Le donne sanno essere peggio degli uomini.

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Martínez

Il cielo era in subbuglio, sembrava perfino più tediato del sottoscritto.

Riportai le mie iridi marroni sui due soggetti dinanzi a me.

<< Ecco, purtroppo alcuni nostri parenti sono deceduti e così i loro figli ci hanno chiamati a vivere da loro.>>

<< Perché voi due?>> Dissi appoggiando la testa sulla mano.

<< Beh ecco... Perché siamo le uniche persone che rimangono a quei ragazzi.>> Disse la moglie.

Mi domandai per quanto sarebbero andati avanti con quell'insopportabile messa in scena.

Quando li avevo assunti, avevo accurato delle ricerche scoprendo che erano soli e che non avevano famiglia, stavano quindi mentendo.

Patetici, pensavano davvero di riuscire a prendermi in giro? Conoscendoli, qualcuno li aveva comprati per far sì che loro dessero informazioni su di me. Peccato che non sapessero nulla di importante, idioti.

<< Va bene. Potete andare.>>

I due sorrisero ed uscirono dalla stanza, ma non sapevano che io avrei avuto un sorriso ancora più grande qualche secondo dopo.

<< Uccidili.>> Dissi senza troppi giri di parole a Carlos.

<< Agli ordini, Signore.>> Rispose seguendoli.

Se mi avessero detto la verità al posto di tradirmi, avrei fatto in modo che non gli fosse successo nulla e avrei sistemato i perdenti che avevano provato a comprarli, ma avevano seguito la scelta sbagliata. E io non davo mai un'altra possibilità su certe questioni.

Qualcuno bussò alla porta.

<< Avanti.>> Dissi.

Era Lucrecia, cugina di Carlos. Unica donna che consideravo degna di essere tale.

Con lei era come avere il fuoco tra le mani e se non sapevi gestirlo, era meglio starle lontano. Di una bellezza senza precedenti, quasi ammaliante e contemporaneamente pericolosa.

Non esagero col dire che era peggio del diavolo. Intelligente, astuta, sveglia e abile in ogni cosa si mettesse in testa di fare. Era come la mia copia al femminile, forse la versione migliore.

Era la donna giusta per me, mi avrebbe sicuramente tenuto testa e anzi mi avrebbe sovrastato e io non l'avrei sopportato, ecco perché non ne volevo sapere nulla né di lei né di donne: loro ti portano alla rovina. Avrei continuato ad amarla ed ammirarla. E a pensarci meglio, forse ciò che provavo non era amore. Ma solo incanto e rispetto.

Insieme, Carlos e lei avevano fatto un ottimo lavoro e grazie a loro avevo raccolto una buona fortuna.

<< Che splendida visuale.>> La salutai.

Un vestito da sera rosso la ricopriva completamente.

Lei era così:non le si vedeva mai un centimetro superfluo di pelle, ma gli abiti che indossava sembravano cuciti a misura sul suo corpo per valorizzarlo. Il viso solo acqua e sapone, ed era questo che apprezzavo e mi sorprendeva allo stesso tempo.

Ho trovato l'amore | Paola Zanei || In Pausa. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora