Capitolo 3 - Nuova vita

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Leyla si svegliò molto tardi, le ci volle qualche minuto per capire dove fosse, quella piccola stanza anonima le trasmise tristezza. La sera prima però era troppo stanca per mettersi a scegliere.
"Dopo colazione andrò a cercare un posto migliore"...pensò
Doveva tenersi occupata in queste prime ore di lontananza dalla sua famiglia, dagli amici , dal lavoro e soprattutto da Emre. Non voleva pensare a lui voleva solo pensare a se stessa ma le immagini di Vivienne che le ripete per l'ennesima volta quanto fosse legata a Emre, quanto e perchè loro due fossero destinati a stare insieme, le si riproponevano ogni minuto davanti agli occhi, l'enormità di quello che le aveva confessato l'aveva lasciata basita ed era rimasta sbalordita e ferita, offesa e tradita.
Basta decise, basta. "Non devo pensare più ad Emre devo pensare solo a me stessa. E' tutta la vita che in un modo o nell'altro giustifico e subisco le decisioni degli altri. Basta stare nell'ombra. Voglio la mia vita."
Forse se se lo fosse ripetuto ogni giorno per i giorni a venire avrebbe avuto una qualche possibilità di riuscita.
Aveva fame, si alzò, si vestì con meno cura maniacale del solito, tanto qui non mi conosce nessuno, e uscì da quella stanza.
"Devo trovare una sistemazione più carina, devo vedere se questo è il posto giusto". Uscì nell'assolata mattina e si fermò in una locale a fare colazione. Si guardò intorno e quello che vide era troppo turistico per i suoi gusti, voleva qualcosa di vero, autentico e solitario. Chiese un po' in giro e le indicarono un piccolo villaggio ancora piu a sud. Fuori dalla rotte turistiche, un piccolo porto per pescatori, qualche casa, probabile che ne avrebbe trovata una da affittare.
Passò il pomeriggio in questo paesino che scoprì incantevole, poche case tutte raccolte intorno ad un porticciolo di pescatori, una caffetteria, un piccolo fornaio, servizi essenziali.
Le piaceva molto, si respirava un'aria familiare e accogliente. Sembrava quasi il suo quartiere. I paesani la salutavano già come se avesse sempre abitato lì. Cercò informazioni su eventuali case da affittare e ne trovò una piccola, ma per lei perfetta, in una posizione ai limiti del paese. in pratica una grande stanza molto funzionale con un ampio patio coperto con vista sul mare.

A lei sembrava di esserci sempre stata. C'era anche un gatto, al momento steso al sole sul patio incurante di quello che gli accadeva intorno, le dissero che era il vero proprietario della casa.
"La prendo"
Aveva una casa, aveva un gatto, aveva una nuova vita da costruire.
Trasferì nella stessa serata le sue valigie e si accampò in quel nuovo spazio.
" Gatto, che faremo io e te?" il gatto , nero come la notte, la guardò con l'aria di chi la sa lunga, pareva dirle " eh bionda, ne vedremo delle belle mi sa"
Si stese sul letto e lasciò che i ricordi prendessero i loro spazi. Prima te ne liberi prima potrai ricominciare. E ripensò al suo primo incontro con Emre.
Aveva da poco finito l'università, la sua laurea in economia le poteva garantire un buon lavoro e aveva risposto a quell'annuncio di una grande agenzia di pubblicità. Cercavano un assistente per una contabile che stava per andare in pensione. Era perfetto per lei priva di esperienza. La sua gentilezza accompagnata da una solida determinazione aveva colpito Aziz Bey, il proprietario dell'agenzia che l'aveva assunta.
"Affiancherai la signora Burcu fino a quando non sarai in grado di cavartela da sola come assistente di mio figlio Emre"
In quel periodo Emre era all'estero a trattare alcun contratti per conto di loro clienti. Tutti ne parlavano come di un uomo distaccato, quasi chiuso, molto elegante che dava poca confidenza ai dipendenti. Si sentiva che non lo amavano molto.
L'altro figlio di Aziz Bey , Can, aveva lavorato qualche tempo in agenzia ma poi si era dedicato alla sua passione, la fotografia, girando il mondo per le maggiori agenzie fotografiche

Leyla lavorava quasi da un mese quando un giorno se lo vide comparire in agenzia.
Si incontrarono sulla porta di ingresso e lui la fece passare per prima con cavalleria, lei che non lo aveva mai visto lo ringraziò gentilmente con gli occhi bassi. Era un bel ragazzo aveva notato, magari era un nuovo cliente... Solo più tardi la signora Burcu glielo presentò " Emre Bey, questa è Leyla Aydin, la ragazza che mi sta aiutando"
"Ah la ragazza dagli occhi color del mare, piacere Leyla, complimenti per la scelta della collana" e le strinse la mano.
Il fatto che ricordasse i suoi occhi e la sua collana, le fece molto piacere perchè aveva notato che anche lui vestiva con una certa ricercatezza.
Senza rendersene conto, giorno dopo giorno, si era innamorata di lui, della sua sicurezza, della precisione che metteva nel suo lavoro, di quel suo modo un po' dandy di vestire .. ne ebbe la certezza una sera che lo incontrò fuori dall'ufficio in un locale molto alla moda dove era andata con alcune amiche per festeggiare il fidanzamento di una di loro.
Lui era più rilassato, in compagnia di una bella donna, il vestito ricercato ma più casual, la risata più spontanea, la gestualità del corpo meno compassata e rigida. E fu gelosa che tutta quella spontaneità la dimostrasse con un'altra. L'altra, peraltro, era il direttore creativo dell'agenzia, Aylin, una donna fredda e altezzosa, con cui, per fortuna aveva poco a che fare, ma che intimoriva mezzo staff per la sua temibile cattiveria. Emre non seppe mai che lei lo aveva osservato tutta la sera. Non glielo aveva detto nemmeno dopo sposati.
Era una cosa che teneva per se, le sembrava quasi di aver violato la sua privacy. Sebbene non sapesse quanto fosse seria la storia con Aylin da quel giorno si era vestita con ancora maggior cura, aveva messo ancora più precisione nei suoi report, aveva memorizzato tutte le sue piccole manie, come amava che le cartelline fossero riposte nello scaffale, le penne solo con inchiostro nero, l'odio per gli evidenziatori flou.. cercava di diventare sempre piu perfetta...
La storia con Aylin era andata avanti finchè un giorno Aziz Bey l'aveva cacciata accusandola di aver tradito la fiducia dell'agenzia e poi erano seguiti eventi e avventure. Aylin era scomparsa, ahimè momentaneamente, dalla scena.

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