Leonardo
<<... Per oggi è tutto, vi ringraziamo della visuale.>>
Josue spense il telefono e improvvisamente piombò il silenzio tra di noi.
Avevo da poco ricominciato a ballare hip hop visto che la recitazione non mi sodddisfaceva più come prima.
Mi sdraiai sul pavimento dello studio e guardai il soffitto: che merda.
Il video in inglese parlava di Andrea. Eh già, era a una specie di fiera mentre rideva e se la spassava con un certo James. A quanto pare mi aveva dimenticato in tre secondi ed ero stato rimpiazzato senza problemi. Proprio l'opposto di me che invece stavo uno schifo.
Per lo meno non si era trovato una donna, l'unica certezza che mi aveva lasciato era la sua omosessualità.
<< Bro, come puoi vedere tu stesso, quello non pensa più a te.>> Disse Josue interrompendo i miei pensieri. << Vai avanti, ormai è finita.>>
Sospirai.
Facile a dirla così, un po' meno ad attuarla.
Ultimamente si comportava in maniera strana: mi teneva sempre aggiornato su cosa faceva Andrea e infatti spesso mi domandavo da dove prendesse certe informazioni. Glielo avevo chiesto e lui mi aveva risposto vagamente aggiungendo che lo faceva per mostrarmi chi era davvero quel ragazzo. Sembrava quasi che facesse di tutto pur di metterlo in cattiva luce, ma non aveva tutti i torti.
Insomma, parliamoci chiaro, Andrea aveva il mio numero, se mi avesse voluto scrivere avrebbe potuto farlo. Invece non lo aveva mai fatto, quindi probabilmente stava bene senza di me.
Io d'altro canto avevo provato a richiamarlo, ma risultava numero inesistente.
<< Già... Vai avanti...>> Sospirai.
<< Ascolta, che ne pensi di prenderti una pausa dal mondo della tv e di partecipare alla gara?>> Mi domandò speranzoso.
Da lì a qualche settimana si sarebbe tenuta una gara di ballo tra gruppi molto importante, ma io non avevo granché voglia di impegnarmici. E poi sarei dovuto andare fino a Roma, era lontana e al massimo ci sarei andato solo per qualcosa di importante.
<< Vedremo.>> Mi alzai in piedi e mi diressi verso l'uscita.
Misi le cuffie alle orecchie, chiamai un taxi e ordinai di portarmi a casa di mio padre.
Una villa disabitata da mesi, più precisamente da quando erano spariti lui e Alfonso, poi i domestici erano andati via e nessuno era tornato sul luogo.
Quel giorno fu la prima volta che tornai in quel posto dopo più di un anno, non era cambiata quasi per nulla, senza contare l'erba del giardino che andava spuntata.
Andai nel retro e mi arrampicai sull'albero di ciliegie dove c'era una casetta per i pipistrelli, poi tolsi un cassetto a doppio fondo e presi le chiavi di riserva.
Proprio così, una villa enorme e importantissima le cui chiavi erano nascoste in diversi punti al suo esterno. Tutti pensavano al tappeto o al vaso, ma mai nessuno ai pipistrelli.
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Ho trovato l'amore | Paola Zanei || In Pausa.
Romance(Boyxboy) Seguito del primo libro "L'amore si nasconde dove sa di essere trovato". E se la realtà non fosse quella che ci hanno fatto credere? Cosa si arriva a fare per la persona che si ama? Può l'amore sopravvivere alla distanza? Si sa che esso no...