sala dove si trovava la stufa, prese una coperta e la mise sulle spalle per riscaldarlo.

Jiyoon era rimasta a bocca aperta nel vedere come era arrivato suo nipote a casa.

-Mio Dio! Jimin! Cosa è successo?-

Tae si sedette al suo fianco mentre lo osservava.

Jimin sorrise come se qualche secondo prima non stava per morire di freddo.

-Mentre arrivavo ho visto alcune persone sedute per strada che indossavano solo una misera camicia e una piccola coperta,- incominciò a spiegare –così mi sono tolto tutto ciò che avevo su di me e li ho dati a loro affinchè non morissero di freddo durante questo periodo dell'anno, volevo dare anche i guanti e il cappello ma loro mi hanno detto che non volevano che anche io avessi freddo- fece un piccolo broncio -io potevo resistere per arrivare fin qui- disse sorridendo e orgoglioso di se stesso.

-Chiamerò mia sorella per avvisarla che sei qui- disse Jiyoon sorridente e sorpresa della bontà del suo nipotino.

Jimin annuì sorridente e poi si girò per osservare Tae, sorpreso anche lui.

-Non hai freddo?- chiese Tae mentre toccava la sua guancia visto che sembrava fosse molto calda e non resistette a toccarla per quanto sembrasse morbida.

-Si che ho freddo, ma pensare che loro soffrono questo tutto l'inverno mi ha fatto sentire male- disse guardando il pavimento.

-Sei... sei davvero molto buono-

-Si, buono, me lo dicono in molti- sorrise –Come ti chiami?-

-Taehyung, e tu?- sorrise.

-Jimin-

Cominciarono a parlare e giocare come se fossero amici da tutta la vita. Finirono di cenare tutti e Tae decise di salutare Jimin con un grande abbraccio, nello stesso momento entrò Jungkook dalla porta e si fermò guardandoli.

Jimin si separò dall'abbraccio rendendosi conto delle sua presenza.

-Ciao cugino- Jimin salutò Jungkook.

-Ciao, Jimin- rispose seccamente guardando Taehyung invece di lui.

Taehyung rimase ad osservare il pavimento senza osare ad alzare lo sguardo.

-Non saluti TaeTae?- chiese Jimin a Jungkook senza capire il perché ci fosse un'atmosfera così tesa tra loro due.

Taehyung alzò lo sguardo e lo incrociò con quello di Jungkook che velocemente lo sviò e senza dire nulla salì in camera sua.

-Che strano- sussurrò Jimin che non aveva mai visto comportarsi in questo modo Jungkook.

Prima di dire qualcosa sua madre aveva già salutato la sua migliore amica e fu portato fuori da lì.

|| Ignorami || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora