Le nostre difese stanno iniziando a venire meno, è passata una settimana e i turni di guardia sono raddoppiati e le finestre hanno ceduto un paio di volte; 5 cariche incendiarie sono scoppiate nell'attacco di una settimana fa, ne mancano 3.
Io, Jungkook e Jimin ci siamo uniti molto in quest'ultima settimana, Jimin ha detto a Jungkook di Yoongi e lui è cambiato molto nei suoi confronti dopo questo. Ammetto di provare qualcosa per Jungkook, non è semplice attrazione fisica e me ne sono reso conto quando ha rischiato di morire in quell'attacco. Non posso permettermi di affezionarmi così tanto a lui, in questi casi l'amore è solo una debolezza, debolezza che non posso permettermi di avere nell'apocalisse."Ragazzi, riunione urgente" dico seduto sul divano al centro del salotto. Presto i 2 arrivano sedendosi di fronte a me.
"La situazione ci sta sfuggendo di mano, le nostre difese stanno cedendo, le finestre presto si romperanno del tutto e la porta non è in migliori condizioni. Abbiamo solo 3 cariche rimanenti e da quello che ho potuto vedere ieri c'è un'orda in arrivo e non riusciremo a resistere.
Questo è il piano: caricheremo tutte le provviste nella mia macchina, poi domattina farò scoppiare le cariche in modo che il rumore li attiri qui e partiremo prima che possano arrivare, se qualcosa va storto io li distrarrò e li farò allontanare e voi andrete. Ci rifugeremo nell'hotel della zona con meno zombie, è tutto chiaro?" riesco a vedere la confusione nei loro occhi, la paura di non farcela, paura della morte.
"Ma Tae non puoi sacrificarti tu, sei il più forte tra noi" mi dice Jungkook con sguardo supplicante.
"Proprio perché sono il più forte ho più possibilità di sopravvivere, non lascerò nessuno di voi 2 farlo al posto mio" dico serio e sento un leggero sbuffo da parte di entrambi.
"Forza su con l'animo, aiutatemi a caricare tutto in macchina" gli sorrido e mi alzo dirigendomi verso la stanza dove teniamo tutte le provviste.Finalmente abbiamo finito, tutto è pronto ed è stato disposto all'interno dell'auto, tranne ovviamente le nostre armi.
"Ragazzi dovremmo ripo- mi blocco, dei versi provengono dall'esterno così mi precipito al piano di sopra e il mio cuore inizia a battere più forte quando vedo che l'orda è già nei pressi della nostra casa- cazzo, ragazzi prendete le armi e salite forza veloci!" i due si precipitano di sopra e io scendo nel cortile, entrando in fretta in macchina dalla parte del passeggero. Jimin scende poco dopo e si mette al posto di guida ma, nonostante sia sceso, Jungkook non entra.
"Cazzo Jungkook muoviti ed entra!" urlo nel panico.
"Tae, ce ne sono troppi, dovete andare io li distraggo, vi raggiungo promesso, ora andate!"
"Col cazzo che ti lascio qui, sali in questa fottuta macchina!" le lacrime iniziano a formarsi nei miei occhi e combatto per non farle scendere, non è il momento di mostrare debolezza.
"Jimin, sai cosa fare" il biondo accanto a me annuisce e parte immediatamente facendomi sobbalzare. Mi giro di scatto e vedo Jungkook correre nella direzione opposta alla nostra scoccando frecce qua e là.
"Jimin porca puttana torna indietro io non lo lascio lì!" non combatto più per tenere le lacrime nei miei occhi, ora liberi cristalli scivolano sulla pelle del mio viso, morendo sul tessuto della mia maglietta.
"Tornerà Tae, sta tranquillo" continua a guidare rivolgendomi un piccolo sorriso che mi fa solo incazzare di più.
"Col cazzo che sto tranquillo! Il ragazzo che mi piace potrebbe morire e io sono qui a non fare niente!" mi copro di scatto la bocca con le mani spalancando gli occhi.
"E così ti piace Kook eh? Interessante" dice guardandomi e sorridendo malizioso
"Sta zitto" mi lascio cadere sul vetro del finestrino e ci poggio la testa contro, addormentandomi.
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Arriviamo all'hotel e, stranamente, non c'è traccia di zombie.
Entriamo dopo aver forzato la porta depositiamo lentamente il necessario sul pavimento.
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È tardi, troppo tardi. La Luna è già alta nel cielo e fa da ascoltatrice ai miei pensieri, sconnessi e malinconici ma quasi tutti indirizzati a Jungkook.
Sto perdendo le speranze, è passato troppo tempo e di Jungkook nemmeno l'ombra. Jimin l'ha aspettato con me e adesso sta dormendo, io mi sono rifiutato.
Ho paura di non rivedere più il suo viso, i suoi occhi grandi e marcati, il suo naso leggermente all'ingiù che gli dona un aspetto mascolino, le sue labbra, rosse come i petali delle più belle rose, quel piccolo neo posto sotto di esse, particolare insignificante ma che io amo, ho paura di non vedere più il suo sorriso adorabile che fa scoprire i suoi denti da coniglietto, ho paura di perderlo.C'è un silenzio inquietante fuori, come se il mondo si fosse fermato; niente persone, niente macchine, nulla, solo un grande vuoto. Ho sempre odiato i rumori della città, preferivo il silenzio e la tranquillità di un bosco, ma ora pagherei per sentire il rumore dei clacson, i bambini che giocano nei parchi e nelle strade, i cani che abbaiano l'uno contro l'altro, vorrei tutto questo.
Come la pioggia, quella pioggia leggera e malinconica, non abbastanza forte da bagnare i vestiti né abbastanza leggera da poter essere ignorata; quella pioggia che ti dà un senso di quiete, che ti solleva dopo una calda settimana, ma che preannuncia solo una tempesta, ecco, così sono le mie lacrime questa notte: freddi cristalli che scivolavano pigramente sul mio viso, con il tempo diventano sempre di più, cerco di lavare via il dolore e la preoccupazione, di farli scivolare via come fanno queste piccole goccioline argentate e man mano, quella che era una leggera pioggia si è trasformata in un tremendo acquazzone estivo, di quelli che non curano nulla ma che fanno solo danni, quei temporali spaventosi e pieni di tuoni per cui vorresti raggomitolarti sotto le coperte e non uscire più.
Sto per cedere, rimanere qui ad aspettare e sperare provoca solo dolore. La sua immagine continua a tormentarmi, il suo volto e i suoi occhi pieni di terrore e dolore, non riesco a reggerli, fanno male più di qualsiasi altra cosa. Poi però lo sento, il rumore delle porte che si aprono e i passi che riecheggiano nella hall dell'hotel. Alzo lo sguardo e lo vedo, i vestiti strappati e sporchi di sangue, lo sguardo stanco e sconvolto. Mi alzo e lo abbraccio di scatto ricominciando a piangere rumorosamente e lui mi stringe sussurrandomi parole di conforto mentre io tremo tra le sue braccia
"C-credevo di averti perso, sei un coglione" una risata esce dalle sue labbra e il mio cuore fa una capriola, mi era mancata la sua risata.
"Te l'avevo detto che sarei tornato, mantengo le mie promesse" mi accarezza lentamente i capelli e giuro che potrei rimanere così per tutta la vita, con il mio respiro mescolato al suo e i nostri cuori vicini in una danza infinita.
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Man, just die already
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ "Interrompiamo la seguente trasmissione per mettervi in guardia sul pericolo che sta per arrivare. Questa sarà la nostra ultima trasmissione prima del loro arrivo. I russi hanno fatto vari esperimenti, dannosi per il genere umano. Il viru...