Camminiamo per il freddo bosco, il vento a scompigliarci i capelli e il rumore dei corvi in lontananza a metterci in guardia dal pericolo.
Il cielo è plumbeo e dà la sensazione che possa piovere in qualunque momento, lavando via l'odore fetido della morte per dar spazio a quello del terreno bagnato.Io e Jungkook siamo in ricognizione, ci siamo offerti per passare un po' di tempo da soli e per lasciarne un po' a Jimin e Yoongi, spero solo di non sentirli anche da qui.
La testa di Jungkook è poggiata contro la mia spalla e stringe il mio braccio mentre con la mano libera stringe un coltello.Delle urla ci fanno scattare, porto la mano verso il fodero della mia pistola e Jungkook fa lo stesso continuando a stringere il coltello.
"Ti prego! Farò tutto quello che vuoi, non farmi del male!" un ragazzo è in lacrime a terra, è ferito a un braccio e se lo stringe cercando di fermare il sangue.
"Sta zitto! Mi sei solo d'intralcio, addio Seokjin" l'uomo fa per sparare ma Jungkook scatta fermandolo. La pistola dell'uomo cade a terra mentre la mano libera va alla sua cintura dove c'è un coltello.
"Jungkook attento!" urlo e inizio a correre; lui lascia la presa sul polso dell'uomo e lo schiva ma non abbastanza velocemente e il coltello tocca il suo braccio scoperto, provocando un taglio profondo.
Sento la rabbia montare nel mio cuore, il sangue bolle nelle mie vene e la mia testa ripete una sola cosa: vendetta. Mi scaravento su di lui e gli tiro un pugno sulla mandibola facendolo sanguinare, gliene tiro un altro più forte del primo e gli punto la pistola, già carica, alla testa.Sono sicuro che i miei occhi siano diventati più scuri mentre torreggio sul suo corpo dolorante.
"Ti prego non farlo! Mi dispiace!" supplica, ma la rabbia ha ormai preso possesso del mio corpo non lasciandomi pensare lucidamente.
"Troppo tardi" il rumore dello sparo riecheggia in tutto il bosco, ci vogliono un paio di secondi per realizzare quello che ho fatto. Mi lascio cadere a terra rimanendo in ginocchio, la pistola mi cade dalle mani mentre lacrime salate solcano a grandi passi le mie guance.
"Sono un mostro" mi copro il viso con le mani e singhiozzo. Sento delle braccia circondarmi e il profumo di Jungkook che mi fa calmare almeno un po'.
"Non lo sei" mi giro confuso verso il ragazzo dai capelli viola.
"Lui lo era, ha fatto cose orribili e ucciso persone innocenti, persino bambini, tutto per la sopravvivenza, lui era un mostro e avrebbe provocato solo altro dolore, tu l'hai impedito e ti ringrazio" dice infine sorridendo debolmente, prima di svenire."Cazzo, ha perso molto sangue dobbiamo medicarlo, in fabbrica dovremmo avere il necessario" dico esaminando la ferita.
"Forza solleviamolo" dice Jungkook per poi emettere un piccolo gemito di dolore tenendosi il braccio sinistro.
"Tu non fai proprio nulla, non rischierò di aggravare anche la tua situazione, premi sulla ferita più forte che puoi, so che fa male piccolo ma devi resistere" prendo sulle spalle il viola camminando velocemente verso la fabbrica.Entriamo velocemente nella struttura e mi dirigo verso un letto poggiandoci il ragazzo.
"Jimin! Mi servono bende, forbici, pinze, ago e filo e dell'acqua ossigenata, adesso!" urlo mentre spoglio il ragazzo per esaminare meglio la ferita.
"Jungkook ho bisogno che sopporti il dolore, continua a premere e non mollare la presa, mi dispiace piccolo ma lui è in pericolo di vita"
"Non ti preoccupare, io sopporto" dice sorridendomi debolmente.Jimin arriva di corsa con tutto il necessario, un'espressione preoccupata sul viso, si vede che si è vestito di fretta.
"Mi stupisco che tu riesca ancora a correre Chim- porgo un sorriso malizioso al ragazzo e lui alza gli occhi al cielo -poggia tutto su quel tavolo".
"Si può sapere che cazzo è successo e chi è lui?!" chiede spazientito mentre ripone tutto sul tavolo accanto a me
"Ti spiego tutto dopo, ora passami quelle pinze" si zittisce e fa come ho detto.Va avanti così per più di un'ora quando finalmente la ferita è chiusa e ben fasciata. Mi asciugo il sudore e rivolgo il mio sguardo verso Jungkook, la sua situazione si è aggravata e pesa più sul mio cuore.
"Okay Kookie, devo disinfettare la ferita e ricucirla, farà un po' male ma tu concentrati su un punto fisso e stringi qualcosa forte, cercherò di farti meno male possibile" lui annuisce nervosamente. Imbevo una garza nell'acqua ossigenata e lentamente la tampono sulla ferita, lui digrigna i denti ed emette un gemito di dolore, poi stringe la mia coscia e sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle.Finisco di disinfettare il taglio e prendo l'ago e il filo medico, sentendo Jungkook tremare alzo lo sguardo verso il suo.
"T-tae io ho paura degli aghi" vedo il terrore nei suoi occhi e le lacrime formarsi in essi.
"Piccolo io non posso farci nulla, mi dispiace tanto ma la ferita è troppo profonda per rimanere aperta, concentrati su di me ok? Non pensarci, sarà più veloce di quanto pensi" annuisce e stringe la presa sulla mia coscia; lentamente faccio entrare l'ago nella sua pelle facendo scorrere il filo, lo sento sobbalzare e le sue lacrime cadono sul mio braccio, lo sento singhiozzare e mi si stringe il cuore. Continuo a far entrare l'ago dall'altro lato della ferita e tiro facendola chiudere lentamente.
"T-Tae fa male" singhiozza più forte facendomi venire le lacrime.
"Abbiamo quasi finito Kookie, resisti altri cinque minuti" sto mentendo, siamo solo all'inizio ma dicendoglielo potrebbe andare peggio.Ripeto la stessa operazione , cercando di non mancare il punto a causa delle lacrime nei miei occhi
"Q-questa è l'ultima volta Kookie, promesso" non ha più nemmeno la forza di annuire, è scosso dai singhiozzi e non riesco nemmeno ad alzare lo sguardo, so che se lo facessi non riuscirei più ad andare avanti.Finisco di chiudere la ferita e la avvolgo in una benda candida che, molto presto, si macchierà di rosso.
Mi alzo e lo abbraccio di scatto, lui ancora scosso dai singhiozzi nasconde la testa nel mio petto e circonda debolmente la mia vita con un braccio.
"È finita piccolo, è finita, ci sono io qui tranquillo".
Rimaniamo in quella posizione per un po' fino a quando non si calma. Abbasso lo sguardo e noto che si è addormentato, la testa sul mio petto e i capelli scompigliati su di esso, la bocca semiaperta e rossa così come le gote, delicate come due boccioli di rosa. Sorrido intenerito e lo prendo in braccio a mo' di sposa adagiandolo poi sul letto e rimboccandogli le coperte; gli do un bacio sulla fronte e mi giro incamminandomi verso la porta.
"Tae, resti con me?" mi rivolgo verso di lui e sorrido.
"Certo" mi infilo nelle coperte e lo abbraccio, i nostri respiri mescolati l'uno con l'altro, le gambe intrecciate.
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Man, just die already
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ "Interrompiamo la seguente trasmissione per mettervi in guardia sul pericolo che sta per arrivare. Questa sarà la nostra ultima trasmissione prima del loro arrivo. I russi hanno fatto vari esperimenti, dannosi per il genere umano. Il viru...