"Permesso. Scusa. (ma che si guarda, questo?)"
Iniziò tutto così.
Claudio la vide.
Era graziosa, ma tutto qui. Aveva un grosso giaccone color fango che la copriva tutta. Sembrava piccolina: con tutti i pattini da ghiaccio era sospettosamente bassina. Ma quanto poteva essere alta? Boh! Di certo non era il tipo di sventola che Claudio avrebbe notato.
Però la notò.
C'erano 100 ragazze in quel momento sulla pista di pattinaggio, ma Claudio notò lei.
Era.... strana. Non era truccata, non indossava niente di speciale. Non lo guardava, particolarmente. Anzi... a Claudio sembrò che fosse li con un ragazzo, oltre che con la sua amica. Cercò di capire chi potesse essere quel ragazzo per lei.
"Quanti anni potranno avere? 19? 20? Lei sembra giovanissima. Chissà cosa studia. Mi sembra tipa da matematica, o cose del genere. Lui sarà il suo ragazzo. Anzi, sicuramente è il ragazzo. MA COSA ME NE IMPORTA? COSA STO PENSANDO?".
Claudio si sorprese.
Perchè la guardava? Cosa diavolo aveva, questa, che lo incuriosiva così tanto? C'ERANO 100 RAGAZZE che gli cadevano addosso con ogni scusa, o gli chiedevano di essere prese per mano, o di essere aiutate. Addirittura c'era la biondina che gli aveva appena scritto il suo nome Instagram su un fazzoletto, e gliel'aveva messo in tasca. Cosa c'entrava, ora, questa nanetta? Perchè non riusciva a toglierle gli occhi da dosso?
"Solo curiosità", pensò Claudio. "Sono il solito curioso, guardo le persone, e queste poi pensano male. Eppure boh. Chissà. Ma chissà se quello è il ragazzo".
Provò a non pensarci.
Impossibile.
Lei sembrava accorgersi di lui... nel modo sbagliato. Il suo sguardo era piuttosto un: "che cavolo vuoi da me? Non vedi che sono qui col mio ragazzo?". Eppure gli sorrideva.
Li iniziò tutto.
Maledizione.
"Alfredo! Senti un po'.... Guarda quella..."
- Chi? La mora alta? Mi sta facendo morire. Guarda che gambe...
"Ma no! Quella!"
- Quella biondina? Si, passabile. Perchè?
"NOO! Quella! Quella col giubbottone verde."
Alfredo lo guardò come per dire: ma che cazzo stai dicendo? "EMBE'"?
"Dici che è fidanzata? Quello che pattina con lei, sarà il suo ragazzo?"
- Claudio, ti droghi?
"Ok... lasciamo perdere".
Continuò a guardarla, tenendola d'occhio, e poi successe finalmente qualcosa...
"Jessica, ma che vuole quello? Quello alto, che pattina bene. Hai visto come mi guarda? Se Antonio se ne accorge, andrà a finire male. Ma pensa te..."
- Ma dai, Alice, forse non ti sta guardando. E poi è carino... Che dici, gli chiedo di pattinare con noi?
"Mah... fai pure. Però è inquietante..."
Jessica, la migliore amica di Alice, andò vicino a Claudio e gli disse "Sei bravo... Io sono Jessica. Vuoi pattinare con me?" e gli prese la mano. Claudio era un po' imbambolato... era ancora confuso dalla strana, piccola brunetta col giaccone color fango, e non riusciva a pensare bene. Però capì subito che poteva sfruttare la situazione a suo vantaggio: questa biondina, Jessica, era l'amica della misteriosa ragazza, e Claudio non si fece sfuggire l'occasione.
"Ciao Jessica, io sono Claudio. Dimmi, è la prima volta che vieni? Non pattini male. Dimmi di te, non ti ho mai vista. Di dove sei, tu e..la tua amica? Lei come si chiama? Non che io sia interessato, ovviamente, ma è che non vi ho mai viste qui. Siete con un vostro amico?"
- Ah.. quello. E' il suo ragazzo. La mia amica si chiama Alice. Lui è Antonio. Stanno insieme da un po', ma è tutto un tira e molla che non ti dico....
"Ok, allora me la presento da solo. Ciao, Alice, sono Claudio. Pattini con noi?"
- ...certo, disse Alice, guardandolo strano ("ma che vuole questo? Boh. Continua a guardarmi strano").
Mentre pattinavano, Claudio indagò sulla misteriosa ragazza col giaccone color fango, e chiese informazioni per capire se l'avrebbe più rivista.
Non che gli interessasse, lui guardava solo super biondone, ragazze vistose, ragazze da esibire con gli amici. Le ragazze di quel tipo invece non gli avevano mai fatto battere il cuore. Perchè lui pensava di non averlo, un cuore, quindi impossibile che gli potesse battere così. Doveva essere qualche altra cosa. Forse troppi caffè. Anzi, di sicuro.
"Ditemi, ragazze, studiate? lavorate? Venite spesso a Pescara? Non vi ho mai viste!"
- Veramente noi studiamo ancora, la mia amica ha solo sedici anni, disse Jessica in modo acido, come a voler mortificare Alice, sentendosi più grande, lei che ne aveva diciotto. E non ci hai mai viste poichè purtroppo non abitiamo coi nostri genitori, abbiamo avuto una vita un po' difficile, sai, siamo in casa-famiglia. Siamo qui con le nostre educatrici.
"Cavolo..."pensò tra sè e sè Claudio, "questa qua ha solo sedici anni, ecco perchè è così piccoletta, e abita pure in casa famiglia! E quando mai uscirà! E che ci faccio io con una sedicenne, neanche può uscire, e poi ha il ragazzo..." ma poi si sorprese subito di questi pensieri. "CHE CAVOLO STO PENSANDO? PERCHE' MI STO CHIEDENDO QUESTE COSE? Devo smetterla col punch al mandarino prima di pattinare. Sto dando i numeri..."
Dopo aver pattinato, Alice e Jessica ringraziarono Claudio per la pattinata insieme e per i consigli, e uscirono dalla pista. Naturalmente Claudio non doveva uscire, perchè era li per insegnare agli altri a pattinare, però si sedette. Non aveva più voglia di pattinare. Si sedette sul bordo della pista, e osservò le sue due nuove amiche uscire dalla pista di ghiaccio, e togliersi i pattini. Osservò bene, solo per curiosità, nient'altro che curiosità...voleva solo capire chi fosse quell'Antonio, e che rapporto avesse con la misteriosa ragazza bruna dal giaccone color fango.
La vide che la baciava. E gli diede tanto, tanto fastidio. E non capiva perchè. Tutti si baciano. Che male c'è? Claudio si sorprese molto, non si sentiva tanto bene, forse la stanchezza. Pensò che tutto sommato aveva pattinato abbastanza, non aveva più voglia di rimanere, voleva solo tornarsene a casa.
"Alfredo, andiamo a casa? Sono stufo di stare qua. Senti, che ne pensi di quella misteriosa ragazza bruna li, che sta andando via con quel tipo e con l'amica?"
-Senti, già prima mi hai sorpreso. Da quando in qua ti piacciono le nane?
"NON MI PIACCIONO LE NANE, e poi lei non è affatto nana. E' fatta molto bene, anche se non è alta. Boh... va bè, non ti piace. Fai finta che non ti ho detto niente."
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Come un guanto
RomanceClaudio è un solitario. E' chiuso, sociopatico, è stato ferito tante volte e sta bene solo con se stesso. Gli piace giocare con le ragazze, è un po' superficiale e un po' immaturo, e in realtà non gli interessa innamorarsi, come alla maggior parte...