•ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ ᴛᴡᴇʟᴠᴇ•

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Taehyung's POV

"Jungkook?" chiedo, fermo davanti alla porta che osservo il mio ragazzo, in lacrime sul letto.
"T-Tae? Non è possibile, tu sei morto!" urla continuando a piangere istericamente e dondolandosi avanti e indietro con la testa sulle ginocchia.
"Jungkook, guardami" scuote la testa e continua a piangere, cercando di evitare il mio sguardo; mi avvicino a lui e prendo una delle sue mani, portandola al mio petto.
"Lo senti il mio cuore Kookie?- annuisce, finalmente degnandomi di uno sguardo -sono vivo Jungkook, il mio cuore batte, e lo fa solo per te, non ti lascio piccolo, te l'ho promesso" gli sorrido leggermente e lui si slancia verso di me, portando le braccia al mio collo e nascondendosi nel mio petto; non dice niente, rimane solo lì, immobile, tranquillizzandosi sotto il tocco delle mie dita fra i suoi capelli, addormentandosi con il battito del mio cuore.
"Tae! Cazzo mi hai fatto venire un infarto brutto cretino! Non farlo mai più!" dice Jimin, cercando di non parlare troppo forte, non volendo svegliare Jungkook.
"Stai bene Tae?" chiede Jin, posandomi una mano sulla spalla.
"Sto bene, sono solo un po' indolenzito"
"Vi lasciamo soli, ok? Prenditi cura di lui, sono tre giorni che non dorme o mangia, non si è mai spostato dal tuo letto, l'abbiamo dovuto costringere" accenno un sorriso malinconico e rivolgo uno sguardo a Jungkook, prima di rivolgere la mia attenzione nuovamente a Jin.
"Tranquillo hyung, non lo lascerò da solo, mai" Jin sorride ed esce con gli altri, chiudendosi la porta alle spalle.
Prendo Jungkook in braccio, sollevando le coperte e poggiando il suo debole corpo sul materasso, coprendo entrambi i nostri corpi con le coperte cremisi. Sorrido quando si stringe immediatamente al mio petto, abbracciandomi e continuando a dormire.
•~•~•~•~•~•
È tornato tutto alla normalità, o almeno alla normalità che avevamo più o meno una settimana fa, Jungkook si è ripreso e io sono tornato in forze. 

Ho notato che Namjoon e Jin si sono avvicinati molto, il viola si allena costantemente con Namjoon, cerca di farlo sentire parte della famiglia e devo dire che gli sta riuscendo piuttosto bene.
"Ragazzi, dobbiamo parlare, venite nella sala comune" Dico bussando alla porta di Yoongi e Jimin.
"Ok, arriviamo"  mi volto e scendo le scale trovando Jungkook, Namjoon e Jin già nella stanza; poco dopo scendono anche Yoongi e Jimin, così mi alzo ponendomi davanti alla mappa.
"In questo punto- faccio un cerchio rosso sulla mappa, indicando una strada vicino all'ospedale -ci sono delle provviste, non sono molte, bastano per un paio di giorni ma è meglio di quanto potremmo sperare, ci rimane cibo per una settimana, acqua per anche meno tempo, non abbiamo molta scelta" dico con uno sguardo serio.
"È lontano Tae, dovremmo passare dalla zona con più vaganti, non credi che sia azzardato?" 
"Passeremo dai tetti, potremmo farlo fino a quando non arriveremo a un chilometro dal punto, quella zona non è molto affollata, basterà fare piano e usare i coltelli al posto delle pistole" loro annuiscono e io chiudo la mappa, riponendola in uno zaino.
"Ci fidiamo di te Tae" sorrido a Namjoon e sospiro, torturandomi le dita.
"Partiamo domani all'alba, dormite e mangiate, dobbiamo essere in forze" tutti si disperdono nelle loro camere, preparandosi per il viaggio.
•~•~•~•~•~•
"Pronti ragazzi?" loro annuiscono cercando di farsi coraggio. Apro la porta e il tanfo ci investe, è peggio del solito, ma forse è solo perché non usciamo da qualche giorno. 

Attraversiamo il cortile dell'hotel, le armi sguainate, pronti ad ogni pericolo; apriamo il cancello e ci congeliamo, mi tremano le gambe e la paura inizia a scorrere come follia nelle mie vene: centinaia di zombie per le strade, i loro corpi in decomposizione si trascinano sull'asfalto, tingono l'aria di una puzza pungente, l'asfalto è colorato di un rosso cremisi familiare, il colore della morte.
Ognuno di loro si gira verso di noi, sentendo i nostri passi e l'odore del nostro sangue; cerco di esaminare ogni possibile via di fuga, ogni spiraglio di una sopravvivenza che sembra irraggiungibile, e poi la trovo, quella piccola speranza di vita, quel bagliore in mezzo alla paura, e lo afferro, come se non ci fosse nient'altro da fare per vivere.
"Seguitemi e correte, siate pronti a tutto" prendo la mano di Jungkook e la stringo iniziando a correre verso una delle strade secondarie libere, il piano è di entrare nella via e di guadagnare tempo, la strada è stretta e si ammasseranno tutti sull'entrata per provare a prenderci, così facendo non riusciranno ad entrare tutti insieme.
"Namjoon!" mi volto terrorizzato, l'urlo di Jin ha sovrastato persino il fragore fatto dai vaganti che, in questo momento, stanno cercando di trascinare Namjoon. Lascio la mano di Jungkook e afferro saldamente la mia pistola iniziando a sparare ai vaganti intorno a noi.
"Jin, quando te lo dico tira Namjoon verso di te più forte che puoi" urlo continuando a sparare affiancato da Jungkook, Jimin e Yoongi; lui annuisce e si tiene pronto, continuando a stringere il polso del castano.
Ripongo la pistola nella custodia velocemente, per poi afferrare le due spade sulla mia schiena.
"Jungkook, mi serve uno slancio, Yoongi e Jimin, mettetevi ai lati e sparate a quanti più potete" dico mentre prendo la rincorsa, Jungkook unisce in fretta le mani per permettermi di saltare e, quando arrivo davanti a lui, mi fa saltare in direzione di Jin e Namjoon.
"Jin, ora!" il viola tira Namjoon verso di se e io atterro sugli zombie che poco prima li stavano trascinando; le mie lame si conficcano nelle loro teste e il loro sangue, viscoso e nero, imbratta il mio viso e le mie spade.
"Correte, adesso!" ci lanciamo verso l'entrata della strada, verso quella che sembra essere la nostra unica fonte di salvezza, e corriamo, corriamo fino a quando l'hotel sembra essere solo un'ombra lontana all'orizzonte.

Finalmente riesco a ritrovare la strada che ci porterà alla nostra destinazione.
"Ragazzi, entriamo qui, proseguiremo dai tetti e magari così riusciremo a seminarli" annuiscono ed entriamo nel condominio rossastro. C'è silenzio, i muri sono imbrattati di sangue e c'è puzza ma sembra essere tutto tranquillo così continuiamo a salire le scale fino a quando non ci troviamo davanti alla porta che dà sul tetto; la apriamo e il vento ci colpisce mentre riusciamo a sentire i rumori in lontananza.
Usciamo, chiudendo velocemente la porta dietro di noi accasciandoci sul pavimento; riesco finalmente a tirare un sospiro di sollievo che non sapevo di star trattenendo e il mio cuore torna a battere regolarmente mentre mi siedo a terra tenendo tra le braccia Jungkook.
Ci rilassiamo e abbassiamo la guardia fino a quando dei rumori non ci mettono in guardia.

Man, just die alreadyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora