"Callie perché Alex è incazzato con te?" Mi chiese mentre rientravo a casa da scuola mio fratello.
"Non dirmi che ti ha chiamato?"
"Ebbene sì. Dai cosa è successo?" Mi si avvicinò e si sedette sul divano. Io mi misi di fianco a lui e gli raccontai tutta la questione riguardante me e il mio insegnante.
"Beh hai completamente ragione." Ringraziando il Dio almeno mio fratello riusciva a capirmi. "Però stai attenta a come gli rispondi."
"Tanto non mi farà nulla, non lo ha mai fatto." Dissi molto tranquillamente.
"Lui è tollerante, ma gli altri no."
"Infatti non mi sognerei mai di fare un pezzo del genere a Katia o a Virginia." Risposi io.
"Va bene, comunque ho ordinato cinese, arriverà a momenti."
"Bene!" Ho sempre adorato il cibo cinese. "Senti Kristian..."
"Dimmi."
" Ti posso chiedere una cosa su Vale?"
"Calliope lo sai che non voglio parlarne."
"Tu non vuoi, ma lei è la tua ragazza e tu il mio tutore legale, mi riguarda."
"Callie..."
"Non ti darò pace fino a che non me lo dirai." Lo avvertii.
"Okay, dai, cosa vuoi sapere?" Alla fine cedette.
"Perché è scomparsa tutto d'un tratto? È successo qualcosa di brutto?"
"Allora." Si passò una mano tra i capelli. "L'aver accettato il posto a Perugia non è stata un ottima idea: all'inizio parlavamo tutti i giorni, poi con il mio lavoro, con il suo e con tutte le altre cose non abbiamo più avuto molto modo di sentirci." Fece una pausa per riprendere fiato. "L'altro ieri poi mi ha scritto... e mi ha detto che è un mese che ha la nausea e che ha paura di essere... ecco... come dire..."
"Incinta." Risposi.
"Ecco. Il punto è che... se così dovesse essere...sono abbastanza sicuro che non sia mio."
"Perché ne sei così certo?"
"Preferisco non spingermi oltre coi dettagli." Disse imbarazzato.
"Kristian ho 15 anni, non 4, so come nascono i bambini!"
"Hai detto bene hai 15 anni, non sarebbe maturo spingersi oltre." Io mi misi a ridere, era la prima volta che mi raccontava una cosa del genere ed era abbastanza a disagio.
Ad ogni modo ero contenta che fosse riuscito ad aprirsi un poco con me, non ce la facevo più a vederlo così.
Mi resi conto che questo per lui fu proprio un colpo basso, Vale era la sua fidanzata ormai da 3 anni ed era ovvio che stesse malissimo per questa situazione. Io personalmente non seppi cosa pensare, con lei avevo un rapporto speciale, come se fossimo sorelle, ma per nulla al mondo avrei potuto accettare che facessero soffrire la persona più importante della mia vita, mio fratello. In quel momento avrei voluto insultarla fino a liberarmi di tutta la rabbia che mi stava causando, ma non era la scelta migliore e sicuramente non avrebbe aiutato Kristian.
Mi limitai ad abbracciarlo, quella questione lo aveva rattristato, aveva solo bisogno di un po' d'affetto dalla sorellina. Lui mi avvolse nelle sue possenti braccia e mi iniziò a riempire di baci.
"Kri ascoltami."
"Dimmi chicca."
"Vale mi piace e spero che la cosa si risolvi. Ma per una volta dovresti pensare anche al tuo di bene." Detto ciò gli diedi un ultimo abbraccio per poi andare ad apparecchiare la tavola.
Finito di mangiare e di sparecchiare chiesi a mio fratello a che ora sarei dovuta tornare a casa quella sera.
"Il compleanno di Fra inizia alle 8.00 quindi vedi tu."
"Va bene grazie."
"Esci con Simone?"
"No vado con Eli al porto." Gli risposi sollevandolo di parecchio.
In quel momento mi ritornò in mente il discorso avuto con il mio ragazzo giorni scorsi, forse quella poteva essere l'occasione giusta per parlarne.
Non ho mai avuto paura di Kristian, di Francisco si, ma non di Kristian. Lui non mi aveva mai picchiata, mai messo in punizione, con me non alzava neanche la voce. Certo litigavamo, ma sapevo di trovarmelo sempre dalla mia parte, ma non quando si parlava di ragazzi, ecco, lì temevo la sua reazione.
"Ci sei?" Mi chiese schioccandomi più volte le dita davanti alla faccia. Non mi ero neanche resa conto di essermi incantata...
"Kristian, perché odi così tanto Simone?"
"Perché se ne approfitta." Mi rispose schietto.
"E... sulla base di ciò dici questo? Non mi sembra di essere mai stata male per lui..."
"E allora perché non ha voluto che tu ci dicessi che stavate insieme?"
"Guarda che quella che non voleva dirvi niente ero io." Mio fratello mi guardò. Il suo sguardo era un misto di delusione, rabbia e incomprensione era evidente che il fatto di averglielo voluto tenere nascosto gli faceva male, come se non mi fidassi di lui.
"Che vuol dire?"
"Vuol dire che sapevo che non lo avreste mai accettato. Lui fa di tutto per piacervi, ma voi non volete dargli neanche la possibilità di farsi conoscere."
"Ah poi dici che sono io quello a non dirti mai nulla!"
"Kristian ma ti pare normale che sono a momenti due anni che stiamo insieme e ancora non è mai potuto venire a cena o a pranzo da noi!" Mi fermai e poi ripresi. "Hai intenzione di fare così anche quando avrò 18, 20 anni o addirittura al mio matrimonio! Sempre se ci sarà qualcuno abbastanza coraggioso da sposarmi sfidando la morte!"
"Calliope tu ora hai 15 anni, quando ne avrai 18 si vedrà, ma a questa età non dovresti neanche avere un fidanzato."
"Tu hai perso la verginità a 13 anni!" Gli ricordai cercando di risultare più antipatica possibile.
"Sì, ma io a 13 anni non mi tagliavo!" Mi rispose pentendosi immediatamente di ciò appena detto.
Io stetti in silenzio e me ne andai in camera.
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Non lasciarmi la mano
FanficLiti, coccole, problemi, bugie e passato, sono queste le cose che accomunano due fratelli, come Kristian e Calliope costretti a fare i conti con la dura realtà che descrive la loro situazione familiare. Riusciranno ad andare avanti lo stesso??