III

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20 Dicembre, 10:00 p.m.

Era passata più di un'ora da quando Yoongi e Jimin avevano iniziato a decorare l'appartamento, ghirlande e luci erano state appese ovunque. In un angolo un piccolo alberello stava prendendo forma e colore, Jimin si occupava della parte artistica mentre Yoongi si limitava ad ascoltare quello che diceva il più piccolo.
<<Ci vogliono più palline argentate>> disse Jimin avvicinandosi al tavolo dove avevano poggiato tutte le decorazioni.
<<Non ti sembra di esagerare? Secondo me ci vuole un pochino di rosso>> controbattè Yoongi.
<<L'artista qui sono io>> rispose il più piccolo portando le mani ai fianchi e tirando in fuori il petto.
Yoongi si sedette a terra ridacchiando per poi dire: <<Gli artisti di solito portano uno strano cappello, tu non hai un cappello>>
Jimin rimase in silenzio e spostò lo sguardo da Yoongi all'albero, sospirò e dovette dare ragione al più grande prendendo la scatola delle palline rosse.
<<Per questa volta ti darò ragione, ci vuole del rosso>> disse poi avvicinandosi all'albero.

Yoongi si alzò e si avvicinò a lui, gli arrivò alle spalle e una volta vicino al suo orecchio sussurrò: <<Io ho sempre ragione Jiminie>>
Il biondo sgranò gli occhi e fece cadere a terra la scatola che teneva fra le mani, un brivido percorse la sua schiena e le sue guance si colorarono di un rosso acceso.
Yoongi non pensò molto a quello che fece, ma la reazione di Jimin lo stupì. Si aspettava una risposta a tono, invece assistì a una scena del tutto diversa.
<<Va tutto bene?>> chiese poggiando una mano sulla sua spalla.
<<C-certo, perché non dovrebbe andare bene... Tu, cioè io...>> fu tutto quello che Jimin riuscì a dire.
<<Tu...?>>
<<Io devo andare un attimo in bagno...>> rispose Jimin correndo verso quello che sarebbe diventato il suo nascondiglio per un tempo indeterminato.
Yoongi alzò le spalle e finì di decorare l'albero da solo, mentre il più piccolo iniziò a camminare avanti e indietro per il bagno con le mani fra i capelli.

*Jimin's pov*

"Mio dio Jimin calmati, non puoi saltargli addosso. Non ora." penso cercando di calmarmi.

Perché quel gesto? Perché lo ha fatto?
Il mio cuore ha iniziato a battere così forte quando ho sentito le sue labbra sfiorare il mio orecchio, ho avuto paura che pure Yoongi potesse sentirlo. Anzi, lo avrà sentito quasi sicuramente.
Dio, il mio autocontrollo non esiste più. Ha distrutto l'unico muro che non doveva distruggere.

"Yoongi hyung, sei una persona detestabile ma non posso fare a meno di te. Ora meno di prima..." penso guardando il mio riflesso alle specchio.

Le mie guance sembrano due piccoli pomodorini, è impossibile non notarle.
Per non parlare dei miei occhi, stanno urlando ti amo Min Yoongi in tutte le lingue immaginabili.
Mi tiro indietro i capelli per l'ennesima volta, mentre passo la lingua fra le labbra per inumidirle.
Devo calmarmi e una doccia calda mi sembra l'unica idea buona per questo momento, anche perché non posso di certo uscire da qui e rischiare di confessare tutto a Yoongi. Sarebbe imbarazzante e non potrei più guardarlo in faccia.

-ˋˏ ༻❁༺ ˎˊ-

20 Dicembre, 11:00 p.m.

Jimin era ancora chiuso in bagno, il che aveva iniziato a far preoccupare Yoongi che stava mettendo in ordine le scatole e le decorazioni inutilizzate.
Ogni minuto che passava la sua preoccupazione saliva, il suo sguardo cadeva sempre su quella porta che sperava si aprisse presto.

"Jimin, sei un bambino capriccioso che mi fa sempre preoccupare. Come hai fatto a farmi innamorare di te?" pensò avvicinandosi a quella porta che era rimasta chiusa per ormai un'ora.

Yoongi bussò, sperando di sentire la voce del più piccolo ma non fu così.
<<Jimin va tutto bene lì dentro?>> domandò.
Ma ancora nulla, Jimin non rispodeva.

*Yoongi's pov*

<<Jimin giuro che se non ti decidi a rispondermi apro questa porta, non è divertente quello che stai facendo!>> urlo battendo il pugno contro la porta.
Perché non mi rispondeva? Che cosa gli avevo fatto?

Decido di raccogliere quella poca calma che mi era rimasta e di poggiare l'orecchio contro la porta, finalmente dopo tanto silenzio riesco a sentirlo parlare a bassa voce. Ma di tutto quello che dice, solo una cosa riesco a capirla: e ora come faccio a dirglielo?
Cosa doveva dirmi?

"Aish! Jimin perché ti comporti così?" penso sospirando.

<<Jimin io entro!>> urlo poco prima di aprire la porta con tutta la forza che ho.
Quest'ultima si apre senza opporre la minima resistenza facendomi cadere a terra, il che mi fa pensare che in tutto quel tempo non era mai stata chiusa.
<<YOONGI?!>> lo sento urlare il mio nome con un imbarazzo palpabile.
Mi alzo con un gomito dolorante e sollevo lo sguardo, scoprendo la figura di Jimin senza niente addosso se non un asciugamano sulla vita.

"Jiminie, nessuno ti ha mai dato il permesso di farmi sentire così debole e insicuro davanti a te" penso cercando di ritornare in me.

<<Si può sapere perché sei entrato in quel modo? E se io fossi stato una ragazza? Non puoi fare così!>>
La voce di Jimin che mi sgrida mi riporta alla realtà, ricordandomi pure il motivo per cui mi trovavo lì in quel momento.
<<Sei chiuso in bagno da un'ora e non mi rispondevi, pensavo ti fosse successo qualcosa>> rispondo leggermente irritato dal suo tono di voce.
<<Beh io sto bene. Devi smetterla di darmi il tormento in questo modo!>> controbatte lui alzando la voce.
Lo fulmino con lo sguardo e mi avvicino a lui: <<Sei un moccioso insolente e ingrato, mi preoccupo per te e giro mezza Seul per trovare i tuoi stupidi addobbi natalizi e tutto quello che sai dirmi è che ti dò il tormento!>> inizio ad urlare contro di lui <<A volte vorrei poterti prendere quel tuo faccino e->> mi interrompo non appena mi accorgo della poca distanza fra noi due.

"A volte vorrei prendere quel tuo faccino e riempire di baci le tue labbra" penso facendo cadere lo sguardo su di esse.

Appena risollevo lo sguardo noto come Jimin sia rimasto incantato a guardarmi, con le guance più rosse che mai e il fiato quasi sospeso.
<<Scusami Hyung>> dice lui abbracciandomi.
<<No, sono io a dovermi scusare. Ho esagerato... Di nuovo>> rispondo perdendomi in quell'abbraccio inaspettato.

Mistletoe | 𝘆𝗼𝗼𝗻𝗺𝗶𝗻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora