Ripensando ad Alice coi lacrimoni, Claudio si sentì tormentato per tutta la giornata, e per il giorno successivo. Non poteva smettere di pensare che una ragazza così affascinante, profonda e problematica, e con gli occhioni così grandi, gli avesse chiesto col cuore in mano di frequentarla, e lui le avesse risposto di no.
"Stramaledetta differenza di età, ma mannaggia al mondo!" pensava Claudio, mentre girava per le vie della città.
E infatti non passò molto tempo che casualmente la rivide uscire da scuola, andando verso la fermata dell'autobus. Claudio abitava proprio nel tragitto tra la scuola di Alice, e la fermata del bus.
Alice non sembrava più arrabbiata o triste, lo salutò caramente, e lui fu strafelice di notare che lei non lo odiava per la sua scelta.
"Non mi va di aspettare il bus per mezz'ora: facciamo un giro? Mi riporti alla casa-famiglia, gli chiese Alice?
Si... è palese che Claudio avrebbe dovuto dire di NO con qualche scusa.
Ma in quel momento la testa di Claudio era sommersa dalla gioia di averla vista, che agiva su di lui come una droga, più il fatto che lei volesse ancora parlargli, dopo la batosta che lui le aveva dato due giorni prima.
Fecero il solito giro e parlarono di tutto come al solito. Come tutte le coppie che si stanno conoscendo, Claudio notava subito le cose che gli piacevano in lei, che non era abituato a trovare in altre ragazze o nella sua compagna, e allo stesso modo notava anche le poche cose che non gli piacevano, come ad esempio che Alice gli aveva raccontato di aver maltrattato un gatto, visto che Claudio ama gli animali alla follia. Aveva addirittura pensato di non volerla più sentire, quando lei glielo aveva raccontato, forse scherzando.
In ogni caso, iniziò ad accompagnarla in moto verso la casa-famiglia, e mentre guidava aveva tanta voglia di proteggerla dalle bruttezze del mondo. E anche dal freddo... visto che era fine Gennaio e Alice non aveva assolutamente voluto indossare la giacca di Claudio. Con una mano guidava, e con l'altra le stringeva una gamba, tentando di proteggerla dal freddo il più possibile e stringendola per darle calore.
Una volta li davanti, Alice tentò di nuovo di convincerlo, dicendogli che lei aveva deciso, che voleva uscire con lui ad ogni costo, e che Claudio avrebbe dovuto prendere una decisione. O amanti come voleva lei, oppure niente di niente, neanche amici o conoscenti.
Claudio capì che così non poteva andare avanti, e cercò di prendere tempo per fare chiarezza con se stesso, e le disse che ci avrebbe pensato. Il fatto è che Alice aveva gli occhioni enormi e bellissimi, e lui si rese conto che non gli era assolutamente possibile dirle di no o fare il duro se lei lo stava guardando, e questo fatto lo spaventò a morte, perchè non gli era mai successo prima. Claudio poteva essere l'uomo più egoista del mondo con una ragazza, la ragazza avrebbe potuto essere la più bella del mondo, ma a lui non bastava nè un corpo da modella nè tanto meno un bel paio di occhi per confonderlo. E invece quelli di Alice ci riuscivano, e anche molto bene.
Detto questo, la salutò e tornò a casa con una guerra dentro la sua testa.
Pensò che, visto che non era in grado di funzionare con Alice presente e avrebbe detto SI a tutto, forse era il caso di scriverle una breve lettera, in cui le spiegava che:
- Alice era troppo piccola per lui, per quanto enormemente matura;
- Claudio stava frequentando Annika, e che per una serie di motivi non avrebbe potuto interrompere la relazione con lei al momento;
- Alice era confinata in casa-famiglia: non avrebbero potuto vivere la loro relazione poichè lei non possedeva un cellulare, non poteva uscire da sola, non poteva essere contattata in alcun modo, e praticamente l'unico modo che avrebbero avuto di frequentarsi sarebbe stato il breve incontro tra l'uscita di scuola di Alice e l'orario di rientro per pranzo. Decisamente un po' poco per Claudio, che era abituato a uscire con ragazze che non avevano nessun tipo di restrizione.
Le scrisse quindi una breve lettera in cui le spiegava questi punti fondamentali; ma sapeva che lei, da ragazza intelligente che era, avrebbe capito, e magari a Dio piacendo, si sarebbero frequentati più in la, quando lei sarebbe stata finalmente più grande e libera.
Claudio tornò quindi a casa e iniziò a buttare giù la lettera, o meglio, un promemoria di cose da dire ad Alice per non farsi fregare dai suoi occhi.
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Come un guanto
RomanceClaudio è un solitario. E' chiuso, sociopatico, è stato ferito tante volte e sta bene solo con se stesso. Gli piace giocare con le ragazze, è un po' superficiale e un po' immaturo, e in realtà non gli interessa innamorarsi, come alla maggior parte...