"Gloria De Santis, fra due minuti in scena."
Mi trovavo nelle quinte del teatro, nel quale, si stava svolgendo il saggio di natale. Camminavo verso il mio camerino e a destra e sinistra vedevo moltissimi tecnici e ballerini in ansia che si stavano preparando per entrare in scena e insegnati più agitati degli allievi. Nella scaletta della serata io mi trovavo ai numeri 9, 15, 21, 24, 33, 40 e 50 ed, essendo appena iniziato lo spettacolo, avevo all'incirca mezz'ora di tempo prima di dover salire sul palco.
Condividevo il camerino con Elisa e Diletta, come tutti gli anni.
"Calliope puoi infilarmi questa molletta sotto?" Mi chiese un bimba mentre salivo le scale.
"Certo vieni qui Cami." Dissi mentre le sistemavo lo chignon.
Entrai nella mia cabina e iniziai a truccarmi.
Avevo già sistemato i vestiti in ordine di esibizione e fortunatamente sia il trucco e il parrucco erano uguali per ogni coreografia:
coda alta con un fiocco verde e dei boccoli, mascara, eye-liner d'argento, stelline adesive sul viso, rossetto rosso acceso e infine una pioggia di brillantini ovunque.
"Porca puttana!" Urlai.
"Callie che succede?" Mi chiesero in coro sia Diletta che Elisa.
"Non ho le punte! Come cazzo faccio a ballare classico senza le punte! Ma quanto minchia posso essere Stupida?! Ho tre coreografie classiche e ovviamente mi porto due paia di scarpe per l'hip pop, ma mi dimentico le ballerine!"
"Ehm... Callie?"
"Che cosa vuoi Diletta?" Le chiesi con un tono super acido.
"Le hai messe sul tavolino prima..." Rispose indicandole.
"Ah, grazie." Risposi. L'ansia si faceva sentire.
Lo spettacolo continuò. Per un secondo ci fu un blackout e tutti quanti andammo in panico, ma fortunatamente la luce tornò subito e il saggio riprese.
Alla fine, ci ritrovammo tutti e quanti i ballerini sul palco per il saluto finale. Come ogni anno venivano dati dei fiori a tutte le ragazze della squadra che gareggiava ed alla direttrice. Era andato tutto benissimo ed io ero super contenta: avevo fatto pace con i miei fratelli, avevo mangiato e lo spettacolo era stato un successo. Sentivo che le cose dentro di me si stavano ricomponendo.
Come si chiuse il sipario, ogni ballerino, dopo aver strillato dalla gioia, andò nel proprio camerino per prendere le sue cose e poi uscire per salutare i genitori. La stessa cosa, la stavo facendo anch'io, ma fui interrotta, proprio mentre stavo chiudendo il borsone.
"Calliope possiamo parlati?" Sentii dire dietro di me.
Mi girai e vidi Alex con affianco suo fratello Joseph, il mio insegnate di acrobatico e infine Silver: un ragazzo che frequentava teatro assieme a me, con il quale, però, non ero particolarmente amica.
"Certo. Qualcosa non va?" Chiesi in quanto la voce di Alex prima era molto tremolante.
"C'è una cosa che dovremmo dirti..." Disse Joseph.
In quel momento, proprio quando era finalmente riuscita a non pensarci più, mi resi conto che, molto probabilmente, avevo davanti i miei tre fratelli.
Cercai di dire qualcosa, ma non ci riuscii. Lo stesso gli altri tre.
L'unica cosa che fecero fu il porgermi una foto. Era vecchia e rovinata, ma le immagini si riuscivano ancora a intravedere bene: quattro ragazzini, un bambino piccolissimo ed una neonata in braccio a quello che sembrava essere il più grande.
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Non lasciarmi la mano
FanfictionLiti, coccole, problemi, bugie e passato, sono queste le cose che accomunano due fratelli, come Kristian e Calliope costretti a fare i conti con la dura realtà che descrive la loro situazione familiare. Riusciranno ad andare avanti lo stesso??